Fino allo scorso mercoledì 24 giugno i magistrati, su tutto il territorio nazionale, hanno sospeso le attività di supplenza dando lettura, in aula, di un comunicato in cui si denuncia la grave crisi di efficienza e di funzionalità del sistema giudiziario italiano. La protesta, avanzata dall’ Associazione Nazionale Magistrati (ANM), intende mettere in evidenza l’esercizio continuo delle “attività ulteriori” a cui i magistrati sono sottoposti, a causa di disfunzioni e carenze organizzative del Sistema, a gravi vuoti nell’ organico del personale amministrativo (come l’ assenza di cancellieri ed ufficiali giudiziari), nonché ad una politica disattenta ed incoerente.
L’ANM chiede riforme coraggiose, che puntino ad intervenire sugli organici, riqualificando e formando il personale amministrativo e nel settore dell’organizzazione, mediante una stabile disciplina della magistratura ordinaria e la piena realizzazione dell’ufficio del processo.