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Contesto: Le politiche pubbliche

Il momento storico che l’Italia sta vivendo è molto delicato da più punti di vista. Uno degli aspetti che più di altri desta preoccupazione nei cittadini, negli amministratori e nel mondo delle imprese è quello delle risorse economiche da destinare al nostro sistema di Welfare sanitario e sociale.
Da anni, infatti, le risorse pubbliche destinate al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) subiscono continue riduzioni, anche attraverso tagli lineari, un metodo che non condividiamo in quanto rappresentano un’azione poco attenta ai diritti dei cittadini e scarsamente efficace in vista di una riqualificazione vera della spesa sanitaria.
Se ci si limita a tagliare (come si è fatto e si continua a fare, come dimostra la Legge di Stabilità varata dal Governo nell’Ottobre 2012) senza avviare una vera riorganizzazione di tutto il sistema, tutte le inefficienze rimarranno lì dove sono oggi, continuando a produrre effetti negativi.
I settori interessati negli anni dai tagli sono sempre gli stessi: posti letto ospedalieri, beni e servizi, assistenza farmaceutica. Quest’ultima in particolare, vede negli anni 2012 e seguenti l’ennesima riduzione lineare:

  • rideterminazione del tetto programmato di spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale per l’anno 2012: si passa dal 13,3% del Fondo Sanitario Nazionale (FSN) al 13,1% del FSN. Il tetto complessivo per l’assistenza farmaceutica passa dal 15,7% al 15,5% del FSN;
  • rideterminazione del tetto programmato di spesa per l’assistenza farmaceutica territoriale a decorrere dal 2013 e fissato all’11,35% del FSN;
  • rideterminazione del tetto programmato di spesa per l’assistenza farmaceutica ospedaliera a decorrere dal 2013 e fissato al 3,5% del FSN. Il tetto complessivo di spesa per l’assistenza farmaceutica passa dal 15,5% del 2012 (come rideterminato) al 14,85% del 2013.

Tutto ciò andrà ad aggravare e accentuare il forte regionalismo già presente che non garantisce di fatto le stesse opportunità terapeutiche a tutti i cittadini/pazienti, con particolare riguardo a quelle più innovative.
I tempi di inserimento dei farmaci all’interno dei Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali (PTOR)/ Prontuari Terapeutici di Area Vasta (PTAV) dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale  della Determinazione AIFA sono molto diversi: si passa dai 145 giorni dell’Umbria ai 284 giorni del Lazio.
A queste tempistiche va aggiunto il tempo medio di 226 giorni necessari all’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per procedere con l’Autorizzazione e la contrattazione del prezzo di rimborso.
Senza considerare che in alcune realtà regionali non è detto che quel farmaco approvato prima a livello Europeo, poi a livello nazionale dall’AIFA venga poi inserito nei singoli PTOR. Infine anche laddove venga formalmente inserito possono verificarsi casi nei quali concretamente l’accesso alle terapie rimane difficoltoso.
Le Commissioni regionali del farmaco inoltre non garantiscono la partecipazione dei rappresentanti delle Organizzazioni civiche di tutela del diritto alla Salute, e il loro processo decisionale (ODG, Verbali, assessment di valutazione) è poco trasparente e accessibile ai cittadini.
Il principio dell’equità di accesso da parte dei cittadini-pazienti alle terapie farmacologiche sembra essere messo fortemente in discussione, e in generale l’unitarietà del SSN ha iniziato a scricchiolare fortemente. E ciò vale anche per le cure delle epatiti virali, che in Italia costituiscono una vera e propria emergenza sanitaria. Lo confermano i dati pubblicati nel Libro Bianco AISF 2011 e nel Technical Report sulle Epatiti B e C del Centro Europeo per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (ECDC).
Tali pubblicazioni contengono una dettagliata analisi epidemiologica, sociale ed economica delle epatopatie in Europa, evidenziando il triste primato del nostro Paese in termini di numero di soggetti HCV positivi e di mortalità per tumore primitivo del fegato (HCC).
Per saperne di più sull’Epatite C, visita la sezione Approfondimenti 

Progetto e finalità generale
Alla luce di tutto ciò, il Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva, in collaborazione con l’Associazione dei pazienti EpaC Onlus (Associazione aderente al CnAMC), realizzerà una indagine civica sul territorio nazionale attraverso un monitoraggio civico, la raccolta di dati di secondo livello e la produzione di informazione civica, volta a fotografare il grado di accesso alle nuove terapie per il trattamento dell’Epatite C e produrre un dossier.

Obiettivi specifici
1. Attività di produzione di informazione civica e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei decisori politici rispetto a modalità, tempi e criticità di accesso alle nuove terapie per il trattamento dell’Epatite C.
2. I dati prodotti raccolti tramite la collaborazione dell’Associazione dei pazienti EpaC Onlus  e attraverso lo studio di Cittadinanzattiva, confluiranno nel “Dossier nazionale sull’ accesso alle nuove terapie per il trattamento dell’Epatite C”, che verrà presentato nel corso di un evento pubblico.

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Il progetto è realizzato con il sostegno non condizionato di

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Per avere maggiori informazioni contatta Maria Vitale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Anno di realizzazione: 2013 (in corso)

Maria Vitale

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