Molto spesso le organizzazioni civiche sono prese dal fare, dal fare bene, dal fare tanto, dal fare presto… ma quanto tempo dedicano a “rendere conto”?
Rendere conto di cosa?
Di come sono stati impiegati il proprio tempo, le proprie energie, le proprie risorse, di come ci si è spesi per perseguire determinati obiettivi piuttosto che altri.
Rendere conto a chi?
Ai volontari, ai beneficiari delle proprie attività, alle istituzioni, ai sostenitori.
L'importanza del rendere conto di cosa si è fatto, di come lo si è fatto e delle risorse con cui lo si è fatto, è tanto più importante quanto più è forte il patto di fiducia che si ha con i propri interlocutori.
È per questo motivo che riteniamo che le organizzazioni civiche - e le pubbliche amministrazioni - abbiano un dovere di rendicontazione e di trasparenza forse ancora più rilevante di quello delle imprese, che pure è rilevante.
Coerentemente con quanto detto, Cittadinanzattiva pubblica un suo bilancio sociale da quattro anni, come strumento di autovalutazione, sistematizzazione di centinaia di informazioni prodotte ogni anno, di presentazione istituzionale agli interlocutori e agli aderenti, di trasparenza rispetto alle modalità e alle ragioni con cui sono state investite le proprie risorse.
Il bilancio sociale nasce da un confronto interno tra chi ha orientato, operato e implementato le scelte (il cui luogo privilegiato è la direzione nazionale) e gli interlocutori esterni, quelli a cui diamo e da cui riceviamo input e feedback continui.
La trasparenza, per rispetto della quale principalmente sentiamo l'esigenza di rendicontare, è risultata infatti essere uno degli assi strategici che hanno caratterizzato le attività del 2007, come si evince proprio dall'ultima edizione del bilancio sociale.
Riteniamo che la fiducia e la credibilità facciano la differenza e garantiscano la durata nel tempo di chi si impegna a preservarle rispetto a chi non lo fa. Probabilmente è anche per questa ragione che Cittadinanzattiva è arrivata, quest'anno, a compiere 30 anni dalla sua fondazione.
Rendicontare è un'attività giusta (per i motivi detti), ma non è necessariamente un'attività "conveniente" per un'organizzazione, perché espone a critiche, mette in luce eventuali debolezze, evidenzia ritardi o fallimenti.
La fiducia si conquista e si preserva solo se si ha il coraggio di rendicontare tutto, luci e ombre, laddove vi siano.
Barbara D'Alessio
Vice direttore Relazioni esterne