L'Agcom - Autorità per le garanzie nelle comunicazioni – segnala che anche nel primo bimestre 2019, cresce la disinformazione online prodotta in Italia.
Come era già stato riportato in questa newsletter, la piaga della disinformazione online rappresenta una minaccia da non sottovalutare.
Gli organi di informazione, i blog, le testate giornalistiche online e quant’altro produca contenuti web, producono ancora troppo spesso notizie distorte e poco attendibili.
Lo studio condotta dall’Agcom, riscontra una sempre più marcata concentrazione della disinformazione sugli argomenti di cronaca e politica. È importante notare come la disinformazione tenda a concentrarsi maggiormente sulle tematiche con un forte impatto emotivo. La criminalità è la tematica più trattata sia dai siti che dalle pagine/account social di disinformazione, mentre l’immigrazione è quella su cui la disinformazione incide maggiormente.
Allo scopo di arginare la deriva delle fake news (notizie false, che generano disinformazione) gli organi di informazione più credibili dovrebbero essere registrati al Roc (Registro Operatori della Comunicazione) e i testi scritti da giornalisti iscritti all’Ordine Nazionale dei giornalisti alla presenza di un Direttore Responsabile (un giornalista professionista), che risponde in prima persona in caso di notizie false o non veritiere.
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