Il tribunale di Bologna ha obbligato il Comune a dare la residenza a due richiedenti asilo che si erano visti negare l'iscrizione anagrafica dagli uffici sulla base del Decreto sicurezza. Ora il municipio dovrà provvedere all'iscrizione su ordine della magistratura e lo farà senza alcuna opposizione. Il tribunale ha accolto il ricorso sottolineando che la mancata iscrizione ai registri anagrafici impedisce l'esercizio di diritti di rilievo costituzionale ad essa connessi, tra i quali rientrano ad esempio quello all'istruzione e al lavoro.
Uno dei due casi riguarda una donna, titolare di permesso di soggiorno, che si è vista dichiarare “irricevibile” la propria richiesta perché senza fissa dimora, ma temporaneamente ospite in una struttura di accoglienza, che ha dichiarato di aver lasciato il proprio Paese d'origine sentendosi perseguitata a seguito della sparizione del proprio marito e figlio e di non disporre in città di una sistemazione alloggiativa stabile. Approfondisci