L’assegno unico e universale è un provvedimento che fa parte del "Family Act", e consiste in una quota che verrà data per ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili. E’ per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base. In una nota, l'INPS, che eroga il contributo, informa coloro che lo riceveranno dei nuovi livelli reddituali e maggiorazioni per figli a partire dal 1° luglio 2021.
Dello strumento dell'assegno universale ne avevamo già parlato in questa newsletter.
Di recente, in occasione del Consiglio dei Ministri del 4 giugno scorso è stato approvato un decreto che introduce l'assegno temporaneo (“assegno ponte”) - destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto ai vigenti assegni per il nucleo familiare - valido dal 1° luglio 2021 fino al 31 dicembre 2021. Nel 2022 l’assegno unico per figli diventerà universale.
Ricapitolando, l’assegno unico figli sarà suddiviso in: assegno ponte per figli – dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 ed in seguito assegno unico universale strutturale – dal 1° gennaio 2022 in poi.