Cittadinanzattiva ha avviato sin dal 1998 - con parti del movimento cooperativo - iniziative di sperimentazione concreta sull'accessibilità e sulla qualità dei servizi. L'insieme delle attività di seguito elencate ha rappresentato il programma quadro "appalti e partecipazione civica", sviluppato dal 1998 al 2005. Per una panoramica delle uscite stampa prodotte su questi temi, cliccaqui: rassegna stampa 2001-2005
In particolare, la collaborazione tra Cittadinanzattiva e ANCST (Associazione nazionale cooperative servizi e turismo, aderente alla LegaCoop) risale al 1997, anno di realizzazione del convegno "La bella competizione" (occasione di riflessione in merito a nuove proposte per un mercato concorrenziale ma al tempo stesso "regolato") e negli anni si è estesa ad una pluralità di iniziative e temi, quali in particolare la partecipazione di ANCST al "Gruppo di Frascati" per la Responsabilità sociale delle imprese, e al comitato "Quelli del 118" sulla sussidiarietà orizzontale.
Limitatamente ai temi della qualità dei servizi gestiti in appalto/concessione e al coinvolgimento dell'utenza, il comune percorso può essere riassunto nelle seguenti fasi:
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Repertorio-censimento di esperienze significative di partecipazione civica già realizzate – in diversi settori - con successo in Italia e in 7 paesi esteri (1998-99);
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Elaborazione "Atto d'indirizzo" in materia di appalti nei servizi di pubblica utilità e proposta di norme quadro per recepirne le indicazioni" (1999-2000);
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A partire dal 2000, sperimentazioni pilota che hanno riguardato prassi di coinvolgimento dei cittadini utenti in appalti: di ristorazione scolastica a Roma che vedevano protagonista la Cir; di gestione da parte di Coopshelios di una residenza socio-assistenziale per anziani a Reggio Emilia; di igiene ospedaliera a Forlì da parte di Formula Servizi, al tempo Pulixcoop Forlì). Le sperimentazioni concrete realizzate sono state presentate in due Convegni Pubblici (febbraio 1999 e ottobre 2000), ed esaminate positivamente sia a livello nazionale dal Consiglio Nazionale Consumatori Utenti (organo del Ministero delle Attività Produttive), sia a livello comunitario dalla DG Mercato interno. Il fine ultimo di tali sperimentazioni è stato quello di verificare la possibilità di fare del cittadino un soggetto attivo nella regolazione tra istituzioni e imprese. In pratica, si sono testate le indicazioni contenute nell'atto di indirizzo e, allo scopo, si è cominciato ad operare sul territorio realizzando esperienze che proprio su quelle premesse si basavano. In questa fase si è cercato di coinvolgere anche il terzo attore degli appalti nei servizi di pubblica utilità, ovvero l'amministrazione pubblica.
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Forti delle positive esperienze concrete di interlocuzione e di collaborazione tra imprese cooperative, organizzazioni d'impegno civico e amministrazioni locali, e convinti della necessità di accrescere la sensibilità alla partecipazione civica nei servizi di pubblica utilità, si è ritenuto opportuno dare maggiore impulso al tema appalti e partecipazione civica, anche sul versante dei servizi alla persona. Di seguito l'elenco delle iniziative più significative:
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Progetto "Ristorazione amica" in collaborazione con Cir Food, Cooperativa italiana di ristorazione (2002-2005).
- Firma del protocollo d'intesa sul tema "appalti, concessioni e partecipazione civica" (marzo 2002) tra Cittadinanzattiva e le principali Associazioni di rappresentanza del movimento cooperativo italiano (Ancst/Legacoop, Ancosel/Agci, Agci/Solidarietà, Federlavoro e Servizi/Confcooperative, Federsolidarietà/Confcooperative) per l'apertura di una nuova stagione di promozione della partecipazione civica, da intendersi in termini non ideologici, cioè non come una specie di contraltare ad un possibile sistema privato di gestione dei servizi, ma come elemento di garanzia per la tutela di interessi collettivi. Ciò ha portato alla creazione dell'Osservatorio nazionale per il monitoraggio degli appalti e delle concessioni e la diffusione delle buone pratiche.
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Le esperienze maturate hanno portato alla realizzazione di una prima guida ai servizi in appalto, stampata nel dicembre 2002 con il contributo del Ministero delle Attività Produttive e destinata agli utenti, dal titolo "Cittadini e appalti: cosa sapere, come partecipare".
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Un contributo alla diffusione di saperi ed esperienze concrete sul tema. Risale al 2003, in particolare, la pubblicazione del manuale "La customer satisfaction nelle amministrazione pubbliche" Rubettino editori, a cura del Dipartimento della Funzione Pubblica-Progetto Cantieri, al quale Cittadinanzattiva ha dato un contributo diretto, frutto dell'esperienza maturata negli anni in tema di analisi civica e monitoraggio dei servizi gestiti in appalto/concessione.
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Supporto ad iniziative progettuali locali in tema di servizi socio-sanitari & partecipazione civica, tra le quali si ricorda:
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"Monitoraggio del servizio di assistenza domiciliare a Pavia" (2004).
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"Cultura dei Diritti per Strategie di Qualità Sociale" (2005 - 2008).
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La produzione di pareri e consulenze in tema di revisione dei capitolati di appalti.
- L’avvio di attività specifiche in tema di servizi di pulizia e igiene urbana, con l’obiettivo di coinvolgere i cittadini per vigilare sul pulito. Per saperne di più clicca qui.
Le sperimentazioni avviate dal programma quadro "appalti e partecipazione civica", hanno confermato il raggiungimento di una duplice finalità:
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superare le affermazioni di principio “sulla centralità dell’utente o del cliente”, attribuendo al cittadino strumenti attraverso i quali esercitare poteri e responsabilità, oltre che diritti e doveri, in ordine al miglioramento della qualità dei servizi di cui usufruisce;
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contribuire, dal lato delle imprese di servizio e del loro orientamento all’esercizio di proprie responsabilità sociali, al perseguimento della maggior soddisfazione delle esigenze del cittadino consumatore come criterio guida attorno al quale sviluppare una corretta competizione in un mercato sempre più orientato alla libera concorrenza e sottratto a ogni forma di monopolio. A questi stessi soggetti non sfugge, peraltro, l’esigenza di assicurare un pieno coinvolgimento dei cittadini sul complesso del servizio pubblico erogato, non solo sulla parte appaltata all’esterno, ma anche su quella gestita direttamente dal personale dell’ente aggiudicatore.
Forte di questi riscontri positivi, negli anni a seguire Cittadinanzattiva ha diversificato la propria attività in tema di servizi in appalto. Da un lato, infatti, il settore è stato analizzato dal punto di vista della trasparenza e legalità, dall’altro si è dato vita ad una crescente attività di monitoraggio e analisi della qualità nei servizi di pubblica utilità. Per saperne di più, clicca qui.