Lo scorso 4 giugno la ministra della Giustizia ha presentato in Commissione Giustizia della Camera le proposte di riforma del Consiglio superiore della magistratura (CSM,) a cui ha lavorato nelle scorse settimane la commissione di esperti da lei nominata. Il capitolo che riguarda il CSM è arrivato dopo le indicazioni già fornite per migliorare il processo civile e il processo penale - l’obiettivo finale è una riduzione dei tempi dei procedimenti entro i prossimi cinque anni - e fa parte di una più generale riforma della Giustizia che l’Italia si è impegnata ad approvare per poter ottenere dall’Unione Europea i finanziamenti del PNRR.
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