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Approfondimenti

Il 30 Novembre, il Parlamento Europeo ha presentato il nuovo regolamento UE in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio. Il regolamento, si inserisce all’interno del Green Deal Europeo e del Piano di Azione UE per l’economia circolare ed ha lo scopo di contribuire alla strategia di crescita dell’UE attraverso la riduzione degli impatti ambientali negativi degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

La nuova proposta di regolamento interviene aggiornando la vigente normativa europea, ossia il regolamento 2019/1020 sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti assicurando pari condizioni di concorrenza per tutti gli operatori economici e la Direttiva 94/62/CE che mira ad armonizzare le misure nazionali e ridurre l’impatto degli imballaggi mediante il recupero e il riciclaggio. La necessità di aggiornare la proposta deriva dal fatto che l’imballaggio è un’attività economica piuttosto significativa, basti pensare che nel 2018 in UE la produzione di imballaggi ha generato un fatturato di 355 miliardi. Inoltre, il packaging ha comportato anche un notevole impatto negativo sull’ambiente, come ad esempio lo sfruttamento eccessivo delle risorse, l’inquinamento degli ecosistemi e le emissioni di gas serra.

In questo contesto quindi, la nuova proposta di regolamento si propone di trovare soluzione alla crescente produzione di rifiuti di imballaggio, in particolar modo legati agli imballaggi monouso e quelli di plastica e agli ostacoli della circolarità degli imballaggi che da una parte impediscono il riciclaggio e dall’altra lato non permettono una corretta gestione dei rifiuti in termini di costi. La proposta mira a creare una catena del valore resiliente, a partire dalla progettazione dell’imballaggio fino al suo riutilizzo, andando così a delineare nuovi posti di lavoro innovati e “green” in un’industria di imballaggio a basse emissioni di carbonio. In particolare, il regolamento si focalizza su 3 obiettivi:

  1. Ridurre la produzione di rifiuti di imballaggio

  2. Ridurre il fabbisogno delle risorse naturali promuovendo un’economia circolare

  3. Promuovere l’adozione di politiche di riciclaggio di alta qualità

Attraverso l’utilizzo di queste misure, la produzione di rifiuti di imballaggio si ridurrebbe nel 2030 di 18 milioni di tonnellate e nel 2040 di 32 milioni di tonnellate rispetto al passato. Questo significa che si produrranno 3,1 milioni di tonnellate in meno di rifiuti di imballaggio rispetto al 2018. Le riduzioni maggiori sono per i produttori di imballaggi per il trasporto (scatole di cartone) e contenitori per bevande in vetro.

Il passaggio a un’economia più circolare nell’ambito degli imballaggi offrirebbe vantaggi quali la riduzione degli impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, la riduzione della dipendenza dell’UE dalle importazioni di materie prime e combustibili fossi, lo stimolo all’innovazione e la crescita e la riduzione delle spese domestiche non necessarie. Inoltre, le misure proposte stimoleranno la creazione di posti di lavoro legati all’economia circolare e modificheranno il comportamento dei consumatori, consentendo ai cittadini di fare scelte consapevoli e sostenibili.

Per avere maggiori informazioni circa le attività di Cittadinanzattiva in tema di economia circolare e

sostenibilità, visita la pagina del progetto RE-USER: usa meglio, consuma meno

Aggiornamento ai consumatori finanziato dal MiSE, legge 388/2000 – ANNO 2021

Cinzia Pollio

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