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Promuovere l’educazione sanitaria nei luoghi di lavoro e imgdi formazione, nei luoghi di vita delle nostre città e, in special modo, nei contesti di fragilità culturale, sociale ed economica, permette di avere cittadini più consapevoli e attivi. Numerosi studi evidenziano come un’educazione alla salute sviluppata nelle scuole risulti capace di ridurre la prevalenza di comportamenti rischiosi per la salute stessa dei giovani. La scuola, più di qualsiasi altra istituzione, può aiutare a vivere in modo sano, contribuendo a far acquisire le conoscenze e le competenze critiche necessarie a evitare comportamenti rischiosi (disturbi alimentari, attività fisica inadeguata, disinformazione o incapacità di valutazione critica). E' quanto contenuto nella lettera che l'Anci invia alle Istituzioni per "promuovere un patto tra Governo, Parlamento, Regioni e Province, sindaci, scuola e università, aziende sanitarie, enti di formazione e ricerca, società scientifiche, associazioni pazienti e di cittadinanza, mondo dello sport al fine di assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria”. 

La lettera è firmata anche da Cittadinanzattiva.

Aurora Avenoso

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