Il 17 maggio è stato approvato dal Senato in seconda lettura il disegno di legge sull'introduzione del reato di tortura nell'ordinamento nazionale. Rispetto alla prima versione, risalente al 2013, a firma del Senatore Manconi, il testo della legge ha subito pesanti rimaneggiamenti che gradualmente ne hanno svuotato e depotenziato i contenuti, attraverso un iter parlamentare lungo e tortuoso.
Ed il risultato per Cittadinanzattiva è irricevibile. “A fronte delle ripetute censure della Corte Europea per i Diritti umani, delle iniziative e degli appelli delle organizzazioni della società civile - da ultimo quello che abbiamo lanciato al Ministro Orlando assieme ad Amnesty International e ad Antigone – ed a distanza di 29 anni dalla ratifica della Convenzione ONU contro la tortura, il testo approvato rappresenta un compromesso inaccettabile e totalmente deludente”, commenta Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.
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