Secondo l’inchiesta avviata dalla Procura di Caltagirone, dal 2012 al 2015 i numeri degli ospiti del Centro di accoglienza richiedenti asilo (CARA) di Mineo sarebbero stati gonfiati dai gestori per intascare contributi maggiori da parte del governo e sarebbero stati rendicontati e corrisposti importi superiori a quelli dovuti.
Sono stati ipotizzati i reati di falso ideologico del pubblico ufficiale in atti pubblici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni dello Stato e dell’Unione Europea per un milione di euro. L’input investigativo per la procura siciliana è arrivato dall’inchiesta su Mafia Capitale, ma l’indagine dei magistrati non riguarda il filone principale sulla gara d'appalto complessiva, ritenuta illegittima dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione.