Sono mesi che si assiste ad una pratica illecita: la Questura di Roma ha deciso di non rinnovare il permesso di soggiorno alle persone con protezione internazionale che presentano un certificato di residenza presso un indirizzo convenzionale. Questo significa che per tutte le persone senza fissa dimora o impossibilitate a dimostrare una residenza “reale” e legale, si determinerebbe una irreperibilità di fatto, non conciliandosi con le esigenze di ordine e sicurezza pubblica.
Per questa ragione il CIR- Consiglio Italiano per i Rifugiati e A Buon Diritto, in qualità di membri della Rete legale di supporto ai migranti in transito, hanno deciso di agire contro una prassi che appare illegittima e anticostituzionale, presentando due ricorsi presso il tribunale di Roma contro Prefettura e Questura capitoline. Per uno dei due ricorsi, presentato in urgenza, il Giudice ha già ordinato alla Questura di Roma l’immediato rilascio del rinnovo del permesso di soggiorno. Approfondisci su www.repubblica.it