La solidarietà sociale per l'abbattimento della fuel poverty
Il contesto
La "povertà energetica" rappresenta un fenomeno recente ma in continua crescita, anche a causa dell'incremento dei costi dell'energia per le utenze domestiche e dell'attuale grave crisi economica: si stima che tra i 50 e i 125 milioni di cittadini europei siano ai margini della fuel poverty o quanto meno a rischio di esserne colpiti.
Il concetto di fuel poverty, però, è stato definito chiaramente solo nel Regno Unito: "una famiglia si trova in una condizione di fuel poverty quando spende più del 10% del proprio reddito disponibile per i propri bisogni di energia, comprendendovi l'utilizzo degli elettrodomestici, e per dotare la propria abitazione di un sufficiente livello di comfort e di salubrità".
Per quanto appena detto, la fuel poverty non è una condizione di disagio che le famiglie possano attribuirsi con facilità. Vi si possono però accostare o riconoscere nel momento in cui si riscontrano determinate situazioni, esemplificate da una serie di indicatori, quali ad esempio:
- impossibilità a pagare le bollette energetiche e/o i debiti contratti con i distributori di energia;
- disconnessione o minaccia di disconnessione dal servizio di fornitura;
- volontaria disconnessione dal servizio, come estrema decisione indotta dalla necessità di razionalizzare i consumi.
- problemi di salute legati alle condizioni abitative e malattie correlate allo scarso livello di comfort termico nell'abitazione;
- abitazioni caratterizzate da prestazioni energetiche scadenti (che conducono in modo sproporzionato ad elevati consumi energetici e consistenti spese per il riscaldamento);
- malattie;
- freddo e condizioni di umidità degli ambienti domestici (spesso conseguenza della occupazione di poche stanze o del sovradimensionamento degli spazi);
- percezione di sussidi sociali.
Obiettivi del progetto
Per approfondire questo fenomeno emergente, è stata realizzata in Italia la prima indagine pilota con la quale si è voluto quantificare l'impatto economico della spesa energetica sul reddito di famiglie affette da disabilità.
L'indagine è stata condotta su un campione accidentale di 115 soggetti disposti su tutto il territorio nazionale, appartenenti ad alcune associazioni di pazienti che collaborano con il CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici).
L'indagine è stata condotta su un campione accidentale di 115 soggetti, appartenenti a cinque associazioni di pazienti che collaborano con il CnAMC (Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici):
- AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica)
- AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla)
- Parent Project Onlus (Distrofia muscolare Duchenne e Becker)
- UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare)
- Associazione Italiana Pazienti BPCO.
Lo studio ha circoscritto il fenomeno della fuel poverty ai nuclei familiari che presentono al loro interno persone afflitte da patologie croniche invalidanti: distrofia muscolare, sclerosi multipla, BPCO, SLA.
Per scaricare il documento finale, clicca qui, per i dati salienti consulta il comunicato stampa relativo e leggi l'intervista di un caso emblematico.
Sezione video:
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3 luglio 2012 "Energia e cronicità": guarda il servizio curato da Hispan TV (in lingua spagnola)
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3 luglio 2012 "Energia e cronicità": guarda il servizio mandato in onda da SaluSTG, il Tg della Salute curato da ADN Kronos–Salute (dal minuto 1.33 e seguenti)
- Guarda il video “bolletta d’aria” fornitoci da UILDM
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Anno di realizzazione: 2012
Per avere maggiori informazioni contatta Tiziana Toto:
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Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di:
Acquirente Unico