Cittadinanzattiva su sanzioni AGCOM: soddisfazione per decisione, ma inciderà rispetto agli interessi in gioco?
Chiediamo inserimento nei tg di messaggio relativo a multa ricevuta.
“Esprimiamo soddisfazione per le multe comminate dall’Agcom a Rai e a Mediaset in seguito agli interventi in tv del premier Silvio Berlusconi, giudicati “illegittimi” da parte dell’Authority,” afferma Antonio Gaudioso, vicesegretario e responsabile delle politiche dei consumatori di Cittadinanzattiva. “Ma sono due gli elementi di questi vicenda che immediatamente colpiscono – prosegue il vicesegretario – in primo luogo ci si chiede: adesso dopo la multa cosa succederà? Come cioè verrà colmato il gap informativo, motivo all’origine delle sanzioni dell’Agcom che ha ‘punito’ i “recidivi” Tg1 e Tg4 con il massimo importo previsto pari a 258 mila euro e il Tg2, Tg5 e Studio Aperto che dovranno pagare 100 mila euro ciascuno, per aver violato la par condicio?” “Le multe – sottolinea Antonio Gaudioso - hanno certo messo in evidenza un vulnus all’interno del sistema informativo, che ora si deve porre al centro del dibattito, tracciando necessariamente una strada per scongiurare il ripetersi di un simile episodio, lavorando su norme e leggi ad hoc”. “In secondo luogo – prosegue il vicesegretario di Cittadinanzattiva - ciò che lascia basiti è la grande sproporzione tra l’importo delle multe e gli enormi interessi in gioco che l’offensiva mediatica del premier cercava di dirottare a favore dei suoi candidati alle amministrative. Sul piano economico ci si domanda cosa siano meno di 260 mila euro a fronte di interessi del valore di svariati miliardi in caso di vittoria di un candidato piuttosto che l’altro in città come Milano e Napoli? Si pensi, per esempio, al business dell’Expo 2015 o a quello della gestione dei rifiuti nel capoluogo campano”.
“Ma in generale ancor più ridicoli appaiono i 258 mila euro – sottolinea Gaudioso - se confrontati con lo sgomento diffuso di un Paese davanti a un’evidente lesione del diritto fondamentale ad una informazione completa e trasparente, problema che si sta ripetendo
anche nella campagna referendaria”. “Chiediamo dunque – propone il vicesegretario - che molto semplicemente si proceda a
inserire un banner nel corso delle edizioni di massimo ascolto dei tg multati che evidenzi la sanzione ricevuta in violazione della par condicio”.