Menu

Comunicati

Anche Cittadinanzattiva in piazza oggi a Roma con “I diritti alzano la voce”.

I tagli condannano a morte il nostro welfare”

 Durante l’evento di stamane, che si è svolto in piazza Montecitorio a Roma in concomitanza con altre città italiane, è intervenuta Anna Lisa Mandorino, vice segretario generale di Cittadinanzattiva.

 “Quando si riduce il fondo per le politiche sociali da 929 milioni di euro del 2008 a 273 del 2011 fino a 44 milioni di euro previsti nel 2013 – ha sottolineato Anna Lisa Mandorino - si sta condannando a morte il sistema di Welfare del nostro Paese, mentre se si azzerano i fondi come quello per la non autosufficienza, per l’inclusione dei migranti, per i servizi per l’infanzia, si condannano alla esclusione e alla marginalizzazione intere categorie, cioè milioni di persone, su alcune delle quali si fonda la possibilità di futuro per il nostro Paese”.

“Rispetto ai servizi per l'infanzia, un dato su tutti – ha aggiunto - deve far riflettere: a causa della politica dei tagli, nel 2010 il 25% dei bimbi italiani si è visto negare la possibilità di accedere agli asili”.

 “Nessuna politica di sostenibilità del welfare che sia degna di questo nome - ha affermato il vice segretario di Cittadinanzattiva - può essere fatta di tagli lineari, senza alcuna considerazione che parta dall’analisi delle priorità, da un ragionamento strategico sulla qualità dei servizi, sulla razionalizzazione, l'efficienza, la riduzione degli sprechi. Quando si procede a tagli fatti con una riga di penna non si punta certo all’equilibrio fra tutela dei diritti e sostenibilità, ma si mette in atto un’operazione ragionieristica che col futuro del Paese non ha nulla a che fare”.

 “E inoltre, se si intende la sussidiarietà come uno scaricabarile, si tradisce l’idea che di essa da’ la Costituzione, all'ultimo comma dell'articolo 118, ovvero quella di un circolo virtuoso di attivazione di energie e risorse fra cittadini singoli, cittadini organizzati e istituzioni – ha proseguito Mandorino - che niente ha a che vedere con l’atteggiamento con cui lo Stato si lava le mani da ogni responsabilità nei confronti dei cittadini, e in particolare dei più deboli”.

 “E a proposito di responsabilità – ha concluso il vice segretario - sarebbe ora che chi ci governa facesse il primo passo, cominciando a tagliare i costi della politica e delle poltrone inutili. Forse non sarebbe risolutivo, ma si tratterebbe certamente un utile contributo e un ottimo esempio per il Paese”.

Redazione Online

Iscriviti alla newsletter

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido

Valore non valido


Valore non valido

Valore non valido