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Processo di appello per Mafia Capitale

Per la Procura generale di Roma la mafia nella capitale esiste. Per questo, nel processo di appello partito lo scorso marzo, sono state chieste condanne severe per Carminati e per i suoi complici. “Perché le associazioni criminali non si costituiscono con uno statuto dal notaio”: queste le parole del Procuratore generale, secondo cui non si tratta quindi di due organizzazioni distinte, una che corrompe e l’altra che fa estorsioni, ma di una realtà unitaria, di un potere criminale che ha contaminato la città.

E questa è mafia: è la forza di intimidazione che crea assoggettamento, quella per cui tutte le vittime non denunciano e chiamate a testimoniare balbettano. Ma il dibattito è ancora aperto e per la sentenza bisognerà attendere settembre. Cittadinanzattiva è presente nel processo come parte civile e continuerà a fare la sua parte per sostenere la sua battaglia per la legalità.

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Valentina Ceccarelli

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