La Commissione europea e la rete delle autorità nazionali per i consumatori (CPC) hanno chiesto a WhatsApp di chiarire le modifiche apportate nel 2021 ai suoi termini di servizio e alla politica sulla privacy e di garantire la loro conformità alla legge UE sulla protezione dei consumatori. La richiesta è avvenuta a seguito di una segnalazione dell’Organizzazione europea dei Consumatori (BEUC).
Il Commissario per la Giustizia, Didier Reynders ha dichiarato che “WhatsApp deve garantire che gli utenti comprendano ciò che accettano e come vengono utilizzati i loro dati personali, in particolare quando vengono condivisi con i partner commerciali.”
WhatsApp dovrà, quindi, chiarire se ai consumatori vengono fornite informazioni sufficientemente chiare sulle conseguenze della loro decisione di accettare o rifiutare i nuovi termini di servizio dell'azienda, sulla correttezza delle notifiche in-app di WhatsApp che spingono i consumatori ad accettare i nuovi termini e la politica sulla privacy. Inoltre viene chiesto se i consumatori hanno un'adeguata possibilità di conoscere le nuove condizioni prima di accettarle.
A preoccupare la Commissione e le autorità dei consumatori è anche lo scambio di dati personali degli utenti tra WhatsApp e terze parti o altre società di Facebook/Meta.
L’azienda avrà tempo fino alla fine di febbraio per interagire con la Commissione e le autorità.
Approfondisci come la Commissione collabora con le autorità dei consumatori per indagare e affrontare le violazioni del diritto dei consumatori dell'UE
Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE. Legge 388/2000 - ANNO 2021