Appello-manifesto di Cittadinanzattiva ai nuovi Governatori e giunte regionali Le 10 sfide per dare centralità alle politiche dei consumatori a livello regionale
Trasparenza degli uffici pubblici; servizi innovativi e di qualità; partecipazione e controllo civico delle istituzioni democratiche. In vista delle imminenti elezioni regionali, sono queste le priorità individuate da Cittadinanzattiva per dare nuovo impulso alle politiche dei consumatori a livello regionale.
"Il gruppo dirigente che verrà premiato alle urne", commenta il vicesegretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso "avrà l'opportunità di connotare la nuova legislatura con indirizzi concreti a favore di politiche pubbliche capaci di mettere al centro le esigenze dei cittadini-consumatori. A loro chiediamo pertanto di declinare in modo efficace i temi della trasparenza, della partecipazione e della qualità dei servizi, avendo ben presenti le urgenze delle singole regioni".
Per Cittadinanzattiva, sono almeno 10 le sfide che attendono i nuovi governi regionali.
1. Bilanci: rendere finalmente trasparenti e comprensibili ai cittadini i bilanci pubblici, a partire da quelli delle Regioni. In media, infatti, il 6% delle spese dei bilanci regionali non è attribuibile ad una specifica voce di costo, percentuale che in alcune regioni sale anche al 20%. Al di là dell'importo, la questione della trasparenza si pone in modo evidente sui criteri di ripartizione delle risorse oltre che sul controllo dell'effettivo utilizzo delle stesse.
2. Trasparenza delle tariffe: pur non potendo agire direttamente sul loro importo, a livello regionale occorrerebbe promuovere un'azione di trasparenza che accompagni gli eventuali aumenti tariffari, specificando agli utenti finali le motivazioni di tali incrementi in relazione sia agli investimenti effettuati che ai miglioramenti qualitativi del servizio. Alcuni esempi:
o servizio idrico integrato: negli ultimi 5 anni, su base nazionale le tariffe sono aumentate del 27%, e del 6% nell'ultimo anno, con un tasso di realizzazione degli investimenti previsti pari alla metà, ed un tasso medio di dispersione idrica pari al 34% (nel 2003 era il 31%).
o trasporti: negli ultimi 5 anni, su base nazionale le tariffe sono aumentate del 13,5%, e di circa il 4% nell'ultimo anno.
o rifiuti: negli ultimi 5 anni, su base nazionale la tariffa/tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani è aumentata del 30%, e del 6,5% nell'ultimo anno. La raccolta differenziata rimane invece ancorata al 24%.
3. Infanzia & occupazione femminile: Investire nel sistema dei servizi educativi per la prima infanzia, con particolare riferimento agli asili nido comunali che, se adeguatamente potenziati, faciliterebbero una maggiore partecipazione femminile al mercato del lavoro. Da questo punto di vista l'Italia, con un tasso di occupazione femminile del 47% si posiziona largamente al di sotto della media UE (59%). Gravi i ritardi per quanto riguarda la disponibilità di posti presso gli asili comunali: a livello nazionale, il 25% dei bimbi non riesce ad accedervi, un anno fa erano il 23%.