“422 milioni di euro in meno per la sanità pubblica non è una bella notizia per i cittadini. Quello del taglio delle risorse era un rischio che avevamo denunciato ripetutamente e chiesto di scongiurare, e che invece oggi siamo tristemente costretti a commentare. E’ l’ennesimo film già visto in questi anni di tagli alla sanità, e che hanno già portato circa il 10% degli italiani a rinunciare alle cure per liste di attesa e costi, con circa mezzo miliardo di euro in meno la situazione non è certo destinata a migliorare ”. Questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva sull’accordo per il riparto del Fondo sanitario nazionale 2017.
Presentata l’“Indagine civica sull'esperienza dei medici in tema di aderenza alle terapie, con focus su farmaci biologici e biosimilari”. A minare l’aderenza alle terapie anche la carenza di tempo da dedicare al rapporto medico-paziente e il rispetto di vincoli economici fissati a livello centrale e regionale
Quasi un medico su tre ritiene di non aver tempo sufficiente da dedicare ai pazienti per assicurare l’aderenza alle terapie, solo la metà si accerta che il proprio assistito abbia compreso le indicazioni su terapie e percorso di cura e delle sue eventuali difficoltà economiche, più di uno su tre si dice oberato dal carico burocratico. Per un terzo invece non è prioritario informare su alternative terapeutiche o sull’esistenza di farmaci equivalenti o biosimilari.
Promuovere e tutelare la salute, sulla base di un insieme di valori e obiettivi condivisi. Questo in estrema sintesi il contenuto del Protocollo d’intesa fra Abbott e Cittadinanzattiva siglato a Roma la scorsa settimana. Ecco gli obiettivi contenuti nel protocollo, che Cittadinanzattiva e Abbott intendono perseguire:
- Mettere il cittadino al centro delle decisioni di politica sanitaria;
- Considerare il punto di vista del cittadino, essenziale e centrale nella definizione e implementazione delle politiche pubbliche;
- Promuovere campagne di informazione e prevenzione rivolte al cittadino con l’obiettivo di coinvolgerlo direttamente nelle scelte che riguardano la propria salute e la tutela dell’ambiente;
“GLI ITALIANI E I RAEE: DALL’UNO CONTRO UNO ALL’UNO CONTRO ZERO”
Solo 18 italiani su 100 sanno che è possibile conferire gratuitamente i piccoli apparecchi elettrici ed elettronici dismessi presso i punti vendita
Secondo gli intervistati, il nuovo decreto “uno contro zero” contribuirà però all’incremento della raccolta dei RAEE
21 febbraio 2017 - È stata presentata oggi la ricerca realizzata da Ipsos Italia per Ecodom e Cittadinanzattiva sui comportamenti degli italiani nella gestione dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Al centro dell’indagine, condotta attraverso 2.121 interviste su un campione stratificato e casuale, rappresentativo dei cittadini maggiorenni residenti in Italia e selezionato in base a quote per genere, età, area geografica, e ampiezza dei centri abitati, il legame tra questi comportamenti e la conoscenza dei decreti che regolano in Italia il conferimento di RAEE.
Cittadinanzattiva su piano nazionale di prevenzione vaccinale: positivo ampliamento e obiettivo di uniformità nell’offerta, ma fondamentale monitorare effettiva copertura e miglioramento servizi per renderlo effettivo.
“La sfida è che questa opportunità di protezione della salute attraverso i vaccini diventi realtà per tutti: per questo dobbiamo garantire l'effettività dell'applicazione dei contenuti del Piano che sta per andare in pubblicazione in GU, migliorando l'organizzazione dei servizi e assicurando gli sforzi necessari a raggiungere le coperture".
Firmato protocollo di intesa fra Cittadinanzattiva, Angem e Oricon su ristorazione collettiva: promuovere qualità dei cibi serviti a mensa e partecipazione civica per servizi efficienti e di qualità.
Tavoli di lavoro sulla ristorazione scolastica che coinvolgano esperti, docenti, genitori; incontri di formazione per i membri delle Commissioni mensa; formazione ed informazione ai cittadini in materia di appalti di ristorazione collettiva, campagne informative congiunte sull'educazione e la sicurezza alimentare, sulla diffusione di corretti stili di vita fra giovani e adulti, sul contrasto agli sprechi alimentari.
About 2 million out of around 4 million potential beneficiary families of the electricity and gas bonuses have benefited of them so far, and at least once. In particular, on an annual basis, 34% of those entitled to electricity bonuses and 27% of those entitled to gas bonuses have actually benefited of them, which is one third of the audience that would be entitled to.
Over 80% of respondents from the 15 associations who have worked in 2016 on the project "Bonus a sapersi" (Cittadinanzattiva, Acu, Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Radiotelevisivi, Assoconsum, Assoutenti, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federazione Confconsumatori-Acp, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori) claims to have intercepted citizens who would meet the criteria for the bonus request but who are unaware of it.
Bonus energia e gas: ancora poche le famiglie che ne usufruiscono. Ampliare platea con una maggiore informazione e modificando criteri ISEE.
Su una platea di circa 4 milioni di famiglie potenzialmente beneficiarie dei bonus per l’energia elettrica e il gas, ad oggi ne hanno usufruito, almeno una volta, circa 2 milioni. Nel dettaglio ne hanno usufruito, su base annua, il 34% degli aventi diritto al bonus elettrico e il 27% degli aventi diritto al bonus gas. Pari ad un terzo della platea che ne avrebbe diritto.
Oltre l’80% degli intervistati dalle 15 associazioni che hanno realizzato nel 2016 il progetto “Bonus a sapersi” (Cittadinanzattiva, Acu, Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Radiotelevisivi, Assoconsum, Assoutenti, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federazione Confconsumatori-Acp, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori) dichiara di aver intercettato cittadini che avrebbero i requisiti per la richiesta ma che non ne sono consapevoli.
Primo importante riconoscimento per familiari delle vittime. Cittadinanzattiva parte civile.
Si è concluso oggi, a distanza di più di sette anni , il processo di primo grado per la strage di Viareggio, in cui Cittadinanzattiva, rappresentata dall’avv. Stefano Maccioni, è stata presente come parte civile accanto ai familiari delle vittime.
“La sentenza appena emessa dal Tribunale di Lucca, è una pronuncia importante perché riconosce che all’origine del disastro, che provocò 32 vittime, vi fu la violazione delle normative sulla sicurezza ferroviaria”, ha dichiarato Laura Liberto, coordinatrice dei Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, “e perché attribuisce in modo chiaro le responsabilità a carico degli ex vertici di RFI, Ferrovie e Trenitalia di una strage che poteva essere evitata, accogliendo sotto questo profilo gli argomenti della pubblica accusa e da Cittadinanzattiva come parte civile.
Si terrà il prossimo 6 febbraio 2017, dalle ore 11.00 alle 13.00, a Roma presso la Sala Rossa dell’Istituto Luigi Sturzo, Via delle Coppelle 35, la conferenza stampa finale del progetto “Bonus a sapersi”, promosso daAcu, Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Radiotelevisivi, Assoconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione Nazionale Consumatori.
Dopo le scosse del 18 Gennaio, avvertite nitidamente nella Capitale, molti Presidi hanno deciso per l’evacuazione delle scuole e la chiusura temporanea degli istituti. “Una mossa saggia e prudente, a cui però non ha fatto seguito un controllo adeguato degli edifici, da parte degli Enti locali, né tanto meno la pubblicazione degli esiti delle verifiche laddove effettuate (solo Il Primo Municipio ne annuncia oggi a breve la pubblicazione)”, commenta Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattva Lazio.
”I controlli, tra l’altro, andrebbero fatti prima di decidere l’ingresso di studenti e personale. Ed ad assumersi la responsabilità non possono essere solo i Dirigenti, perché la responsabilità ultima cade sugli Enti locali, ossia Municipi e Comune per scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e Provincia per gli istituti di istruzione superiore. La situazione delle scuole laziali, in generale, sotto il profilo della sicurezza è assai carente: dai dati ultimi contenuti nell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, emerge ad esempio che oltre la metà (53,6%) è sprovvisto del certificato di agibilità statica e il Piano di emergenza non è stato redatto quasi in una scuola su cinque (18,2%).
“La notizia dei LEA in prossima uscita in Gazzetta Ufficiale presenta luci ed ombre: luci perché l’aggiornamento lo aspettavamo da circa 15 anni ormai e perché introduce prestazioni indispensabili ed innovative come la procreazione medicalmente assistita, riconosce alcune patologie croniche e rare e quindi esenzioni per le persone che ne sono affette, aumenta l'offerta di vaccini e aggiorna il nomenclatore di protesi e ausili. Ma sono presenti purtroppo anche alcune misure con cui i cittadini faranno i conti. Dall’aumento dei ticket a loro carico (almeno 18,1 milioni di euro in più per le stesse prestazioni che hanno oggi), alla riduzione del numero di visite ed esami in esenzione per alcune patologie croniche, ad esempio per l’ipertensione, al mancato riconoscimento ancora di alcune patologie. E ancora si cancellano dalla lista LEA dispositivi erogati finora, come plantari e calzature ortopediche, perché si prescrivono troppo e non perché siano inutili. Ci preoccupa l’accettazione e giustificazione per legge delle differenze regionali, come nel caso dei cibi aproteici per chi soffre di nefropatia cronica per i quali ci saranno limiti e modalità di erogazione fissati dalle Regioni. Infine sulle prestazioni socio-sanitarie le misure sono ancora troppo vaghe anche per gli effetti sui costi che dovranno sostenere le famiglie”. Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
"Pasolini: la verità". Al Teatro Vittoria di Roma, il 31 gennaio, lo spettacolo gratuito per la legalità promosso da Cittadinanzattiva e Associazione "La Quarta Parete".
“Pasolini: la Verità” è un evento teatrale gratuito fino ad eseaurimento posti, promosso dall’associazione La Quarta Parete in collaborazione con Cittadinanzattiva, in programma il prossimo 31 gennaio al Teatro Vittoria di Roma.
Lo spettacolo, scritto, diretto e interpretato da Claudio Pierantoni, si compone di momenti teatrali e audiovisivi che conferiscono una marcata lacerante vis drammatica, configurandosi dunque quale rappresentazione di impegno civile, sociale, politico, giudiziario che mette in scena il senso di colpa nei confronti di Pasolini, uomo armato soltanto di una penna, cui tutti siamo ampiamente debitori.
Il Milleproroghe del dicembre scorso ha rinviato, con un colpo di mano inaspettato, al 31 dicembre 2017 la scadenza per adeguare le scuole italiane alla normativa di prevenzione incendi.
“Siamo indignati rispetto a questa ennesima proroga e contestiamo chi la giustifica sostenendo che si tratti di un mero adempimento burocratico quindi rinviabile sine die”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva.
Secondo i dati MIUR, le scuole provviste di tale certificazione sarebbero il 60% e secondo l'ultimo rapporto di Cittadinanzattiva (“XIV Rapporto su sicurezza, qualità, accessibilità a scuola”, settembre 2016) solo il 10% è in grado di mostrare il certificato di prevenzione incendi.
La norma che imponeva alle scuole di dotarsi del CPI (Certificato di Prevenzione Incendi) risale al 1992, ben 25 anni fa.
"Immagini inaccettabili che richiamano alla mente non una struttura del nostro Servizio Sanitario Nazionale ma un ospedale da campo con condizioni disumane per cittadini e operatori sanitari. Ad essere calpestati sono innanzitutto i diritti delle persone malate, come quello alla dignità personale, alla riservatezza e alla sicurezza". Queste le dichiarazioni di Tonino Aceti, Coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, sulla vicenda dei pazienti sdraiati per terra su coperte nel Pronto Soccorso di Nola. “Il rischio è che a breve ci chiedano di portarci il letto da casa”.
"Si sapeva del picco influenzale, si sapeva del freddo e quindi ci si poteva e doveva attrezzare per tempo nel garantire la gestione del possibile sovraffollamento dei Pronto Soccorso, che poi puntualmente si è verificato. E le responsabilità sono tanto a livello di singola struttura sanitaria che a livello di Regione, la quale ha tra i suoi compiti la programmazione e la verifica dei servizi. Non si può mettere i cittadini di fronte alla scelta tra il non essere assistiti o invece esserlo ma sdraiati a terra!
“Un fatto che smaschera nuovamente e nel modo più tragico il fallimento delle politiche di cosiddetta accoglienza finora messe in campo”, così Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva, commenta la morte di Sandrine Bakayoko, deceduta in una doccia all’interno CPA di Cona.
Sandrine, giovane ivoriana in attesa di risposta sulla sua domanda di protezione internazionale, si trovava in una struttura al collasso e sovraffollata, una ex base missilistica riconvertita in centro di prima accoglienza, dove risulta che il numero delle persone stipate fosse di circa il doppio della capienza prevista e gestita da una cooperativa sulla quale ci risulta pendano due indagini per truffa, falso e maltrattamenti.
In Italia, la quantità di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (i cosiddetti RAEE) raccolti e riciclati è in aumento, ma per merito di poche aree geografiche: nel 2015, infatti, solo in 49 province la situazione appare in miglioramento rispetto agli anni precedenti, mentre in 40 province la raccolta è ancora al di sotto dei 4 kg per abitante (target in vigore fino al 31 dicembre 2015).
Solo 4 province superano non solo il target 2015 ma addirittura quello fissato per il 2016, che prevede per l’Italia una raccolta pro-capite pari a circa 7,5 kg per abitante: Olbia–Tempio (10,23 kg), Como (10), Aosta (8,24) e Sassari (7,92). In altre 3 province la situazione è rimasta stabile, mentre in ben 58 province è addirittura peggiorata rispetto a cinque anni fa: senza un deciso cambio di passo, appare irrealistica per il nostro Paese la possibilità di raggiungere l’obiettivo di circa 10 kg per abitante stabilito dalla Comunità Europea per il 2019.
“Non si può genericamente sostenere “è il mercato che decide” perché Mediaset al pari delle altre imprese che lavorano nel campo della informazione, delle tecnologie e delle infrastrutture rappresenta un asset strategico per il Paese, perché riguarda non solo un generico interesse nazionale, ma un interesse diffuso della comunità, per cui è necessario tenere alta l’attenzione da parte del Governo e delle Autorità Garanti. In particolare quando si tratta di una azienda in cui coincidono diversi aspetti importanti come appunto le tecnologie, infrastrutture e informazione”. Questo il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva in merito alla vicenda Vivendi-Mediaset.
Comunicato stampa Roma, 15 dicembre 2016
Aumentano tempi di attesa per operazioni e visite, strutture in cattive condizioni, medici e pediatri meno “disponibili”. La fotografia del XIX Rapporto PIT Salute.
“Sospendere intramoenia quando non si rispettano i tempi massimi nel pubblico, e valutare DG su rispetto tempi”
Difficoltà di accesso alle prestazioni (soprattutto complesse come visite, interventi, PMA), cattive condizioni delle strutture, difficoltà nel rapporto con medici di famiglia e pediatri, deficit e costi dell’assistenza residenziale e domiciliare, criticità per costi, limitazioni e indisponibilità dei farmaci, documentazione sanitaria incompleta o inaccessibile, lentezza nella procedura di riconoscimento della invalidità e dell’handicap, maggiori criticità nella rete dell’emergenza-urgenza. Sono queste le principali questioni che emergono dal XIX Rapporto Pit Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, presentato oggi a Roma, dal titolo “Servizio sanitario nazionale: accesso di lusso” e che si basa su 21.493 segnalazioni giunte nel corso del 2015 al PiT Salute nazionale e ai PiT Salute locali e sezioni territoriali del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
La cultura carceraria è fatta di tradizioni consolidate che si tramandano da decenni. Occhi che esprimono consenso o riprovazione, la negatività di certi gesti che la scaramanzia condanna, parole che fanno parte di un gergo che nasce nei quartieri disagiati e viene assimilato dalle mura dei penitenziari. E poi esistono le canzoni che narrano di amori lacerati e di sesso non consumato o di ricordi di momenti intensi mai più vissuti. Ed infine le poesie, quelle dedicate alle proprie donne che ancora aspettano o che, invece, hanno scelto di vivere una esistenza senza più legami.
Servizio Sanitario Nazionale: accesso di lusso”
Il 15 dicembre la presentazione del XIX Rapporto PiT Salute del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva
Si terrà il prossimo 15 dicembre a Roma, presso l'Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Piazza della Enciclopedia italiana, (ore 9:00-13:30), la presentazione del XIX Rapporto PiT Salute “Servizio Sanitario Nazionale: accesso di lusso".
Senza Spreco è un progetto educativo che nasce dalla cooperativa fiorentina le mele di Newton, che mira a ridurre gli effetti dello spreco alimentare, attraverso attività di sensibilizzazione e informazione all’interno delle scuole e in secondo luogo inserendo nuovamente nel circuito di vendita gli alimentati scartati dalla grande distribuzione.
Rifiuti: 297 euro a famiglia nel 2016. Campania la regione più costosa (427), Trentino Alto Adige la più economica (193). Incremento più elevato in Molise (+10,9%). Un terzo dei rifiuti continua a finire in discarica.
I nuovi dati dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva
Resta più o meno stabile la tassa sui rifiuti nel nostro Paese: nel corso del 2016, una famiglia media italiana ha pagato 297 euro (contro i 296 del 2015). La Campania è la regione più cara (427 euro annui), il Trentino Alto Adige quella più economica (193 euro). L’incremento maggiore invece in Molise (+10,9%), in particolare a Isernia dove la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti è salita a 202 euro rispetto ai 156 del 2015 (29,4%).