In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra sabato 20 novembre, Cittadinanzattiva e A Roma Insieme-Leda Colombini tornano a richiamare l’attenzione pubblica sulla condizione, gravemente trascurata, dei bambini detenuti ed a richiedere con forza che si approvi rapidamente il disegno di legge 2298 promosso dall’On. Siani recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e alla legge 21 aprile 2011, n. 62, in materia di tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori”.
“Abbiamo il dovere di ricordare i 24 bambini che oggi sono reclusi negli istituti penitenziari assieme alle mamme detenute. Un fenomeno che può apparire dalle dimensioni contenute, ma che invece rappresenta una condizione drammatica ed inaccettabile per i diritti dell’infanzia. Con l’approvazione di questa legge nessun bambino varcherebbe più le soglie di una prigione, ed invece ci spiace constatare che, dopo una prima fase di convergenza tra tutte le forze politiche, la proposta è ferma ormai da mesi presso la Commissione giustizia della Camera dei Deputati senza che se ne comprenda il motivo”, ricordano Cittadinanzattiva e A Roma Insieme-Leda Colombini, da tempo impegnate perché si adottino misure idonee a superare definitivamente il fenomeno della incarcerazione dei bambini, puntando sullo sviluppo del sistema della case famiglia, dove ospitare i piccoli con le loro madri, come alternativa ad ogni soluzione detentiva.
“Oggi i deputati Siani e Lattanzio, insieme a Gabriella Stramaccioni, Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Roma, sono in visita presso la sezione nido del Carcere di Roma Rebibbia, dove oggi sono recluse due mamme, di cui una incinta, con due figli piccoli ed una terza donna in stato di gravidanza, per ricordare a tutti questa drammatica situazione”.
La proposta di legge Siani, nella sua versione originale, riconosce centralità all’interesse superiore del bambino, alla tutela della salute psico-fisica del minore e del legame con il genitore come elemento fondamentale in particolare nei primi anni di vita, coerentemente con le numerose indicazioni in tal senso della Corte Costituzionale ed i principi sanciti dalle convenzioni internazionali. In particolare, il testo mira a rimuovere gli ostacoli di natura giuridica ed economica, presenti nella normativa vigente, che sono all’origine del problema della carcerazione dei bambini assieme alle loro madri e individua le case famiglia come soluzione alternativa principale.
“Il varo della “legge Siani”, inoltre completerebbe il percorso avviato lo scorso anno con l’approvazione di una norma, inserita nella legge di bilancio 2021 su proposta delle nostre organizzazioni, che ha istituito un fondo triennale, di complessivi 4,5 milioni di euro, destinato ad implementare il sistema della case famiglia. Un risultato importante, che rischierebbe di rimanere largamente vanificato se non lo si accompagna con le ulteriori misure previste dalla proposta di legge”.