Lo scorso 8 settembre 2016 si è svolto l’evento di presentazione dei principali risultati del Rapporto nazionale “Epatite, C siamo!”, realizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, nell’ambito del programma nazionale svolto con il sostegno non condizionato di ABBVIE. Nel corso dell’evento, Alessio Scandurra, coordinatore dell’Osservatorio europeo dell’associazione Antigone, invitato a partecipare, ha presentato i dati relativi alla situazione dei detenuti affetti da Epatite C all’interno delle carceri italiane.
Le carceri e gli altri luoghi di detenzione costituiscono ambienti ad alto rischio di trasmissione di questa patologia, come anche dell’HIV e della tubercolosi (TB) ed il loro livello di diffusione tra la popolazione detenuta è sensibilmente più elevato che tra i liberi cittadini. Queste patologie sono dunque più di un semplice problema di salute pubblica, sono anche una questione cruciale di tutela dei diritti umani. La prevenzione, il trattamento e la cura nei luoghi di detenzione richiedono la protezione di diversi diritti fondamentali, tra i quali il diritto di godere del massimo livello raggiungibile di salute fisica e mentale (il diritto alla salute) ed il diritto a non subire un trattamento crudele, inumano o degradante, laddove questo sia causa di sofferenza o ingiurie, o violi la dignità della persona.
Guarda il video dell’intervento di Alessio Scandurra.
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