Il SSN: quale futuro per l’accesso alle cure e all’assistenza. Focus sull’assistenza protesica e integrativa
Il contesto
Negli ultimi anni, nel nostro Paese così come nel resto di Europa, una crescente fetta della popolazione è affetta da patologie croniche, con inevitabili e immediate ricadute sulla spesa necessaria a fornire assistenza e cure. Ma non si tratta solo di aspetti economici. Infatti, parallelamente, cresce la domanda da parte di questi cittadini di risposte rapide e di qualità, da parte del servizio sanitario nazionale, su aspetti come l'assistenza e la qualità della vita.
Si tratta quindi, da un lato, di dare effettiva applicazione alle norme già esistenti in materia, e, dall'altro, di individuare ulteriori misure di politica sanitaria e sociale.
La nostra organizzazione, grazie al lavoro svolto attraverso il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici e il Tribunale per i diritti del malato, effettua delle analisi periodiche sulla effettiva tutela dei diritti dei cittadini in ambito socio-sanitario, sulla base dei diritti sanciti nella Carta Europea dei diritti del malato, su cui puoi avere maggiori informazioni attraverso questa pagina
In particolare, riguardo al diritto n°2, cioè quello all'Accesso, dai dati in nostro possesso (Relazioni nazionali sulle politiche della cronicità) emerge come le principali difficoltà segnalate dai cittadini con patologia cronica e rara riguardi proprio l'accesso gratuito a presidi, protesi e ausili.
Criticità confermate anche dai cittadini che si rivolgono al PiT Salute, il servizio di consulenza e tutela del Tribunale per i diritti del malato e evidenziate nelle Relazioni Annuali
Le finalità
Sulla base di queste evidenze, abbiamo deciso di promuovere attività che, alla luce dei problemi emersi, mettessero in primo piano i bisogni dei cittadini che necessitano di dispositivi proteici, per poi progettare le possibili azioni di miglioramento realmente applicabili.
Secondo il nostro punto di vista, è anzitutto necessario garantire i diritti all'accesso, alla qualità, alla sicurezza, all'innovazione, ma anche alla libertà di scelta, alle informazioni e al consenso: tutti diritti messi di fatto a rischio dall'attuale assetto del Servizio sanitario, che di nazionale ha ormai ben poco, vittima troppo spesso di un localismo regionale che crea di fatto disparità e disequità.
Nel caso dell'assistenza protesica, in particolare di quella cosiddetta "integrativa", la qualità dei prodotti, l'aggiornamento tecnologico, la presa in carico dei pazienti e la libertà di scelta sono di fatto negati, in particolare nelle Regioni in cui la spesa fuori controllo ha generato un grave dissesto finanziario, e imposto i famigerati "piani di rientro".
Da una parte la riflessione generale sul futuro del servizio sanitario e sulla effettiva sostenibilità, dall'altra i diritti negati di persone particolarmente fragili - spesso curate a domicilio, come persone che soffrono di incontinenza, portatori di stomie, persone anziane o allettate sofferenti per questo di ulcere cutanee - sono aspetti cruciali che meritano attenzione, approfondimento e azioni mirate da parte di cittadini, operatori, professionisti e istituzioni del mondo della sanità.
Il progetto
L'Osservatorio su protesi e ausili, progetto partito ad ottobre 2010, si articola in due principali attività, e coinvolge Associazioni di cittadini affetti da patologia cronica o rara aderenti al CnAMC, il Tribunale per i diritti del malato, al livello nazionale, regionale e locale, e professionisti del mondo della sanità.
La prima delle attività è consistita in una giornata di studio e di confronto, al fine di avviare una riflessione sul futuro del Servizio Sanitario Nazionale coinvolgendo anche i leader dell'organizzazione e il Coordinamento Nazionale Associazioni Malati Cronici, svoltasi il 16 dicembre 2010, e dalla redazione di un documento di sintesi sui risultati della giornata.
La seconda attività consiste nella realizzazione di un Report conclusivo sul tema dell'assistenza protesica e integrativa, con l'obiettivo di far emergere il punto di vista civico sul tema, mettendo l'accento sia sulle criticità e i punti di forza di diversi aspetti del servizio (temi come accesso all'assistenza, autorizzazioni, erogazione, personalizzazione ed appropriatezza dei dispositivi, ecc.), che sull'individuazione di proposte civiche per il miglioramento dello stesso.
Il Report è costruito sulla base dei risultati di circa 200 questionari rivolti a cittadini fruitori di assistenza protesica e integrativa iscritti ad 11 Associazioni dei malati cronici coinvolte e rivolti a cittadini raggiunti grazie alla collaborazione di AISLeC. I dati rilevati attraverso tale indagine sono integrati con dati estrapolati anche dai Rapporti sulle politiche della cronicità della rete del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC), e dai Rapporti elaborati dal Pit Salute e dall’équipe dell' Audit civico.
Sono inclusi anche gli studi di due casi aziendali considerati come "buone pratiche", e un approfondimento sul campo dei servizi di assistenza protesica e integrativa erogati in diverse Regioni, attraverso un'analisi delle politiche regionali.
Per la realizzazione dell'indagine sull'assistenza protesica e integrativa, negli aspetti tecnici e metodologici e di elaborazione dei dati e per la stesura del Report, ci avvaliamo dell'Agenzia di Valutazione civica di Cittadinanzattiva
Scarica il Report finale presentato a luglio 2011 e consultare l’elenco delle Associazioni coinvolte
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Anno di realizzazione: 2010/2011
Per avere maggiori informazioni contatta Rosapaola Metastasio:
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