“Un passo importante per il riconoscimento del valore sociale della ristorazione collettiva, a scuola come nei luoghi di lavoro o di cura, definita come servizio pubblico essenziale”. E’ con queste parole di apprezzamento che Adriana Bizzarri, coordinatrice della Scuola di Cittadinanzattiva, commenta il Disegno di legge “disposizioni in materia di servizi di ristorazione collettiva" (Atto del Senato 2027). "Sollecitiamo vivamente il Miur per la attesa circolare sul pasto da casa da parte del Miur, così come ci auguriamo che arrivi presto la sentenza della Cassazione sulla stessa materia, che ha preso il via dalla famosa questione del panino da casa di Torino”
Nelle scorse settimane Cittadinanzattiva è stata audita dalla Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare del Senato della Repubblica; in quella occasione ha consegnato una nota contenente alcune proposte di emendamento, fatte proprie sia dal PD che dal Movimento 5 stelle, e depositate proprio oggi, in occasione della scadenza del termine di presentazione degli emendamenti.
“Cittadinanzattiva si costituirà parte civile nel caso in cui verrà avviato un processo contro chi ha dato vita a questo vero e proprio disastro ambientale”. A dichiararlo è Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, in merito ai roghi che stanno distruggendo gran parte della vegetazione del Parco Nazionale del Vesuvio, con inevitabili danni per le popolazioni dell’area.
“Vogliamo sapere quali siano state le azioni poste in essere negli scorsi mesi da parte della Regione e delle autorità preposte per prevenire gli incendi e per agire in caso venissero appiccati. Sono stati infatti molteplici i segnali di un particolare interesse della criminalità organizzata, testimoniata dai ritrovamenti di decine di inneschi in queste ore. A distanza di mesi quello che emerge è una inadeguatezza complessiva di fronte al realizzarsi di una situazione molto temuta, e che di anno in anno si ripete, sebbene non con la drammaticità di questi giorni. Tutt’ora non si riesce a far fronte all'emergenza, si usano manichette e pale.
Quasi il 70% dei cittadini considera più agevole poter pagare il canone Tv in bolletta elettrica e il 60% lo ritiene un buon modo per contrastare l’evasione da questa tassa. Negativo invece il giudizio sul fatto che la nuova norma abbia apportato dei vantaggi a sostegno delle famiglie meno abbienti e per migliorare la qualità del servizio radio televisivo. Il 90% degli intervistati dichiara che investirebbe l’extragettito in progetti realizzati dalle associazioni civiche a sostegno delle fasce deboli della popolazioni e il 54% per ridurre la pubblicità e migliorare l’offerta televisiva.
Persiste ancora un po’ di disinformazione: il 14,4% dei cittadini pensa che il canone Tv vada pagato solo se si utilizzano i canali Rai, immaginando che basti il sigillo agli stessi per essere esonerati dal pagamento. Un ulteriore 30% ritiene che sia sufficiente possedere un computer, tablet o smartphone per essere tenuti al pagamento del canone.
Sono questi alcuni dei principali dati che emergono da un’indagine realizzata, fra febbraio e giugno su 300 utenti di età compresa tra i 31 e i 75 anni, nell'ambito del progetto “Luce sul canone” realizzato da Cittadinanzattiva, Federazione Confconsumatori – ACP e Movimento Consumatori e finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico.
Si terrà a Roma il prossimo 19 luglio, presso Sala Storica della Luiss Enlabs in Via Marsala 29/h dalle ore 9.30 alle ore 13.30, l’evento di presentazione dei dati del “Monitoraggio dei servizi sul territorio – Fuori dall'ospedale, dentro le mura domestiche”, promosso da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionato di ABBVIE.
L’evento ha l’obiettivo di stimolare una riflessione sullo stato attuale dell’offerta dei servizi territoriali di cura e assistenza, facendo particolare attenzione ai nuovi assetti organizzativi (AFT, UCCP) previsti dalla L. 189/2012, al ruolo dei Distretti sanitari, alle cure primarie, alle nuove tecnologie (e-health), alle cure domiciliari, all'aderenza terapeutica e più in generale alla necessità di creare o rafforzare i percorsi assistenziali.
Dopo quasi trent’anni dalla ratifica italiana della Convenzione ONU, nel codice penale compare uno specifico reato di tortura. “Oggi dovremmo quindi essere particolarmente soddisfatti, ma quella appena approvata è una legge che non ci piace. Lontana dalle previsioni del testo della Nazioni Unite, la legge presenta limiti enormi, che porranno altrettanti problemi sul piano applicativo, col rischio di lasciare comunque impunite, o di punire inadeguatamente, diverse condotte che nei fatti integrano la tortura.” Dichiara Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva. Cittadinanzattiva è protagonista a partire da oggi, insieme ai co-promotori ActionAid Italia e Slow Food Italia, del II Festival della Partecipazione, in programma a l’Aquila fino al prossimo 9 luglio (www.festivaldellapartecipazione.org)
Un logo per il Servizio Sanitario nazionale: prosegue la campagna di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato #Yeslogo, un concorso promosso con i cittadini e i professionisti del SSN in occasione del quarantennale
Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, dopo aver lanciato ufficialmente nel mese di marzo, insieme alle oltre 100 associazioni aderenti al Coordinamento nazionale delle Associazioni dei malati cronici #YeSLogo, un’iniziativa per donare al SSN non solo una sua immagine, attraverso un logo costruito dal basso, attraverso la partecipazione di cittadini, professionisti della salute e della creatività, ma anche una consapevolezza diffusa dell’importanza della cura di questo bene comune e del ruolo che tutti noi possiamo avere per difenderlo e valorizzarlo.
Già a novembre, grazie al contributo delle associazioni di pazienti erano state messe a fuoco, attraverso un primo focus group, 54 parole che descrivono il SSN del presente e del futuro.
Più di 70 eventi, oltre 300 ospiti per 4 giorni di dibattiti, concerti, spettacoli e buon cibo. La Ministra Marianna Madia protagonista dell’evento di apertura.
L’Aquila, 28 giugno 2017 - L'Aquila riparte dalla partecipazione. Più di 300 ospiti e oltre 70 eventi, tra dibattiti, lezioni magistrali, workshop, spettacoli teatrali e concerti, animeranno per 4 giornate piazze, strade, palazzi e cortili del capoluogo abruzzese.
Dal 6 al 9 luglio, il “cantiere più grande d'Europa” ospiterà la seconda edizione del Festival della Partecipazione: un laboratorio aperto e unico di idee, di confronto e di sperimentazione in una città simbolo di un’Italia da ricostruire, in maniera condivisa e trasparente, non soltanto con le opere pubbliche ma anche in relazione alla sua comunità.
Protagonisti saranno i cittadini comuni, il loro attivismo e il loro impegno, risorsa indispensabile per ristabilire una democrazia compiuta e qualificata, motori per un reale cambiamento, in meglio, dell’Italia e dei suoi territori. Quei “cittadini di serie A”, ai quali il Festival è intitolato, non perché all’Aquila si faranno classifiche di cittadinanza, ma perché è sempre più urgente e necessario, in un paese diviso dalle disuguaglianze, prendere sul serio l’appello del Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno: «Non ci devono essere cittadini di serie B».
Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva su medicina convenzionata: rivedere l’atto di indirizzo per sbloccare lo stallo del rinnovo delle convenzioni e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini
“Sono anni che assistiamo ad una riorganizzazione della rete ospedaliera, indicata dal DM70 del 2015, caratterizzata da razionalizzazione ed alleggerimento dei servizi, ma che sarebbe dovuta avvenire contemporaneamente ad un contestuale potenziamento dell’assistenza sanitaria territoriale. Ma, nei fatti, quello che è avvenuto è che abbiamo meno offerta ospedaliera e meno offerta di servizi territoriali, in controtendenza con i bisogni di salute della popolazione, soprattutto per persone con disabilità, malati cronici e non autosufficienza, che necessitano di una maggiore presa in carico, integrata e non frammentata sul territorio. In altre parole una promessa fatta ai cittadini ma purtroppo ancora disattesa", ha dichiarato Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva a margine dell'assemblea congiunta di FIMMG, FIMP e SUMAI, alla quale è stata invitata a partecipare anche Cittadinanzattiva.
Si è svolto oggi nel parlamentino del Cnel a Roma il convegno conclusivo del progetto “Johnny, un viaggio tra diritti disattesi, sharing economy e nuovi canali di acquisto”, realizzato da Cittadinanzattiva, Federazione Confconsumatori–ACP e Movimento Consumatori grazie al finanziamento del Ministero dello sviluppo economico. Dopo un anno di attività sul territorio, di indagini e di ricerche le tre associazioni hanno presentato il lavoro svolto e si sono confrontate con Istituzioni, Autorità e attori del Mercato sulle priorità individuate in ogni settore: diritti dei passeggeri; servizi pubblici locali; e-commerce e sharing economy.
Dopo i saluti iniziali, sono state presentate brevemente le attività svolte dalle tre associazioni in tutta Italia: il seminario formativo, gli sportelli itineranti, le giornate di piazza, gli sportelli online, i materiali informativi, i video e le attività per i target specifici (ragazzi, giovani adulti e anziani). A seguire sono stati illustrati i risultati delle indagini di settore a cura del comitato scientifico, poi discussi nelle tre tavole rotonde, con esperti e ospiti prestigiosi.
Le persone cardiopatiche in Italia sono pari a sette milioni e mezzo, la percentuale rispetto all’intera popolazione è di oltre il 12%. Per ciò che concerne le patologie cerebrovascolari, l'ictus cerebrale rappresenta la prima causa di invalidità nel mondo, la seconda causa di demenza e la terza causa di mortalità nei paesi occidentali. Nel nostro Paese si registrano ogni anno poco meno di 200.000 casi di ictus, dei quali circa un terzo porta al decesso nell'arco di un anno e circa un terzo ad invalidità seria o significativa. La conseguenza di tale dato è che le persone che attualmente vivono con gli effetti invalidanti di un ictus in Italia hanno raggiunto la cifra di quasi un milione.
A fronte di questi dati, sono ancora poche le stroke units (o unità cerebrovascolari) sul territorio, a scapito delle Regioni del Sud: su 300 unità cerebrovascolari, sono operative circa 160, di cui l'80% ubicate nelle Regioni del settentrione d'Italia. Molto si potrebbe fare con la prevenzione, ma nel nostro Paese la percentuale di investimenti ad essa destinati è pari al 4,9% della spesa sanitaria, con una spesa pro-capite annua di 88,9€ contro, ad esempio, la spesa della Svezia pari a €123,4. Spagna e Francia si arrestano rispettivamente a €39,7 e €46,2, mentre la Germania arriva a €108,3.
Cittadinanzattiva, a meno di un mese dalla approvazione definitiva dei decreti attuativi della Riforma del Terzo Settore, è stata audita dalla Commissione Affari Sociali, chiamata a esprimere un parere al Governo, obbligatorio ma non vincolante. Al termine dell’audizione la Vice segretaria generale, Anna Lisa Mandorino, ha inviato una lettera aperta al Sottosegretario Bobba sui principali aspetti critici della legge a parere di Cittadinanzattiva, cioè l’approccio che privilegia gli enti erogatori di beni e servizi rispetto alle organizzazioni di tutela dei diritti, di intervento diretto sui beni comuni e di sostegno ai soggetti deboli; l’esclusione delle organizzazioni di tutela dei consumatori; il fatto di considerare fra le attività di interesse generale prestazioni legate dei LEA, i Livelli essenziali di assistenza, dopo tanti anni finalmente aggiornati, la cui erogazione è dovere non delegabile delle istituzioni anche perché a carico della fiscalità generale. Ecco il testo della lettera.
“Gent.mo Sottosegretario Bobba,
faccio seguito all'incontro tenutosi presso la sede del PD negli scorsi giorni fra ministri, parlamentari e organizzazioni di terzo settore e avente a oggetto i decreti attuativi della riforma del terzo settore che stanno completando il loro iter, per richiamare la Sua attenzione sui due punti sollevati nel corso del mio intervento e che credo meritevoli di un Suo ulteriore riesame.
Mi riferisco, in particolare, all'articolo 5, comma 1, del Decreto recante “Codice del terzo settore” laddove sono elencate le attività che si considerano di interesse generale e che, se svolte, determinano l’inserimento nel Registro unico degli enti di Terzo settore.
Ci siamo costituiti nel primo processo presso la corte di Assise di Roma, promosso nei confronti di medici e infermieri dell’ospedale Sandro Pertini e di 3 agenti della polizia penitenziaria, unica associazione ammessa, grazie al prezioso lavoro dell’avv. Stefano Maccioni che ci ha rappresentato nel corso di questo lungo iter giudiziario protrattosi per oltre 6 anni, abbiamo ottenuto per ben due volte in Cassazione l’annullamento delle sentenze emesse dalla Corte di Assise di Appello di Roma.
Io equivalgo fa il bis: 10 tappe e sette lingue per l’edizione 2017 della campagna di informazione sui farmaci equivalenti, promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato
Aosta, Bologna, Bolzano, Cagliari, Chiavari (GE), Latina, Pisa, Policoro (MT), Trento e Varese. Sono queste le 10 città nelle quali farà tappa da luglio la seconda edizione di “Io equivalgo”, la campagna di informazione sui farmaci equivalenti promossa da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il patrocinio dell’Agenzia Italiana del Farmaco e con il sostegno non condizionato di Assogenerici, che è stata presentata oggi a Roma presso l’Albergo del Senato.
La campagna si rinnova con un’estensione alle comunità straniere, grazie alla traduzione dei materiali di informazione in sei lingue, oltre all’italiano: inglese, arabo, francese, spagnolo, bengalese, tigrino.
“Con questa campagna vogliamo innanzitutto contribuire a rendere più accessibili le cure nel nostro Paese, a sostenere le casse del nostro Servizio Sanitario Nazionale e soprattutto i redditi delle famiglie. La spesa privata sostenuta per l’acquisto dei farmaci rappresenta infatti la seconda voce di costo segnalata da 1 cittadino su 5 alla nostra Organizzazione”, dichiara Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva. “Anche il Rapporto OSMED dell’AIFA certifica una spesa per compartecipazione a carico del cittadino per farmaci di fascia A pari a 1.154 milioni di euro nel 2016, in aumento del +1,5% rispetto al 2015. Di questa il 66,2%, e cioè 764 milioni di euro, è relativa alla spesa che sostiene il cittadino per la differenza di prezzo tra il medicinale acquistato e quanto rimborsa il SSN in base alla lista di trasparenza. Possiamo ridurre questa zavorra che schiaccia i redditi delle famiglie e rende sempre più difficile l’accesso alle cure e l’aderenza terapeutica, facendo più informazione sulle opportunità che ci offre un maggior utilizzo dei farmaci equivalenti, sfatando falsi miti su questi farmaci, e promuovendo una maggiore trasparenza sulla politica dei prezzi dei medicinali. Tutto questo è “Io Equivalgo” che quest’anno si rinnova completando il giro delle Regioni, aiutando i cittadini a consultare le liste di trasparenza grazie all’App e personalizzando l’informazione anche per le comunità straniere“.
“La scelta del farmaco equivalente consente ai cittadini di risparmiare sia quando assumono un farmaco a carico del Ssn, sia quando acquistano un farmaco non rimborsato perché inserito in Fascia C o un farmaco di automedicazione: un rapporto maturo e consapevole con questi prodotti può essere senz’altro d’aiuto nella tutela responsabile della propria salute soprattutto per i soggetti in maggiore difficoltà economica”, ha aggiunto Enrique Hausermann, Presidente di Assogenerici. “Per questo abbiamo scelto di offrire il nostro contributo incondizionato alla seconda edizione della Campagna, con l’obiettivo di fornire ai cittadini una opportunità di scelta consapevole nel campo delle cure. In quest’ottica “Io Equivalgo” 2017 si arricchisce di un elemento di particolare valore, diventando multilingue e indirizzandosi a tutte le componenti di una società sempre più multietnica quale quella che oggi conosciamo. Siamo certi che le dieci tappe lungo le quali il progetto si svilupperà, da Nord a Sud Italia, saranno un tassello piccolo ma significativo nella garanzia del diritto alla salute, quale componente essenziale del diritto di cittadinanza per gli immigrati ed elemento fondamentale per tutti i cittadini italiani”.
L’iniziativa, che ha preso il via lo scorso anno, ha raggiunto nel corso del 2016 importanti numeri: 12 città e 15mila cittadini raggiunti nelle tappe; 90mila gli utenti che hanno visitato il sito internet dedicato www.ioequivalgo.it; 4600 like alla pagina Facebook; 165mila visualizzazioni del videospot su Youtube e Facebook; 5670 download della App dedicata, per avere informazioni sul prezzo dell’equivalente corrispondente al farmaco di marca.
Con l’edizione 2017 della campagna sono state rafforzate le alleanze già esistenti con medici di famiglia, geriatri, farmacisti, infermieri, sindacati e organizzazioni civiche e create delle nuove, portando a bordo l'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti, AMSI (Associazione Medici di origine Straniera in Italia) e rappresentanti di comunità straniere, quali COMAI (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e UMEM (Unione Medica Euro-Mediterranea).
"Fondamentale abbattere le barriere culturali sia da parte degli operatori che da parte dei pazienti sull'utilizzo dei bio equivalenti. I farmaci equivalenti sono una risorsa terapeutica fondamentale perché consentono risposte efficaci per i pazienti e al contempo contribuiscono alla sostenibilità del sistema", dichiara Mario Melazzini, direttore generale di Aifa.
Questi gli obiettivi di #IoEquivalgo:
Alla campagna collaborano:
AIFA, AMSI (Associazione Medici di origine Straniera in Italia), ANP CIA (Associazione nazionale Pensionati della Confederazione Italiana agricoltori), AUSER, COMAI (la Comunità del Mondo Arabo in Italia), FEDERFARMA, FIMMG, FNOMCEO (nel 2016), FOFI, INMP (Istituto nazionale salute, migrazione e povertà), IPASVI, SIFO, SIGG (Società Italiana Gerontologia e Geriatria), SIMG, SPI – CGIL, UMEM (Unione Medica Euro-Mediterranea).
“Condividiamo l’impianto generale del disegno di legge perché riconosce il diritto all’autodeterminazione della persona, promuove i valori dell’umanizzazione delle cure e della dignità della vita e del fine vita”, questo il commento di Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva audita oggi in Commissione Igiene e Sanità del Senato sul DDL su “consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento”..
Positivi i passaggi relativi al tempo della comunicazione tra equipe e la persona come tempo di cura, al principio dell’astensione del medico da ogni “ostinazione irragionevole nella somministrazione delle cure”, al riconoscimento della nutrizione ed idratazione artificiale come trattamenti sanitari.
Nella nota presentata oggi dall’associazione, sono altresì messi in rilievo le osservazioni e proposte di miglioramento del disegno di legge. A cominciare dalla necessità di “garantire adeguate modalità di gestione informatica dei dati fra Comuni e Servizio Sanitario Nazionale che permettano accesso tempestivo e su tutto il territorio alle “disposizioni anticipate di trattamento” (DAT)”; la richiesta di avviare una campagna di informazione per i cittadini sui contenuti e le nuove opportunità sancite dal DDL ed infine valorizzare di più il ruolo di tutti i professionisti coinvolti nella equipe di cura”.
Ieri al Senato è stato approvato in seconda lettura il disegno di legge sull’introduzione del reato di tortura nell’ordinamento nazionale. Rispetto alla prima versione, risalente al 2013, a firma del Senatore Manconi, il testo della legge ha subito pesanti rimaneggiamenti che gradualmente ne hanno svuotato e depotenziato i contenuti, attraverso un iter parlamentare lungo e tortuoso. Ed il risultato è a questo punto irricevibile.
“A fronte delle ripetute censure della Corte Europea per i Diritti umani, delle iniziative e degli appelli delle organizzazioni della società civile - da ultimo quello che abbiamo lanciato al Ministro Orlando assieme ad Amnesty International e ad Antigone – ed a distanza di 29 anni dalla ratifica della Convenzione ONU contro la tortura, il testo approvato rappresenta un compromesso inaccettabile e totalmente deludente”, commenta Laura Liberto, coordinatrice nazionale di Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.
Chiusura delle scuole insicure a Caserta: atto dovuto ma tardivo. Individuare soluzioni adeguate che garantiscano il diritto allo studio per il prossimo anno scolastico.
“Ci chiediamo come mai si sia arrivati alla chiusura improvvisa di 4 edifici scolastici a meno di un mese dalla conclusione dell’anno scolastico, dato che lo stato di queste scuole era noto da tempo e sotto gli occhi di tutti. Vittime incolpevoli di tale decisione, legittima e dovuta ma tardiva, sono ancora una volta gli studenti, oltre 1.500”, così commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva in merito al decreto con cui il Presidente della Provincia di Caserta Silvio Lavornia ha disposto la chiusura di 4 istituti scolastici superiori per gravi problemi strutturali.
Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato: raccolte oltre 35mila firme di cittadini per l'abolizione del superticket. Si abolisca subito e non si faccia cassa col ticket sui codici verdi in pronto soccorso
Oltre trentacinquemila firme per chiedere l'abolizione del superticket. Sono i numeri raggiunti in poco più di 6 mesi dalla petizione lanciata lo scorso anno da Cittadinanzattiva attraverso gli attivisti del Tribunale per i diritti del malato e la piattaforma change.org . Queste le motivazioni alla base della lettera recapitata oggi al Ministro della Salute e al Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, per chiedere un incontro per la consegna ufficiale delle firme e un coinvolgimento delle organizzazioni di cittadini e di pazienti al Tavolo interministeriale che sta lavorando alla revisione della normativa sui ticket.
Ieri Cittadinanzattiva, rappresentata dall'avvocato Stefano Maccioni, è stata ammessa parte civile nel processo "Cucchi bis", a carico dei cinque carabinieri chiamati a rispondere di omicidio preterintenzionale.
"Siamo estremamente soddisfatti per questo nuovo importante risultato che prosegue una battaglia di civiltà che portiamo avanti da tanti anni accanto ai familiari, convinti che l'affermazione della verità sulla morte di Stefano Cucchi riguardi tutti i cittadini e che episodi del genere non debbano mai più ripetersi" dichiara Laura Liberto, coordinatrice della rete Giustizia per i diritti-Cittadinanzattiva.
108 iniziative per la XI Giornata europea dei diritti del malato, in programma dal 2 all'11 maggio, in tutte le Regioni italiane, dedicate in particolare al tema delle liste d’attesa. e una celebrazione europea che avrà luogo il 10 maggio a Bruxelles. La Giornata è promossa da Cittadinanzattiva, attraverso le sue reti del Tribunale per i diritti del malato e di Active Citizenship Network (ACN).
“Come emerge dall'ultimo Rapporto PiT salute, circa un cittadino su tre ci contatta perché fa fatica ad avere le cure di cui ha bisogno e nella metà dei casi ciò dipende dalle lunghe liste d’attesa. Per questo abbiamo deciso di dedicare questa Giornata al problema che con più frequenza incontrano i cittadini, violando il diritto primario che è quello di “accedere” alle cure necessarie. Abbiamo scelto di essere in prima linea per garantire in pratica quella trasparenza sui diritti che i cittadini hanno e sulla quale le Istituzioni arrancano”, commenta Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva.
Le assemblee locali e i volontari di Cittadinanzattiva incontreranno i cittadini, nelle sedi del Tribunale per i diritti del malato, ma anche in piazze, centri sociali, centri commerciali, distretti sanitari, comuni, per informarli sui loro diritti di fronte alle liste d’attesa. Saranno anche raccolte segnalazioni sul tema e consegnata la Carta Europea dei diritti del malato.
DEF 2017, FIMMG e Cittadinanzattiva: allarme su spesa sanitaria, se continua a scendere a rischio livelli assistenza. Scotti (FIMMG): finanziamento SSN va fortemente riconsiderato. Aceti (Tdm): SSN è bene comune su cui investire.
“Condividiamo la preoccupazione espressa da più parti in occasione dell’approvazione del DEF in Parlamento relativa al rapporto spesa sanitaria pubblica/PIL nel prossimo triennio. Se si prosegue in questa direzione la sanità italiana rischia di scivolare sotto il livello di guardia e si mettono a rischio i livelli essenziali di assistenza”. FIMMG e Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato si uniscono al grido d'allarme lanciato dall'Aula del Senato durante la discussione sul Documento di economia e finanza.
Tempi lunghi per diagnosi e cure, tempi ristretti per l’ascolto dei pazienti. Costi insostenibili, burocrazia “trita-diritti”. E il Piano nazionale della cronicità resta al palo. La fotografia dei cittadini “in cronica attesa” nel XV Rapporto sulle politiche della cronicità di Cittadinanzattiva.
Si attende anni per una diagnosi, mesi per una visita, un esame di controllo o per ricevere un ausilio, giorni al Pronto Soccorso per un posto letto. Per contro, il tempo dedicato alla visita e quindi all’ascolto è sempre più ridotto, le ore dedicate all’assistenza domiciliare ed alla riabilitazione sono troppo esigue.
È la condizione in cui vivono le persone con patologie croniche e rare che emerge dal XV Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità“In cronica attesa”, presentato oggi a Roma dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva. con il contributo non condizionato di Merck & Co per il tramite della sua consociata MSD.
“In questi giorni abbiamo più volte ascoltato paragoni tra la situazione di Alitalia e l’Ilva: paragoni che consideriamo assurdi e vergognosi. Anzitutto perché l’Ilva riguardava l’economia di un territorio e un tessuto sociale che avevano già subito enormi danni in questi anni. In secondo luogo, paragonare un lavoratore di una acciaieria che guadagna 1500 euro al mese con un pilota che ne guadagna anche 6 volte di più suona davvero come una beffa. Un paragone oltretutto improprio visti i numerosi interventi a favore di Alitalia che abbiamo già visto in questi anni”. Questo il commento di Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, sul futuro della compagnia aerea Alitalia dopo la bocciatura dei lavoratori del pre-accordo.
La prima sezione penale della Corte di Cassazione ieri ha annullato per la seconda volta l’assoluzione dei medici dell’ospedale Sandro Pertini di Roma in relazione al decesso di Stefano Cucchi avvenuto il 22 ottobre del 2009.
Parti civili del processo erano il Comune di Roma, rappresentato dall’avv. Enrico Maggiore, e Cittadinanzattiva, con l’avv. Stefano Maccioni, difensore anche della mamma di Stefano Cucchi nel nuovo processo nei confronti dei carabinieri che procedettero all’arresto di quest’ultimo.
L’apporto di Cittadinanzattiva è stato determinante per ottenere un risultato del genere.
“Con il Decreto per il governo delle liste di attesa presentato oggi dalla Regione Lazio, siamo in presenza di una piccola ma significativa rivoluzione” ha dichiarato Elio Rosati, segretario regionale di Cittadinanzattiva Lazio.
“il primo elemento centrale di questo Decreto è, dal nostro punto di vista, la presa in carico del cittadino da parte del servizio sanitario regionale, sia attraverso il medico di base che il medico specialista. Finalmente si pone un argine alla burocrazia e alla disorganizzazione con cui finora i cittadini hanno dovuto fare i conti ad esempio nel cercare, tra una telefonata e l’altra,. di trovare dove e quando fare una prestazione sanitaria. Con questo strumento ora è il medico ad avere la responsabilità di prendersi carico della persona”.
Altri punti fondamentali che, dal punto di vista dell’associazione, possono contribuire in maniera sostanziale a garantire maggiore equità di accesso ai cittadini alle cure sanitarie:
Si terrà il prossimo 27 aprile a Roma, presso il Centro Congressi Cavour – Via Cavour, 50/a, dalle ore 9.30 alle ore 13.00, la presentazione del XV Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità, dal titolo “In cronica attesa”, realizzato dal Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva.
Il Rapporto rappresenta il frutto dell’impegno delle circa 100 associazioni di malati cronici e rari che aderiscono al Coordinamento, mira a produrre informazione civica segnalando le carenze con cui si confrontano quotidianamente le persone affette da una patologia cronica e/o rara e ad inserirsi nel dibattito pubblico sulle politiche sociali e sulla sostenibilità del nostro sistema di assistenza sanitaria attraverso l’elaborazione di una piattaforma per la promozione di un sistema di welfare equo, universale e solidale.