Confermata dal Consiglio di Stato la multa milionaria inflitta dall’Antitrust al Consiglio Nazionale Forense per aver ristretto la concorrenza del mercato, limitando l'autonomia degli avvocati in materia di compensi professionali, per la reintroduzione delle tariffe minime e per l’adozione di un parere contrario alla pubblicizzazione online dell’attività degli avvocati. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), nello specifico, aveva inflitto al CNF una sanzione di 912.536,40 euro per aver dato vita ad “un’ intesa restrittiva della concorrenza” adottando due decisioni volte a limitare l’autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato.
Nel luglio del 2015, accogliendo in parte il ricorso del CNF, il Tar del Lazio aveva annullato la sanzione con conseguente obbligo dell’AGCM di rideterminare la stessa. La sentenza era stata quindi impugnata dinanzi al Consiglio di Stato sia da parte del CNF sia da parte dell’AGCM, ma i giudici hanno dato ragione all’Autorità. E multa sia.
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