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Editoriali

taxi.jpgPerché tutte le associazioni dei consumatori e degli utenti sono pienamente d’accordo con i provvedimenti della legge Bersani? Perché questi provvedimenti puntano a dare più informazione ai consumatori, più possibilità di scelta, maggiore trasparenza sui prezzi e sui prodotti e buone possibilità di riduzione dei costi (tra il 25 e il 40% per i farmaci da banco o di automedicazione che sono il 10% del totale dei farmaci, se venduti negli esercizi commerciali), con recupero del proprio potere di acquisto.

Perché tutte le associazioni dei consumatori e degli utenti sono pienamente d’accordo con i provvedimenti della legge Bersani? Perché questi provvedimenti puntano a dare più informazione ai consumatori, più possibilità di scelta, maggiore trasparenza sui prezzi e sui prodotti e buone possibilità di riduzione dei costi (tra il 25 e il 40% per i farmaci da banco o di automedicazione che sono il 10% del totale dei farmaci, se venduti negli esercizi commerciali), con recupero del proprio potere di acquisto.
Essi vanno in tre direzioni ben precise: - il rilancio dell’economia attraverso un nuovo dinamismo e non con il solito assistenzialismo statale - la riduzione dei costi, dei prezzi, delle tariffe, di servizi indispensabili (è il caso di ricordare che in base ai dati Istat, negli ultimi 5 anni le tariffe minime delle professioni liberali hanno subito un incremento del 19%; la tariffe per il servizio taxi del 21% e le tariffe delle assicurazioni per mezzi di trasporto del 34%) - l’apertura di alcuni spazi lavorativi ai giovani, per i quali pochi sono disponibili a rinunciare ad antichi privilegi, come le tariffe obbligatorie fisse o minime per esercitare le libere professioni o il principio ereditario che consentiva all’erede di un farmacista di continuare per molti anni ad essere titolare della farmacia di famiglia senza essere laureato ed iscritto all’albo.
Le liberalizzazioni offrono in realtà vantaggi ed opportunità a tutti, categorie che protestano comprese. Qualche esempio. I farmacisti potranno ampiamente compensare l’eventuale riduzione delle vendite di certi farmaci, fornendo nuovi servizi d’informazione e di assistenza di base ai cittadini proprio grazie alla credibilità e all’affidabilità di cui godono. E ancora la libertà di sconto sui farmaci, con l’abolizione del tetto massimo del 20%, la possibilità del farmacista di diventare titolare di più farmacie, di associarsi per gestire più esercizi, la possibilità per uno stesso titolare di abbinare la vendita all’ingrosso e quella al dettaglio; non sono queste tutte opportunità di crescita?
Per i tassisti: perché non riconoscere che spesso il servizio è un miraggio, visto il numero esiguo di taxi disponibili nelle principali città, ed anche un vero e proprio lusso per le tariffe che vengono applicate? Prendere un taxi da Roma per Fiumicino aeroporto può costare anche più di 60 euro, cifra che bastava a coprire un viaggio in Eurostar da Roma a Milano in prima classe (prima dell’aumento delle tariffe)! Le misure varate dal Governo introducono sì una leggera forma di concorrenza, ma danno la possibilità di avere di più licenze di taxi alla stessa persona; prevedono inoltre che il ricavato della vendita delle delle licenze da parte dei comuni, a titolo oneroso, vada destinato interamente ai tassisti con una sola licenza, introducendo così una misura di garanzia e di protezione già sperimentata con successo in altri Paesi.
Per le professioni liberali, la legge amplia notevolmente le possibilità di riduzione delle tariffe, di scelta dei consumatori e apre nuove importanti opportunità di lavoro per tutti. Gli agenti assicurativi, non avendo più il vincolo di poter vendere polizze assicurative di una sola compagnia, potranno offrire ai propri clienti una maggiore varietà di polizze Rc auto, orientandoli ed applicando liberamente degli sconti. Ma tutto questo non va nell’interesse delle stesse compagnie per una competizione più dinamica basata sulla maggiore efficienza? L’indennizzo diretto non semplificherà la vita delle stesse assicurazioni, consentendo loro maggiore efficienza e controllo dei costi e dunque una riduzione degli stessi?
Le riforme decise dal Governo sono necessarie perché l’Italia si possa ravvicinare all’Europa; perché coniugano la tutela dell’interesse generale con la promozione dei diritti dei cittadini. Per nove italiani su dieci queste misure sono ottime misure; per il decimo, se le esamina con obiettività, forniscono nuove opportunità di crescita e di esercizio di quell’etica pubblica che giustamente, in molti, oggi reclamano. Per conoscere nel dettaglio la legge Bersani

Redazione Online

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