Prende il via oggi #ioindossolamascherina: operazione social che parla 5 lingue, nata grazie alla sinergia tra Egualia (già Assogenerici) e Cittadinanzattiva.
Un progetto semplice ma con un obiettivo importante: arrivare nella maniera più diretta e coinvolgente possibile a tutte le persone sul territorio italiano per ribadire l’importanza del corretto uso della mascherina, come fondamentale arma di prevenzione contro la diffusione del Covid-19. A prescindere da età, sesso, paese di origine e cultura. Le attività saranno infatti realizzate oltre che in italiano anche in inglese, francese, spagnolo e arabo.
Presentata la “Raccomandazione civica sulla Governance del farmaco”: un set di indicazioni per migliorare l’accesso alle terapie su tutto il territorio e rispondere alle reali esigenze dei cittadini.
Dare continuità alla ricetta dematerializzata seguitando a prescrivere a distanza le terapie farmacologiche; assicurare piena continuità tra ospedale e territorio, sfruttando anche le opportunità offerte dalla telemedicina e più in generale di tutti gli strumenti di sanità elettronica; misurare e implementare l’utilizzo del Fascicolo Sanitario Elettronico, e nell’ottica di una fattiva integrazione dell’assistenza, attuare il Dossier Farmaceutico; aggiornare e rivedere i Piani terapeutici partendo dai “reali” bisogni dei pazienti e prevedere forme di partecipazione di associazioni dei cittadini e dei pazienti, in grado di incidere sui processi decisionali; restituire la piena prescrivibilità ai medici di medicina generale dei farmaci antidiabetici, per la BPCO e per l’asma, per evitare al cittadino aggravi burocratici e inutili attese dallo specialista; potenziare l’erogazione a domicilio delle terapie per le persone con fragilità e cronicità, favorendo la prossimità e la capillarità dell’erogazione su tutto il territorio nazionale; valorizzare i parametri di qualità all’interno dei capitolati di gara per le forniture dei farmaci in modo da dare seguito all’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV); vincolare le risorse economiche della farmaceutica all'interno di questa, evitando di utilizzarle per scopi diversi.
Queste sono solo alcune delle principali proposte civiche rivolte alle Istituzioni, contenute nella “Raccomandazione Civica sulla Governance del Farmaco. Focus sulle gare d’acquisto dei farmaci” presentata oggi da Cittadinanzattiva nel corso di un web meeting realizzato con il supporto non condizionante di Menarini, frutto di un lungo lavoro condotto da Cittadinanzattiva in collaborazione con realtà del mondo professionale e scientifico.
Il documento pone l’attenzione su processi decisionali, semplificazione delle procedure, innovazione e governo della spesa e procedure delle gare d’acquisto dei farmaci, e mette così in luce l’urgente necessità di trovare un equilibrio tra sostenibilità economica, riduzione delle disuguaglianze e accesso ai farmaci equo e tempestivo per i cittadini.
“In piena emergenza sanitaria la politica ha attuato strategie già previste in tempi non sospetti e rimaste per troppo tempo sulla carta; ha dato una accelerata e semplificato, finalmente, procedure all’apparenza complesse. Il Covid-19, paradossalmente ha avuto il merito di alzare l’attenzione sanitaria anche sulle questioni che contribuivano ad allargare la forbice delle disuguaglianze, in termini di accesso alle terapie, di tutela della salute e di rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Dato che oggi si dispone anche di un rifinanziamento del FSN, sarebbe assurdo usarlo male o usarlo senza ascoltare i cittadini”. Ha commentato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
Seven out of ten citizens do not know the law 38 of 2010 and the rights that it establishes to avoid the patient "unnecessary suffering". Ten years after the passing of the law, Cittadinanzattiva shows how much citizens are informed about it through the data emerging from a Civic Survey, presented today during a web meeting, as part of the information campaign "We are not born to suffer", carried out with the unconditional support of Pfizer.
The campaign provides the citizens with a leaflet (available at this link) with the main information on the possibilities provided by the law.
Sette cittadini su dieci non conoscono la legge 38 del 2010 e i diritti che essa sancisce per evitare al paziente “sofferenze inutili”. A dieci anni dall'approvazione della legge, Cittadinanzattiva fotografa quanto i cittadini siano informati sulla stessa attraverso i dati che emergono da una Indagine civica, presentata oggi nel corso di un webmeeting, nell'ambito della campagna informativa “Non siamo nati per soffrire”, realizzata con il sostegno non condizionante di Pfizer.
La campagna mette a disposizione del cittadino un leaflet (disponibile a questo link) con le principali informazioni sulle possibilità previste dalla legge.
“In questi dieci anni sono stati fatti tanti passi avanti, ma molto resta ancora da fare per la piena attuazione del diritto ad evitare “sofferenze inutili”; infatti, nonostante il quadro normativo definito dalla legge 38/10 e le successive disposizioni in sede di Conferenza Stato-Regioni, nonché alcune sentenze della Corte costituzionale e della Corte di Cassazione, questo diritto non è ancora garantito, anche perché poco conosciuto, come dimostrano i dati della nostra indagine. L’esigibilità di questo diritto disatteso diventa ancor più centrale in tempi di emergenza sanitaria: servono cure palliative e sollievo del dolore cronico, anche “a distanza” e con tecnologie e modalità compatibili con la situazione, ma altrettanto efficaci", dichiara Francesca Moccia, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva.
Giunge alla sua seconda edizione “L'accesso ai servizi bancari nelle aree interne” il progetto realizzato da Cittadinanzattiva in partnership con UniCredit nell’ambito di “Noi&UniCredit”, l’accordo di collaborazione fra la banca e 14 Associazioni dei Consumatori di rilevanza nazionale a cui Cittadinanzattiva partecipa fin dal 2005.
Questa nuova edizione si propone l’obiettivo di proseguire il percorso avviato nel 2019 con il progetto pilota che ha coinvolto 3 aree interne: Matese, Valnerina e Alta Carnia, e che quest’anno sarà ampliato coinvolgendo Aree interne del Nord (Acceglio, Appennino emiliano), del Centro (Casentino Valtiberina, Appennino basso pesarese e anconetano, Ascoli Piceno) e del Sud (Alto Aterno-Gran Sasso, Monti della Laga, Madonie, Alta Irpinia e Beneventano) e attraverso un questionario online registrerà da vicino i bisogni di tutte le Aree interne del Paese.
Save the Children e Cittadinanzattiva: in tempi di emergenza, ancora più importante garantire la sicurezza complessiva degli studenti. Quasi la metà degli istituti scolastici non ha il certificato di collaudo statico o di agibilità, oltre 17mila edifici scolastici sorgono in aree a pericolosità sismica.
Nel commemorare il 18esimo anniversario della morte di 27 bambini e una maestra a seguito del crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, le due organizzazioni richiedono una veloce calendarizzazione della proposta di legge per la sicurezza delle scuole da parte della Commissione Istruzione della Camera
In giorni in cui si cerca di assicurare con ogni sforzo la possibilità per i bambini di andare a scuola, per non compromettere il loro futuro, la sicurezza complessiva delle scuole non è ancora garantita.
In Italia solo il 53,2% degli edifici scolastici possiede il certificato di collaudo statico e il 53,8% non ha quello di agibilità o abitabilità[1] e, dall’inizio dell’anno scolastico in corso, si sono verificati almeno una decina di casi di crolli o di distacchi di intonaco in varie scuole del Paese. 17.187 edifici scolastici[2] - quasi la metà dell’intero patrimonio scolastico - si trovano in aree con una pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2)[3] e sono frequentati ogni giorno da circa 4 milioni e 300mila studenti tra i 6 e i 16 anni.
TIM: ‘OPERAZIONE RISORGIMENTO DIGITALE’ AL FIANCO DEI CONSUMATORI PER DIFFONDERE LE COMPETENZE DIGITALI
Al via webinar gratuiti con Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori e U.Di.Con. per apprendere le potenzialità e favorire l’uso consapevole e sicuro di Internet
Educare i cittadini e i consumatori all’uso consapevole e sicuro di Internet per cogliere tutte le opportunità e i vantaggi della vita digitale prevenendo i principali rischi online: dall'uso corretto degli strumenti digitali per la gestione del denaro agli acquisti online, alle nuove modalità di accesso a informazioni, prodotti e servizi. Con questo obiettivo partono grazie al supporto delle Associazioni dei Consumatori i nuovi corsi di formazione gratuita di ‘Operazione Risorgimento Digitale’, la grande alleanza promossa da TIM e oltre 30 partner di eccellenza del settore pubblico, privato e del no profit per chiudere il digital divide culturale nel Paese.
In particolare, in collaborazione con Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori e U.Di.Con., da novembre prenderà il via il percorso formativo ‘Consumatori digitali, consapevoli e sicuri’, con contenuti e webinar gratuiti rivolti a cittadini e consumatori per favorire l’utilizzo intelligente, sicuro e consapevole della tecnologia.
Trasparenza, anche sul sito web della struttura sanitaria, delle azioni poste in essere per la prevenzione delle infezioni; formazione continua dei professionisti sanitari e informazione ai cittadini per rendere, gli uni e gli altri, sempre più consapevoli delle principali situazioni di rischio infettivo e attori di comportamenti responsabili di protezione della propria e altrui salute; azioni di sorveglianza più efficaci, da parte della struttura sanitaria, a partire dalla registrazione/documentazione delle infezioni, coinvolgendo e incentivando cittadini e personale sanitario a segnalare in modo spontaneo eventuali eventi avversi e situazioni a rischio, al fine di attivare prontamente le azioni di gestione di rischio clinico; massima attenzione all'igiene e alla sanificazione degli ambienti sanitari e non sanitari delle struttura, nel rispetto delle più recenti Linee di indirizzo, riconosciute come buone pratiche clinico-assistenziali, finalizzate al controllo delle infezioni nelle strutture (ospedaliere e socio-sanitarie); adozione delle pratiche cliniche e dei protocolli di sicurezza e sterilizzazione e vigilanza perché siano eseguite secondo le più accreditate Linee Guida.
Sono i principali contenuti della “Carta della qualità e della sicurezza delle cure per pazienti e operatori sanitari” presentata oggi da Cittadinanzattiva nel corso di un webinar e realizzata con il supporto non condizionato di COPMA (la Carta è disponibile a questo link). Si tratta in sostanza di un patto tra Direzioni, professionisti sanitari e cittadini per stabilire ciò che non può mancare per assicurare un servizio sanitario con livelli sempre più elevati di qualità e sicurezza, nel rispetto dei diritti della Carta Europea dei diritti del malato.
“Apprezziamo vivamente e condividiamo la decisione del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di proseguire l’interlocuzione con l’Anci, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro per individuare immobili alternativi agli edifici scolastici, d’intesa con le Prefetture, da utilizzare come seggi elettorali, come avviene già da decenni in molti altri Paesi europei. Sin da su subito abbiamo chiesto che si superasse questa pratica irrispettosa e incivile che perdura da troppo tempo nel nostro Paese e che lede il diritto costituzionale allo studio interrompendo, ad ogni tornata elettorale, l’erogazione di un servizio pubblico cruciale quale è quello della scuola. Tanto più che, in questo periodo di emergenza, non si può pensare di sottrarre ulteriori spazi alle scuole né di privare i ragazzi di un solo giorno di scuola”, afferma Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva.
Per i pazienti cronici e rari difficoltà e ritardi nelle cure; associazioni protagoniste nella risposta alla pandemia. Presentato il XVIII Rapporto nazionale di Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità.
Alle prese con problemi pratici come la cancellazione improvvisa di visite ed esami programmati e un senso di abbandono e di incertezza. È così che i pazienti “ordinari” hanno vissuto il periodo di emergenza sanitaria. E nello stesso tempo associazioni civiche e di tutela dei diritti che, sin da subito, si sono attivate con senso di responsabilità, creatività ed energia rivelandosi spesso l’unico punto di riferimento e l’unico servizio a disposizione dei cittadini.
È la doppia faccia della medaglia, nei risvolti della pandemia sui malati cronici e rari, che emerge dal XVIII Rapporto nazionale di Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità, presentato oggi dal titolo “Isolati ma non soli: la risposta alla pandemia nel racconto delle associazioni”. Il Rapporto nasce dal racconto di 34 associazioni di pazienti con malattie croniche e rare aderenti al CnAMC (Coordinamento nazionale Associazioni Malati Cronici) di Cittadinanzattiva.
Cittadinanzattiva launched in September a civic survey on the supply of vaccines by the regions, through the instrument of generalized civic access, (known as Italian Foia) that from 2016 also allows individual citizens and associations as Cittadinanzattiva to ask the public administration for data held by them and that must be accessible to all. Administrations are required to respond to requests (unless these requests fall within the few cases of exclusion provided by law for reasons of national security or State secrets) and have 30 days to respond to them.
The regions have been submitted a set of specific questions on the tender for the purchase of vaccines and more general questions on the provisions that the regions are adopting to anticipate the vaccination campaign compared to previous years and also to apply the guidelines provided by the Circular of the Minister of Health of June 4, 2020. The regions had the opportunity to respond by October 3, 2020 and the data processing considers the responses received by October 7, 2020.
This year, even more than in previous years, the importance of flu and anti-pneumococcal vaccination is crucial to cope with the Covid-19 emergency.
"It's very serious that only 10 regions have responded to our request for civic access, especially in this period, in which there would be a need for maximum transparency, even to dispel doubts about who has faced the need to get supplies of flu vaccines in time, and be able to intervene promptly to support the populations of regions where this has not yet happened, or has happened only partially", said the Secretary General of Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. “In the coming days we will evaluate all possible actions to be taken to enforce the "sacrosanct" right of access of citizens to this fundamental information, we do not exclude the use of the Tar (Lazio Regional Administrative Tribunal)”.
We believe there are three priorities:
- Guarantee all categories of citizens "at risk", over 60 and fragile, to have equal access to vaccines in every corner of the country. To this end, it is necessary maximum transparency on the part of the regions, and apply a principle of solidarity under which those who, thanks to a planning action already have the guarantee to cover with purchases made the groups at risk, can act in support of the regions that are most in distress. This is the moment of responsibility and solidarity, and in order to do so, maximum transparency is first and foremost necessary.
- After ensuring maximum coverage for at-risk groups, it is necessary to make available, including through the channel of pharmacies, vaccines for the entire population, so that even people not at risk can buy it.
- In such a difficult year as this, it would have been desirable for the regions to move together in the purchase of vaccines, and start the vaccination campaign homogeneously, avoiding differences between citizens and too uneven actions.
In general, as emerges from the regions that have responded and that we thank for this act of transparency, a significant part of the country can count on a good capacity for planning and organization, even in realities that in the past have not given these demonstrations.
The responses of the regions
The regions that have provided a response on the content as of October 7, 2020 were a total of ten, exactly half, and they are: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta.
The salient data
Among the most significant data that emerge from the survey there is undoubtedly that relating to the dates of the award of tenders, the regions that responded have launched tenders between April (Lazio, Puglia, Campania, Emilia) and September (Abruzzo where the first race on tetravalent vaccine had gone deserted) and closed between May and September, still before the start of the vaccination campaign although with a variability depending on the type of vaccine; in Abruzzo there is some delay for pneumococcal vaccine because the tender has yet to be completed and will end by October 12. Anticipating the tenders made possible, at least in these regions, the anticipation of the vaccination campaign compared to previous years. In the regions, the companies awarded tenders based on the types of vaccine are always more than one.
Other important data concern the increases in vaccine doses for the year 2020-2021 compared to 2019-2020.
There are regions that show increases in doses as Lazio + 112%, Puglia 320%, Sicily 65%, Tuscany 68%.
Others show less marked increases such as Campania +20% and Emilia which, however, foresees a possible further 20%.
In all regions the start of the vaccination campaign is scheduled between October 1 and October 15, in many cases the campaign will be extended until January 31, 2020, in line with what suggested by the Ministerial Circular.
Regarding requests relating to target categories almost all regions apply sequentially those established by the Ministerial Circular of June 4, 2020. Abruzzo does not provide this answer, other regions have regulated in more detail the target categories.
Sicily, for example, has extended to close contacts of children up to 6 months and a specific note for NRE subjects (Non-Registered Europeans, such as the Romani community) and non-EU citizens in addition to introducing the vaccination requirement for the health personnel.
Tuscany pays particular attention to those hospitalized in residential care homes and long-stay facilities.
Sicily and Valle d’Aosta extend coverage to pregnant women, in any trimester.
Lazio had made mandatory vaccination for the health personnel, but the Tar (Lazio Regional Administrative Tribunal) has abolished this part of the ordinance.
The responses of the regions have been analyzed and summarized in a table that provides a summary and a comparison between the regions.
The answers provided have been uneven, in some cases the regions have responded in a timely manner to each question that we have submitted, in other cases have answered only the questions related to the tenders for the supply of vaccines, in others have referred to regional ordinances or resolutions to respond.
With respect to measures to facilitate access, the regions have made many provisions:
- Sicily extends the opening hours of vaccination centers both in the morning and in the afternoon and on Saturdays at least in the initial phase, provides for the execution of vaccination upon discharge from health facilities and the co-administration of anti-pneumococcal and flu, a measure also provided for in Umbria.
- Campania provides for the establishment of itinerant trucks to support GPs.
- Lazio provides for the opening of Drive ins, mobile stations, vaccinations in pharmacies, the organization of vaccination day in schools, hospitals, sporting events, it is expected, the establishment of itinerant vaccination teams.
- the Marche region provides for the possibility of moving the vaccination centers in Auditorium- Palazzetti to allow to deliver in compliance with Covid-19 a large number of vaccines in a few hours-days.
- Tuscany provides the premises of health care companies free of charge to general medicine.
- Emilia Romagna provides the possibility to use large facilities such as gyms and sports facilities.
- Valle D'Aosta in addition to signing specific agreements with General Practitioners and Pediatricians of free choice aimed at encouraging vaccination through these figures, has also provided for the vaccination poles made available by the Azienda USL of Valle d'Aosta, which will be attended by the doctors of the structure of Hygiene and Public Health of the Department of Prevention.
Finally, with regard to measures to address a possible shortage for those not at risk, the regions responded that they will initiate the measures provided for in the agreement signed between the Government, the Regions and the Autonomous Provinces of Trento and Bolzano which provides for a commitment by the regions to ensure a minimum of 1.5% of vaccines to be redistributed to pharmacies. Emilia Romagna plans to increase the share to 3% (36,000 doses) if necessary. Lazio could increase the share to 5% (120,000 doses).
(document translated by Maira Cardillo, Active Citizenship Network staff)
Cittadinanzattiva ha dato il via a settembre ad una indagine civica relativa all'approvvigionamento dei vaccini da parte delle regioni, attraverso lo strumento dell'accesso civico generalizzato, (noto come Foia italiano) che a partire dal 2016 permette anche ai singoli cittadini e alle associazioni come Cittadinanzattiva di chiedere conto alle pubbliche amministrazioni di dati da esse detenuti e che devono essere accessibili a tutti. Le amministrazioni sono tenute a rispondere alle richieste (a meno che queste non ricadano nei pochi casi di esclusione previsti dalla legge per motivi di sicurezza nazionale o segreti di Stato), le pubbliche amministrazioni hanno 30 giorni per rispondere alle richieste.
Alle regioni è stato sottoposto un set di domande specifiche sulle gare di acquisto dei vaccini e domande di carattere più generale relative alle disposizioni che le regioni stanno adottando per anticipare la campagna vaccinale rispetto agli anni precedenti e anche per applicare le linee guida previste dalla Circolare del Ministro della salute del 4 giugno 2020. Le regioni avevano la possibilità di rispondere entro il 3 ottobre 2020, l'elaborazione dei dati prende in considerazione le risposte ricevute entro il 7 ottobre 2020.
Quest'anno, ancor più che negli anni precedenti, l’importanza della vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica è cruciale anche per fronteggiare l'emergenza covid 19.
“E’ molto grave che solo 10 Regioni abbiano risposto alla nostra richiesta di accesso civico, in particolar modo in questo periodo, in cui ci sarebbe bisogno della massima trasparenza, anche per fugare dubbi su chi ha affrontato la necessità di approvvigionarsi in tempo di vaccini anti influenzali, e poter intervenire prontamente a supporto delle popolazioni delle regioni in cui questo non sia ancora avvenuto, o sia avvenuto solo parzialmente”, ha commentato il segretario generale di Cittadinanzattiva, Antonio Gaudioso. .”Nei prossimi giorni valuteremo tutte le possibili azioni da mettere in campo per far rispettare il "sacrosanto" diritto di accesso dei cittadini a queste informazioni fondamentali, non escludiamo di ricorrere al Tar.
Torna l'appuntamento con la Guida coronavirus, uno spazio web a cura di Cittadinanzattiva a disposizione dei cittadini sin dall'inizio dell'emergenza e che raccoglie informazioni e consigli utili nei principali settori di intervento dell'organizzazione: sanità, scuola, servizi pubblici, giustizia.
Questa settimana l'approfondimento è sui principali bonus messi a disposizione delle famiglie in conseguenza dell’emergenza coronavirus: da quelli legati all'abitazione (eco bonus, mobili ed elettrodomestici, caldaie e condizionatori, affitto) a quelli sulle utenze (bonus acqua, gas, elettricità, spazzatura); dalle agevolazioni previste sul fronte tempo libero per l'acquisto di biciclette e monopattini e per pc e internet, a quelle per i figli come bonus bebè, “mamma domani”, bonus asilo nido, e bonus cultura per i neo diciottenni.
Local public services: at the low of the users' satisfaction ranking, there is the local public transport. Sustainability goals are considered hardly reachable. Here are the results of Cittadinanzattiva's civic consultation.
Citizens are not completely satisfied with the public services in their city; there is a gradually decreasing level of satisfaction from the North to the South of the country. Water service is the most appreciated, followed by the waste collection one, while the local public transport ranked last. But how is Italy doing with regard to the achievement of Sustainable Development Goals? According to citizens, it is not doing so well: almost half of them have little faith in the possibility of improving and making these sectors sustainable, as indicated by the Agenda 2030's goals.
Servizi pubblici locali: in basso alla classifica di soddisfazione degli utenti il trasporto pubblico locale. Obiettivi di sostenibilità ritenuti poco raggiungibili. I risultati della consultazione civica di Cittadinanzattiva
Non pienamente soddisfatti dei servizi pubblici della propria città, con un livello di soddisfazione che diminuisce dal Nord al Sud del Paese. Più apprezzato il servizio idrico, a seguire quello di raccolta dei rifiuti, in basso alla classifica il trasporto pubblico locale. Ma come è messa l’Italia rispetto al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile? Secondo i cittadini, non proprio bene: circa la metà ha scarsa fiducia nelle possibilità di migliorare e rendere sostenibili tali settori, come indicato dagli obiettivi dell’Agenda 2030.
È quanto emerge dalla Consultazione civica sui servizi pubblici locali e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile realizzata da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi del DM 7 febbraio 2018.
Alla consultazione hanno partecipato 3.586 cittadini, di età compresa - quasi per il 90% - fra i 18 e i 65 anni, di cui il 45% ha il titolo di istruzione superiore e quasi il 44% ha conseguito la laurea. I rispondenti appartengono per il 40% alle regioni del Centro Italia, per il 37% al Nord e per il 23% al Sud.
Consegnato il XIV Premio Scafidi promosso da Cittadinanzattiva.
Cinque scuole sul podio e sette proposte per non tornare indietro.
Cava dei Tirreni, Nardò (LE), Robecchetto con Induno (MI), Roma, Udine: provengono da varie parti d’Italia gli studenti delle cinque scuole che salgono sul podio della quattordicesima edizione del Premio Buone pratiche a scuola “Vito Scafidi”, promosso da Cittadinanzattiva e consegnato oggi in una diretta sui canali Youtube e Facebook dell’organizzazione.
Una maratona che ha visto protagonisti in diretta social studenti ed insegnanti delle scuole vincitrici e delle altre sette che hanno ricevuto una menzione speciale per aver realizzato progetti innovativi nell’ambito della sicurezza scolastica, della cittadinanza attiva, del benessere e – novità di questa edizione – dell’emergenza covid-19.
Alle buone pratiche raccontate dalle scuole protagoniste del Premio Scafidi, Cittadinanzattiva affianca #lascuolachevorrei. 7 proposte per non tornare indietro. “L’emergenza covid-19 ha portato gravi disagi, ma anche alcune cose buone per le scuole come una maggiore igiene, l’attenzione per gli spazi, investimenti sulla didattica digitale. E qualche buona pratica: si pensi ai Comuni, troppo pochi, che hanno spostato i seggi elettorali fuori dagli edifici scolastici”, afferma Anna Lisa Mandorino, vice segretaria generale di Cittadinanzattiva. “Ora bisogna andare avanti, garantire quello che doveva essere già scontato prima e guardare oltre per far ripartire davvero la scuola e non lasciare indietro nessuno. Da qui le nostre sette proposte, fra cui: investire parte del recovery fund per l’edilizia scolastica, estendere il tempo pieno, garantire la mensa a tutti, investire sugli asili nido, migliorare il trasporto scolastico per gli studenti soprattutto nelle aree interne”.
Costi bassi ma mezzi vecchi: nel confronto con gran parte dei Paesi europei, del nostro trasporto pubblico locale vien fuori una immagine in chiaro-scuro. Se in media l’abbonamento annuale in Italia costa poco meno di 300€ rispetto agli oltre 500€ di Madrid e ai 750€ di Parigi, il parco mezzi del nostro Paese nel 2018 ha un’età media di 12,3 anni rispetto ai circa 7 anni della media europea.
Notevoli le differenze inoltre che si riscontrano nelle diverse regioni, con Sud e Isole penalizzate in termini di disponibilità del servizio e numero di passeggeri trasportati a fronte di tariffe non sempre inferiori alla media.
Nei principali centri urbani, inoltre, si viaggia ad una velocità media di circa 15km orari (in linea con quella del ‘700, come ricorda Confcommercio) e nelle ore di punta si scende fino a 7-8 km/h. Non a caso sono ben 5 le città italiane nella classifica delle prime 25 al mondo per ore perse nel traffico: oltre a Roma (seconda dopo Bogotà, con 254 ore perse nel 2018 da ogni romano nel traffico), ci sono Milano (7ma in classifica), Firenze (14ma), Napoli (17ma) e Torino (23ma).
Costo abbonamenti: Perugia e Alessandria i capoluoghi più cari
Nel 2020 l’abbonamento ordinario mensile in Italia costa in media 33 euro (+22,2% rispetto al 2005). A spendere di più sono gli umbri con 47,50€ al mese (+30% vs al 2005), a spendere meno sono i molisani con 25,13€ mensili e nessuna variazione rispetto al 2005. L’incremento più elevato negli ultimi 15 anni si registra in Calabria (+82,2%), a seguire la Sardegna con +50,7%.
La spesa media per l’abbonamento annuale è invece di 297€ (+18,8% rispetto al 2005); la tariffa più elevata si registra in Liguria (374€, +37% vs 2005), quella più bassa in Campania (201€, -3,4%).
Fra i capoluoghi di provincia al vertice della top ten dei più cari troviamo Perugia con 55€ per l’abbonamento mensile e Alessandria con 473€ per quello annuale; i più economici sono invece Andria per l’abbonamento mensile (17,50€) e Vercelli per quello annuale (150€).
I dati sono resi noti nell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva, realizzato nell’ambito del progetto “Consapevolmente consumatore, ugualmente cittadino”, finanziato dal Ministero dello sviluppo economico (DM 7 febbraio 2018).
L'indagine ha interessato le tariffe per il trasporto pubblico locale urbano applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2020 (e confrontate con quelle applicate nel 2005, primo anno di indagine), e ha preso come riferimento i seguenti titoli di viaggio: il biglietto ordinario a tempo, l'abbonamento mensile ordinario personale e l'abbonamento annuale ordinario personale.
Indagine di Cittadinanzattiva su mascherine a scuola: ancora non pervenute quelle del Governo. E per il momento ci pensano le famiglie.Da oggi disponibile
“Per il momento portatele da casa, perché quelle che abbiamo bastano per le emergenze e per fornirle ai docenti e a tutto il personale scolastico”. È in sintesi quello che emerge da una indagine telefonica, svolta fra il 9 e il 10 settembre da Cittadinanzattiva, sulla dotazione di mascherine nelle scuole e sulle indicazioni che in questi giorni stanno arrivando alle famiglie e agli studenti in vista della prossima apertura. L’indagine ha riguardato 4 regioni del Nord, 4 del Centro e 5 regioni del Sud, per un totale di 23 città e 39 istituti coinvolti.
Il lavoro ha messo in evidenza come ci sia una profonda incertezza tra i dirigenti e il personale scolastico, le mascherine non sono arrivate o quando ci sono, spesso acquistate direttamente dalla scuola, la quantità non è sufficiente per coprire le esigenze quotidiane degli studenti e di tutto il personale docente e non docente. Dubbi anche in merito alla tipologia di mascherina che si può usare in classe.
"Visti i ripetuti appelli della scienza, Ministero e CTS, vogliamo che i cittadini abbiano un quadro chiaro, e comprendere se saremo pronti ad ottobre"
“Una situazione ancora non chiara, e che sta provocando un clima di incertezza e di ansia nelle persone. Per questo vogliamo avere dalle Regioni un quadro chiaro e capire se effettivamente saremo pronti ad ottobre alla campagna vaccinale antinfluenzale auspicata da Ministero, CTS e mondo della scienza. Noi cittadini siamo pronti a fare la nostra parte, è necessario sapere se tutti lo siano”. Questo il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, organizzazione che ha dato il via, attraverso l’uso dell’Accesso civico generalizzato (detto FOIA italiano), ad una ricognizione regionale sulle modalità di approvvigionamento dei vaccini antinfluenzali.
Al fine di avere un quadro preciso delle disposizioni che le regioni stanno adottando, Cittadinanzattiva ha anche chiesto di conoscere le categorie target individuate, la data di inizio della campagna vaccinale e le misure organizzative volte a garantire un efficace svolgimento delle vaccinazioni antinfluenzali e quelle per fronteggiare una possibile carenza vaccinale per i soggetti non a rischio.
Alla riapertura delle scuole è necessario mettere al centro dell’agenda politica la necessità che l’attività educativa accolga tutti gli studenti, a partire dai più fragili, per disegnare nel post Covid-19 una scuola nuova, solidale e inclusiva
Roma, 3 settembre 2020. In questi mesi di emergenza in cui 9,8 milioni di giovani hanno interrotto le normali attività scolastiche, si è accentuato il disagio di chi già aveva difficoltà di apprendimento. Per questo, alla riapertura delle scuole, oltre alle precauzioni sanitarie obbligatorie, è necessario l’impegno di tutti per contrastare ogni forma di discriminazione, affinché nessuno venga lasciato indietro e tutti abbiano la possibilità di sviluppare le proprie capacità. Nella difficile gestione delle classi, complicata dai distanziamenti, nel programmare ove necessario l’alternarsi di lezioni a distanza e in presenza, occorre la massima attenzione affinché i ragazzi e le ragazze con difficoltà di apprendimento o fragilità di altra natura non vengano per nessuna ragione isolati o emarginati.
Per affrontare la grave crisi in atto c’è bisogno di più cultura, più istruzione, più educazione. Per questo vanno rilanciati con convinzione i patti educativi in grado tenere aperte le scuole tutto il giorno, a partire dai territori dove è più grave e diffusa la povertà educativa, per risarcire, con tutti gli strumenti possibili e attraverso scelte coraggiose e sperimentazioni didattiche, bambine e bambini, ragazze e ragazzi del tempo scuola perduto.
Mancata proroga delle disposizioni legate all’emergenza Covid-19 a favore dei lavoratori fragili: ennesima occasione sprecata. Il Senato e il Governo pongano rimedio con urgenza inserendo nuovamente gli emendamenti nel “Decreto agosto”.
Ci appelliamo ai Senatori affinché la misura che tutela i lavoratori fragili venga inserita nel “decreto Agosto” attualmente in Senato. Si tratta di una promessa non mantenuta, e per questo chiediamo anche al Ministro dell’Economia una piena disponibilità alla individuazione delle risorse necessarie. Non lasciamo i cittadini privi di misure che permettano di preservarne lo stato di salute già in condizioni fragili. Si può farlo rapidamente riproponendo le misure contenute negli emendamenti esclusi a causa del voto di fiducia alla Camera e presentati da diversi gruppi”.
“Sosteniamo l’appello della Federazione dell’Ordine dei Medici al Ministro della Salute, Roberto Speranza, e ai vertici dell’Agenzia del farmaco, perché si estenda la proroga dei piani terapeutici fino al termine dello stato di emergenza”, a chiederlo Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
“Nello stesso tempo si proceda a ripensare i piani terapeutici e a trovare nuove modalità di gestione, semplificando la parte burocratica e concentrandosi sulla raccolta dei dati necessari per la parte terapeutica che è il motivo per cui vennero concepiti come strumento ormai molti anni fa.
“A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, ci troviamo di fronte a situazioni che non vanno nella direzione di garantire la riapertura delle scuole in piena sicurezza per studenti e personale scolastico. Abbiamo segnalazioni di problemi nella campagna per effettuare i test sierologici a docenti e personale Ata, per scarsa disponibilità sia da parte di chi li somministra sia dei soggetti che dovrebbero essere testati. Sebbene i test non siano al momento obbligatori, ribadiamo una volta di più che c’è una differenza tra diritto individuale ed interesse generale che, in questo momento, è quello che le scuole ripartano in piena sicurezza e nessuno può scaricare le responsabilità su altri”, dichiara Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva.
Sta nascendo una coalizione di organizzazioni* che chiedono decisioni trasparenti e inclusive sul piano di recupero per l’Italia. Serve imprimere un'accelerata sulla legge di regolamentazione del lobbying: tutti hanno diritto di sapere chi interagirà con i decisori pubblici per orientarne le scelte strategiche.
Con l’approvazione del Recovery Fund europeo, assisteremo alla più grossa iniezione di fondi pubblici nel sistema economico italiano dai tempi della Seconda guerra mondiale. Il nostro Paese nei prossimi anni si troverà a spendere oltre 200 miliardi di euro in risposta alle tragiche conseguenze della pandemia. Non possiamo permetterci di sprecare neppure un centesimo di queste risorse vitali e non possiamo consentire l’assalto alla diligenza, con i portatori di interessi più influenti e organizzati, le grandi aziende e le corporazioni, in grado di influenzare le politiche pubbliche di spesa a favore dei loro settori di interesse. Il rischio è che la politica - in questa fase cruciale per il futuro del Paese - finisca per favorire solamente chi è più avvantaggiato nei rapporti con il potere e tutti quei soggetti più pronti ad “accogliere” gli investimenti pubblici, escludendo dal piano di “recupero” per il Paese le categorie maggiormente colpite dalla pandemia e i portatori di interessi generali che hanno più limitata capacità di farsi ascoltare.
Tra le disposizioni prorogate dal decreto legge 83 (che estende lo stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020) incredibilmente non vi è quella che consentiva ai lavoratori fragili di assentarsi dal lavoro per essere tutelati dal rischio Covid. Il Decreto “Cura Italia” aveva infatti previsto la possibilità, poi prorogata fino al 31 luglio dal DL Rilancio, per i lavoratori dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità, nonché per i lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita, di usufruire di un periodo di assenza dal servizio equiparato al ricovero ospedaliero.
In conseguenza della mancata proroga, dal 1° agosto 2020 tali tutele sono state cancellate ed è stato ripristinato il trattamento ordinario previsto dalla normativa legislativa e contrattuale vigente in materia di malattia.