La scorsa settimana l’Espresso ha pubblicato un servizio/inchiesta sul Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Foggia, per testimoniare il degrado, oltre ogni forma di umanità, vissuto dai migranti all’interno del centro. Dormitori stracolmi, mille esseri umani tenuti come bestie, un luogo dove non esiste la legge, un vero e proprio ghetto di Stato.
C’è voluto questo reportage per scomodare il ministro Alfano e il Viminale e fare in modo che si aprisse un’inchiesta sul CARA di Foggia. Eppure, nella mala gestione dei migranti, il ministero avrebbe potuto muoversi con largo anticipo, considerato che Cittadinanzattiva, LasciateCIEntrare e Libera da tempo si stanno battendo su questo fronte per chiedere trasparenza e ripristino nella legalità nei centri di accoglienza per migranti con la Campagna InCAStrati. “Quello che è emerso a Foggia non è un caso isolato” - afferma Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva nell’intervista rilasciata al quotidiano online La Notizia – “E le associazioni impegnate contro la detenzione amministrativa dei migranti lo dicono da anni, testimoniando il cattivo stato delle cose con denunce pubbliche”.