Il 19 luglio 1992 sarà ricordato come uno dei giorni più tragici per l’Italia e per la Sicilia: alle 16:58 in via D’Amelio a Palermo si consumò la strage che vide coinvolti il magistrato Paolo Borsellino con la sua scorta. A distanza di ventitré anni la stessa città, luogo della strage, ha celebrato una giornata di commemorazione in ricordo delle vittime; una manifestazione commovente e partecipata per ribadire e non dimenticare l'importanza ed il valore della lotta alla mafia.
Insieme al ricordo di Paolo Borsellino vive quello di Giovanni Falcone, vittima nello stesso anno della strage di Capaci: da loro è partita la ribellione civile alla mafia e dal loro esempio occorre partire per costruire una coscienza civile collettiva che permetta di contrastare il fenomeno mafioso, operando sul fronte della legalità.