Il bando del Pnrr per le "scuole innovative" ha avuto un enorme successo, e i progetti presentati hano superato le aspettative. Questo ha fatto sì che i fondi fissati a 800 milioni siano stati aumentati a 1,05 miliardi. Obiettivo è finanziare 231 progetti anzichè i 195 calcolati inizialmente. Tantissimi i progetti presentati dai Comuni, obiettivo è far sì che nelle "scuole innovative" gli strumenti digitali possano prevedere "livelli di base" <,ma anche livelli più evoluti come gli strumenti di robotica educativa e l'attrezzatura didattica virtuale .
Il protagonismo delle comunità nei processi di conoscenza e di cambiamento della realtà che abbiano come fine la tutela dei diritti e la cura dei beni comuni richiedono come necessaria condizione il rafforzamento dell’attivismo civico, nei numeri, nella diffusione territoriale, nell’acquisizione di competenze, e lo sviluppo della capacità dei cittadini di organizzarsi per svolgere attività di interesse generale.
È questo il percorso avviato con il progetto Community PRO che in questa fase - dopo un importante periodo formativo - incontra i territori e le comunità locali per costruire “Mappe di comunità” tramite Laboratori di progettazione, facilitati dalla figura dell’Attivatore civico (100 cittadini che hanno aderito in tutta Italia).
L’Associazione Antigone ha presentato il diciottesimo Rapporto sulle condizioni di detenzione in Italia, dal titolo “Le carceri viste da dentro”, che fotografa, ancora una volta, le condizioni detentive all’interno degli istituti penitenziari italiani, quest’anno con un focus specifico legato al post-pandemia. Secondo i dati pubblicati, a fine marzo 2022 sono presenti nelle carceri oltre 54 mila detenuti con un affollamento ufficiale pari al 107,4%, ma in alcuni istituti si arriva anche al 185%: una situazione critica, proprio come al tempo della condanna dell’Italia da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Approfondisci i dati del Rapporto Antigone
Lo scorso 27 aprile la Corte Costituzionale ha emesso una sentenza storica con la quale ha dichiarato illegittima la norma che attribuisce in modo automatico ai nuovi nati il cognome paterno. In pratica i giudici hanno dichiarato incostituzionale la legge che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e quella che, in mancanza di accordo, assegna il solo cognome del padre.
Dopo l’istituzione della prima Commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, dal 2017 il Ministero della Giustizia avrebbe dovuto fornire ogni anno all'Europa dati puntuali sulle vittime di violenza domestica e femminicidi. Ma di queste informazioni non c'è traccia e ad oggi non si dispone di un registro aggiornato che indichi quante siano le donne vittime di violenza. Una mancanza grave: senza la raccolta di informazioni e dati certi e aggregati come possono essere elaborate politiche che consentano di prevenirla e contrastarla?
I figli minori di chi acquista la cittadinanza italiana diventano automaticamente cittadini italiani se al momento del giuramento del genitore convivono con lui in maniera stabile ed effettiva. Ma se prima della definizione della procedura di concessione della cittadinanza del genitore i figli sono divenuti maggiorenni dovranno presentare una domanda autonoma.
Il 26 aprile scorso la Camera dei Deputati ha approvato il Disegno di legge, composto da 41 articoli divisi in 6 capi, che contiene una delega al Governo per la riforma dell'ordinamento giudiziario e per l'adeguamento dell'ordinamento giudiziario militare, e introduce nuove norme, immediatamente precettive, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio Superiore della Magistratura.
Il 22 aprile è stato presentato il primo Rapporto Censis-DeepCyber “Il Valore della Cybersicurity. Perché serve la sicurezza informatica per la buona rivoluzione digitale”. Il rapporto affronta i rischi che quotidianamente minacciano famiglie, aziende e istituzioni esposti sempre di più all’insicurezza informatica. Virus e attacchi di tipo distruttivo, furti d’identità, truffe con finalità di riscatto o frodi sono alcuni degli esempi per cui è sempre più evidente quanto siano necessari interventi di cybersicurezza per difendere e promuovere benessere e libertà di tutti. Dallo studio, infatti, si evince il ruolo decisivo della cybersecurity indispensabile per una buona rivoluzione digitale.
I dati evidenziano come quasi 4 italiani su 10 sono ancora indifferenti o non si tutelano dagli attacchi informatici. Il 61,6% degli italiani è preoccupato per la sicurezza informatica e adotta sui propri device precauzioni per difendersi: di questi, l’82% ricorre a software e app di tutela ed il 18% si rivolge ad un esperto. Il 28,1%, pur dichiarandosi preoccupato, non fa nulla di concreto per difendersi, mentre il 10,3% non ha alcuna preoccupazione sulla sicurezza informatica.
La Commissione europea ha pubblicato la relazione annuale sul Safety Gate, il sistema di allarme rapido dell’Unione europea per i prodotti non alimentari pericolosi per i consumatori. Nel 2021 risultano essere i veicoli a motore e i giocattoli i prodotti pericolosi maggiormente segnalati che precedono anche i dispositivi di protezione anti COVID-19 quali ad esempio le mascherine.
È la prima volta che il maggior numero di segnalazioni proviene dalla categoria dei veicoli a motore con il 26% delle segnalazioni anticipando quindi giocattoli (20%) e apparecchi e dispositivi elettrici (9%). Nel primo caso le segnalazioni si riferiscono prevalentemente a problemi tecnici, mentre per i giocattoli sono legate alla presenza di sostanze chimiche pericolose. Per gli apparecchi e dispositivi elettrici riguardano invece parti in tensione esposte e problemi di surriscaldamento.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a S.A.S.I. S.p.A., gestore del servizio idrico integrato nel territorio dell’ATO n. 6 Chietino, una sanzione di 600mila euro. Secondo l’Autorità la società si è adeguata in ritardo e solo parzialmente agli obblighi informativi relativi alla disciplina sulla prescrizione biennale e ha rigettato alcune istanze relative a crediti per consumi idrici fatturati dopo il 1° gennaio 2020 e risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della relativa bolletta.
La nota dell’AGCM ci ricorda che dal 1° gennaio 2020 la disciplina della prescrizione biennale (o prescrizione breve), introdotta nel nostro ordinamento dalla legge di Bilancio 2018 e modificata dalla legge di Bilancio 2020, si applica anche ai servizi idrici. Da questa data dunque i consumatori hanno la possibilità di eccepire la prescrizione per importi riferiti a consumi risalenti ad oltre due anni dalla data di emissione della bolletta e i gestori devono segnalare in fattura la presenza di importi riferiti a consumi risalenti a più di due anni prima, differenziandoli dagli altri importi, secondo le modalità previste dalla disciplina regolatoria.
Lo scorso 17 febbraio la Ministra della Giustizia Cartabia ha ribadito quello che è il primo obiettivo del Governo: impedire che anche solo un bambino varchi la soglia di un carcere. Ma oggi sono ancora 21 i bambini costretti a vivere dietro le sbarre, insieme alle proprie madri: di questi, 6 bambini si trovano nella sezione femminile del carcere di Rebibbia a Roma; gli altri, invece, sono detenuti presso gli Icam, gli istituti a custodia attenuata per madri detenute. La strada per cambiare la situazione si è aperta grazie alla proposta di legge Siani che individua nelle case famiglia protette l’unico luogo idoneo dove possano vivere i bambini figli delle madri condannate. Anche Cittadinanzattiva, insieme all’ Associazione “A Roma insieme-Leda Colombini”, si è schierata a sostegno della proposta di legge del deputato Siani che introduce nell’ordinamento misure organiche, finalizzate al superamento degli Icam e prevede l’obbligo di finanziare strutture protette per donne e bambini valorizzando contesti realmente alternativi alla detenzione dove porre al centro l’accoglienza dei bambini, la loro tutela, avviando nel contempo percorsi di recupero e di reinserimento delle madri.
Il Gruppo di lavoro “Persone private di libertà” del Forum Terzo Settore, di cui fa parte anche Cittadinanzattiva, ha predisposto un percorso formativo di 8 webinar teso a supportare gli Enti di terzo settore e le Reti al fine di contribuire ad attivare o sviluppare, sui territori e nelle comunità, la cultura della giustizia riparativa. Il ciclo della formazione, che si svolgerà online, prevederà 4 lectio magistrali e 4 momenti laboratoriali volti a sviluppare un linguaggio comune e condividere proposte e schemi professionali.
Gli stranieri nati in Italia possono ottenere la cittadinanza italiana solo se hanno risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia fino al compimento della maggiore età. Potranno presentare una dichiarazione di volontà direttamente presso il proprio Comune di residenza che, nei sei mesi precedenti al compimento dei diciotto anni, deve comunicare all’interessato che può presentare una dichiarazione di voler acquisire la cittadinanza entro il termine di un anno dal compimento della maggiore età. In questo caso non è necessario dimostrare né di possedere un reddito, né produrre il certificato penale.
La rete scuola di Cittadinanzattiva lancia un'indagine civica rivolta agli studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado dai 14 ai 19 anni. l'indagine dal titolo "Ora parliamo noi" (seconda edizione) è dedicata ai PCTO (alternanza scuola-lavoro) e all'educazione civica. Arriva in seguito ad una prima indagine dedicata alla scuola al tempo del Covid. E' il frutto di un lavoro di interazioni con le scuole e gli studenti coinvolti nel primo questionario dal quale è emerso il bisogno di affrontare i temi dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento e l'Educazione civica, altro dente dolente della scuola italiana.
Sono quattro le scuole che salgono sul podio del XVI Premio Buone Pratiche Vito Scafidi, promosso da Cittadinanzattiva all’interno della campagna nazionale Impararesicuri, che giunge quest’anno alla sua ventesima edizione, e consegnato il 27 aprile a Roma al Teatro Palladium. Si tratta degli Istituti comprensivi “Fratelli Bandiera” di Roma, del Sylos di Bitonto (BA), del Chiarelli di Martina Franca (TA) e dell’asilo nido “L’Astrolabio” di Prato. Altre cinque le scuole menzionate: la secondaria di I grado “P. Valussi” di Udine, l’Istituto di Istruzione Superiore “Rosina Salvo” di Trapani; l’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” di Borgosatollo (Brescia); il Nido Albero azzurro di Roma; il Nido d’Infanzia Ranocchio di Prato.
Il prossimo 27 aprile a Roma, dalle ore 10 alle ore 12.30 , presso il Teatro Palladium, piazza Bartolomeo Romano n. 8, si terrà l'evento di premiazione del XVI Premio Buone Pratiche Sicurezza e Salute a scuola "Vito Scafidi". L' evento sarà caratterizzato da una prima parte dedicata alla premiazione delle scuole vincitrici e gli interventi degli ospiti istituzionali.
La petizione lanciata da Zero Waste Italy mira a richiedere e promuovere una normativa chiara in materia di riparazione e riuso, un traguardo nell’interesse dell’ambiente e delle tasche dei cittadini.
Tra gli obiettivi: “l’emanazione dei decreti attuativi per la riparazione e il riutilizzo previsti nel DLGS 152/2006, art. 214 ter. Tali decreti consentirebbero di garantire una seconda vita, attraverso semplici operazioni di controllo, smontaggio, pulizia, e riparazione ad una grandissima mole di beni durevoli (abiti, suppellettili e mobili, elettrodomestici, giocattoli, biciclette, carrozzine, ecc.) che attualmente vengono conferiti nelle stazioni ecologiche, con enorme spreco in termini ecologici, economici ed occupazionali.”
Una Petizione che in pochi giorni ha raccolto decine di migliaia di sottoscrizioni per scongiurare la realizzazione di una base militare nel cuore del Parco regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Una scelta che sembra fortemente influenzata dalla guerra in atto in Ucraina.
Dopo le tappe di Napoli e Roma il tour di presentazione del Manifesto farà tappa a Bologna il 22 aprile e a Bari il 27 aprile. Ad ospitare gli studenti bolognesi sarà la Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio dove saranno presenti Matteo Lepore, Sindaco di Bologna e Valentina Orioli, Assessora alla mobilità del Comune di Bologna.
Si celebra il 22 aprile la 52° Giornata della Terra, la più grande manifestazione ambientale del pianeta in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo. Il tema della Giornata della Terra 2022 è Investi nel nostro pianeta #InvestInOurPlanet.
Appuntamento per il prossimo 12 maggio, all'interno della edizione 2022 di Exposanità, con la nostra campagna "Torniamo alle cure". Obiettivo è da un lato quello di sensibilizzare i decisori e gli amministratori a mettere in campo azioni concrete e urgenti per superare la fase emergenziale del COVID, e assicurare così ai cittadini il pieno diritto all'accesso e alla prevenzione. Dall'altro ricordare a tutti che prendersi cura della propria salute sia un gesto non solo di attenzione verso sé stessi, ma anche verso la salute pubblica, alla luce della emergenza pandemica che ha evidenziato ancora una volta l'importanmza di un Servizio Sanitario nazionale che rispetti i principi di universalità, uguaglianza e equità.
Tiziana Nicoletti, responsabile delle Associazione dei malati cronici di Cittadinanzattiva, è stata nominata da Cittadinanzattiva tra gli esperti nella Cabina di regia prevista dal Piano nazionale della cronicità, di cui all'Accordo sancito dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in data 15 settembre 2016 (Rep. Atti n. 160/CSR) che ha il compito principe di coordinare a livello centrale l'implementazione del Piano nazionale della cronicità e monitorarne l’applicazione e l'efficacia.
A distanza di 6 anni, i pazienti ci segnalano che è diventato sempre più difficile vivere quotidianamente con la malattia che a causa della difficoltà di accesso alle cure la qualità di vita peggiora, l’opportunità di una vita professionale e lavorativa si complica poichè alcuni diritti alla salute non sono resi esigibili.
Xhoi è nata in Albania. A 9 anni si è ricongiunta con il padre in Italia, dove ha concluso le scuole elementari e medie. Poi purtroppo la sua famiglia ha perso il permesso di soggiorno a causa della crisi ed è tornata nel paese d'origine. Quando è rientrata in Italia si è iscritta all'Università, ma ha perso il requisito della residenza continuativa necessario per presentare la domanda di cittadinanza italiana. Ora ha un permesso per motivi di studio, ma ha vissuto con timore i suoi studi e la sua laurea. E oggi anche il tirocinio. Se anche tu sei ancora in attesa della cittadinanza, puoi entrare a far parte della nostra campagna e partecipare alla nostra call to action raccontandoci la tua storia e inviandoci il tuo video e le tue foto, una da piccol*, scattata in Italia ed un’altra foto recente, di questi giorni.
Il primo voto in Commissione Affari Costituzionali, alla Camera, sulla proposta di riforma della legge sulla cittadinanza ha riguardato gli emendamenti soppressivi di alcune delle forze politiche di destra che puntavano ad affossare l’intero provvedimento. Nel concreto, la proposta di legge che introduce lo ius scholae, elaborata dall’onorevole Giuseppe Brescia, prevede la possibilità per il minore straniero nato in Italia o che vi abbia fatto ingresso entro il dodicesimo anno di età di acquistare la cittadinanza italiana a seguito di un percorso scolastico di almeno 5 anni in Italia. La proposta è stata subito inondata di emendamenti (ben 728) e, tra questi, alcuni si sono concentrati su conoscenze dettagliate su usi e tradizioni regionali, sagre tipiche e altri aspetti al limite del folcloristico.
Mezzo punto percentuale che in valore assoluto rappresenta il 25% della spesa in meno sulla scuola. E’ ciò che emerge nel DEF presentato il 6 aprile dal Presidente del Consiglio. La motivazione data da Draghi è da ricercare nel calo demografico, tuttavia si fa fatica a pensare che nel 2025, data di entrata in vigore della misura riduttiva, ci sarà un calo del 25% degli studenti. La motivazione è legata alla previsione che in futuro i costi dei sistemi pensionistici e dell’assistenza sanitaria aumenteranno, per cui gli investimenti devono essere concentrati lì. Secondo la tabella delle previsioni di spesa: nel 2020 la spesa per l’istruzione è stata pari al 4% del totale; scenderà al 3,5% nel 2025; dovrebbe mantenersi intorno al 3,4-3,5% negli anni successivi.