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L’impegno a tutela delle cronicità è una costante nella storia di Cittadinanzattiva. Nel quadro di queste politiche si inserisce l’attenzione particolare riservata alle persone con diabete. Più volte in passato Cittadinanzattiva si è occupata del monitoraggio della qualità delle cure e dell’assistenza per i pazienti diabetici, dei PDTA specifici, della implementazione del Piano Nazionale Diabete, solo per citare alcune tappe.
Il progetto nasce dalla volontà di riprendere il filo di questo impegno. Il diabete continua ad essere una delle emergenze sanitarie globali. Numeri, complicanze, riduzione della aspettativa di vita, costi sociali e sanitari ne fanno una delle patologie di rilievo per i sistemi sanitari e dovrebbero orientare sempre di più ad un investimento maggiore in prevenzione. La condizione di chi si ammala sconta le solite disomogeneità tra regioni diverse del Paese, così come l’accesso alla innovazione tecnologica. La prevenzione, anche se certamente più presente che in passato nella attenzione dei programmatori, resta una politica ancora largamente disattesa, soprattutto se valutata nell’ottica dell’health population management.
La pandemia da COVID-19 ha introdotto nuovi elementi in questo contesto, come quello più ovvio ed evidente legato alla sospensione di visite specialistiche e controlli nella fase più acuta della epidemia, ma anche l’intenzione dichiarata, in alcune aree del Paese, di utilizzare i passi in avanti sviluppati per il monitoraggio da remoto dei pazienti COVID anche per patologie croniche come il diabete.
Il progetto in corso muove dalla intenzione di procedere ad una nuova verifica dello stato dell’arte attraverso una indagine specifica su scala nazionale, e sarà affiancato da una campagna di comunicazione.
È stato costituito un Tavolo di lavoro del quale fanno parte tutti i principali stakeholder, in particolare rappresentanti delle principali Società scientifiche di riferimento e della componente professionale in ambito diabetologico, oltre che delle organizzazioni di tutela dei pazienti maggiormente rappresentative.
Il Tavolo ha discusso degli strumenti tecnici da preparare per lo svolgimento della Indagine, validandoli successivamente. I questionari, rivolti a pazienti e a professionisti, sono stati costruiti per verificare se alle politiche di prevenzione sia riconosciuta la necessaria centralità, e valutare la capacità di assicurare effettivamente la continuità della presa in carico, con particolare attenzione per le garanzie di accesso alla innovazione tecnologica. Un focus della indagine è stato dedicato alla fotografia della situazione in corso di pandemia.
Tra gli aspetti indagati:
- Tipologia di diabete, di tipo 1 o 2, del rispondente;
- Esistenza e funzionamento del PDTA;
- Integrazione del percorso con i medici di medicina generale;
- Controlli eseguiti nel corso dell’anno, numero e tipologia di esami;
- Farmaci utilizzati;
- Eventuali device tecnologici utilizzati;
- Eventuali sospensioni delle attività dei centri, servizi o ambulatori di diabetologia in corso di pandemia;
- Utilizzo di strumenti di telemedicina;
- Complicanze;
- Ricoveri per complicanze;
- Rinnovo dei Piani terapeutici;
- Eventuali integrazioni di tasca propria a quanto garantito per diagnosi, cura ed assistenza dal SSR;
- Percorsi di informazione/educazione/formazione;
- Diagnosi di esordio nei bambini/ragazzi;
- Esistenza e funzionamento eventuale del PDTA pediatrico;
- Integrazione del percorso con i pediatri di libera scelta;
- Presenza di protocolli di transizione per la gestione del passaggio dalla adolescenza all’età adulta.
Anno di realizzazione: 2021
Per saperne di più, contattare il Responsabile del progetto:
Stefano A. Inglese:
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