La proposta nasce nel novembre 2018 su iniziativa dell’on. Maria Chiara Gadda (IV) il cui testo è stato poi sottoscritto da oltre 50 deputati di tutti gli schieramenti politici, ivi incluso il Vice Presidente dell’ANCI.
Si tratta di una battaglia di civiltà per fornire la corretta interpretazione dell’intera cornica normativa internazionale e italiana sulla materia. Sia il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2006 che la Corte di Cassazione lo scorso ottobre hanno infatti ribadito che l’art.188 del Codice della Strada vada interpretato nel senso di favorire il più possibile la mobilità della persone con disabilità che non devono sottostare al pagamento della sosta sulle strisce blu.
Oggi nel nostro Paese vi sono Comuni che applicano correttamente la norma e quindi prevedono la gratuità mentre altri Comuni obbligano al pagamento. Questo significa discriminare ulteriormente le persone disabili a secondo del territorio in cui vivono. Ad esempio, la persona con disabilità che vive a Roma ha diritto alla gratuità mentre la persona che vive a Taranto o nel Comune di Orbetello no. E così in moltissime regioni italiane.
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