Dopo trenta morti e decine di malati per patologie correlate all'esposizione all'amianto, parte a distanza di anni il processo contro l’ex stabilimento Isochimica, la fabbrica di Avellino dove negli anni 80-90 i lavoratori erano assunti per rimuovere a mani nude, senza mascherine e inconsapevoli dei pericoli, la fibra killer dai treni delle Ferrovie Italiane. La Procura di Avellino deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio di 29 imputati che potrebbero dover rispondere di reati che vanno dal disastro colposo, all'omicidio plurimo colposo, disastro ambientale, lesioni, falso in atto pubblico e abuso d'ufficio.
Cittadinanzattiva Campania ha presentato la richiesta di ammissione come parte civile nel processo: la richiesta è una ulteriore attestazione dell'impegno dell'associazione al fianco dei cittadini.
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