Quattro giorni di laboratori, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e buon cibo. Più di 300 ospiti, più di 70 eventi che invaderanno sale, teatri, piazze, strade, palazzi e cortili storici dell’Aquila, restituiti alla loro bellezza. Tavole Rotonde, spettacoli teatrali, confronti, concerti musicali, il pranzo con gli operai dei cantieri, forni antichi, workshop, maratone progettuali, mostre fotografiche, lectio magistralis, proiezioni di film e documentari.
Dal 6 al 9 luglio “il cantiere più grande d’Europa” sarà invaso pacificamente dai partecipanti alla seconda edizione del Festival della Partecipazione: un laboratorio aperto di idee, di confronto, di sperimentazione nella città simbolo di un’Italia da ricostruire.
Protagonisti le comunità e i cittadini, motori per un reale cambiamento, in meglio, dell’Italia e dei suoi territori, per ristabilire una democrazia compiuta e qualificata, perché – come ha ricordato il Presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno – “Non ci devono essere cittadini di serie B”.
La rete europea di Cittadinanzattiva, Active Citizenship Network, partecipa al nuovo progetto “Polart Circle” realizzato con il sostegno del Programma Erasmus+ dell'Unione Europea per l'ambito "Partenariati Strategici" (KA2).
Obiettivi del progetto
Polart Circle contribuirà a stimolare forme di attivismo civico, promuovere il coinvolgimento dei cittadini nella società civile e nell'attuazione di politiche di interesse comune, rafforzare l'identità europea e il senso di comunanza.
Tra i numerosi strumenti di governance, fondamentale è l’utilizzo di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA), poiché assicurano la presa in carico del paziente attiva e totale, partendo dalla prevenzione fino alla riabilitazione, garantendo una diagnosi precoce, l’integrazione degli interventi e l’equità di accesso ai trattamenti su tutto il territorio nazionale, riducendo così, il ricorso alla necessità di spostarsi per curarsi (mobilità sanitaria).
Inoltre i PDTA concorrono a ridurre il tempo di attesa per la diagnosi favorendo una migliore gestione e presa in carico del paziente; favoriscono la diagnosi precoce che significa, nella maggior parte dei casi, una malattia meno aggressiva, che può richiedere meno interventi sanitari e/o farmaci (anche costosi) per la cura e quindi più semplicemente una patologia che costa meno.
L’alimentazione, soprattutto quando la persona ha problemi di salute, costituisce un fattore di cura importante che concorre nel più “ampio” percorso terapeutico della persona malata;
In linea con gli obiettivi di tutela della salute, garanzia di qualità e sicurezza, lotta agli sprechi e inefficienze, è nata l’idea di una “Sperimentazione di analisi civica dei contratti di erogazione dei servizi mensa nelle strutture sanitarie”: un’analisi civica “pilota” sui contratti e capitolati d’appalto e un questionario rivolto ai pazienti, di 5 strutture sanitarie in Italia, per raccogliere la loro esperienza su qualità dei cibi e bevande, modalità e orari di distribuzione, personalizzazione delle diete, attenzione alle preferenze alimentari per credo religioso.
Prosegue l’impegno avviato nel 2013 con il “I° Rapporto nazionale sui farmaci biologici e biosimilari. L’acquisto e l’accesso nelle Regioni” e, nel 2014, l’“Indagine civica sull’esperienza dei pazienti rispetto all’uso dei farmaci, con focus su farmaci biologici e biosimilari”, per accompagnare il processo di introduzione dei nuovi farmaci biotecnologici.
Quest'ultimo lavoro,"Indagine civica sull'esperienza dei medici in tema di aderenza alle terapie, con focus su farmaci biologici e biosimilari”
ha messo in evidenza che, ad esempio, i pazienti non conoscono la differenza tra i farmaci biologici e biosimilari, di non essere certi se il farmaco che stanno assumendo sia un biologico o un biosimilare. È emersa anche una difficoltà di comunicazione e per il 32,2% degli intervistati ha deciso volontariamente di sospendere la terapia perché le informazioni fornite dal prescrittore non erano state sufficientemente chiare.
E nella prospettiva del medico? Per completare il quadro della situazione, abbiamo voluto raccogliere l’esperienza dei medici su questo tema rispetto all’aderenza alle terapie e all’uso e prescrizione dei farmaci, con focus su quelli biologici, per capire come e se le disposizioni/indicazioni ai diversi livelli (nazionali e regionali) impattino nell’ esercizio quotidiano della pratica clinica e rispetto al Codice deontologico.
La campagna #Ioequivalgo raddoppia: dal prossimo luglio fino a febbraio 2018, saremo ancora presenti nelle piazze italiane con il villaggio itinerante.
La campagna, grazie al villaggio #Ioequivalgo, andrà in giro per l’Italia toccando le seguenti tappe:
Gli obiettivi della campagna sono:
#IoEquivalgo2, a garanzia di equità di accesso alle cure, nel rispetto del principio di integrazione, del diritto all’informazione e più in generale per promuovere la cultura della salute, si rinforza con un’azione rivolta ai cittadini stranieri, residenti sul territorio nazionale.
Sono stati tradotti i materiali informativi della scorsa edizione: i consigli riportati nel leaflet e il sito dedicato della campagna, sono disponibili in in inglese, francese, spagnolo, arabo, tigrino, bengalese e cinese.
Visita il sito web della campagna e guarda il video-spot
I farmaci equivalenti sono identici agli altri farmaci per qualità, sicurezza ed efficacia.
L’unica differenza è che costano meno.
Scarica l’app ioequivalgo e chiedi al tuo medico o al tuo farmacista di fiducia.
Perché la salute è un diritto di tutti.
Per maggiori informazioni contatta Carla Mariotti: c
Collaborano con noi: AUSER (Associazione per l’invecchiamento attivo), ANP-CIA (Associazione nazionale Pensionati CIA), SPI CGIL (Sindacato Pensionati Italiani), Federfarma, FOFI (Federazioni Ordini Farmacisti Italiani), IPASVI (Federazione Nazionale Collegi Infermieri), SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie), SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), SIMG (Società Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie), FIMG (Federazione Medici di Medicina Generale), INMP (Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti ed il contrasto delle malattie della Povertà), AMSI (Associazione Medici di origine Straniera in Italia), COMAI (Comunità del Mondo Arabo in Italia) e UMEM (Confederazione internazionale Unione Medica Euro Mediterranea).
Anno di realizzazione 2017: in corso
Con il Patrocinio dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e con Farmadati Italia, partner tecnico dell’iniziativa.
Con il sostegno non condizionato di Egualia (già Assogenerici)
Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato quest’anno ha voluto affrontare il tema dei servizi per l’oncologia e concretizzare il proprio impegno su aspetti particolarmente sentiti dai cittadini in questo ambito quali ad esempio: la difficoltà ad accedere a terapie innovative, la complessità delle reti oncologiche e dei percorsi clinico - assistenziali sul territorio italiano, l’umanizzazione delle cure.
L’obiettivo generale del progetto è quello di monitorare la rete assistenziale delle oncologie in Italia, attraverso un’indagine civica costituita da un questionario di 121 domande, organizzato in 24 temi sull’offerta di servizi, la presa in carico del paziente, il grado di umanizzazione e l’impegno per il miglioramento posti in essere dalle strutture ospedaliere, rilevando, quindi, criticità, punti di forza e buone pratiche. La finalità ultima è quella di contribuire al miglioramento della qualità dei servizi offerti e restituire alla persona che ha bisogno di cura, trasparenza e strumenti utili per una scelta consapevole della struttura nella quale curarsi, grazie alla pubblicazione dei monitoraggi delle singole strutture.
Il monitoraggio fotografa 62 strutture oncologiche: 36 Presidi Ospedalieri, 16 Aziende Ospedaliere, 5 Aziende Ospedaliere Universitarie, 4 IRCCS e una Clinica privata convenzionata.
La mappa delle strutture monitorate.
Scarica il rapporto.
Presentazione dei principali risultati del monitoraggio, a cura di Valeria Fava
Anno di realizzazione: 2017
L’Osservatorio civico sul federalismo in sanità è stato istituito dal Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva nel 2010 per “tenere sotto osservazione” e restituire in maniera sistematica un ritratto del contesto sanitario nella sua complessità dell’articolazione regionale. L'Osservatorio è un luogo di raccolta ed analisi sistematica di informazioni prodotte da cittadini, da soggetti del mondo istituzionale e accademico, per aiutare a comprendere, in tutte le sue sfaccettature, come si traduca oggi il federalismo in sanità nella vita quotidiana dei cittadini.
La caratteristica principale dell’Osservatorio è quella di guardare in modo “originale” all’organizzazione dell’assistenza sanitaria, in particolare nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e nella capacità organizzativa delle Regioni, vale a dire con gli occhi dei cittadini.
L'osservazione dei Servizi Sanitari Regionali contenuta nel Rapporto consente di coglierne la complessità, l’articolazione organizzativa, la capacità di amministrare e fornire risposte efficaci in termini di servizi e assistenza sanitaria e di restituirla al Paese.
L’Osservatorio civico sul federalismo in sanità è uno strumento realizzato da Cittadinanzattiva e usato dalle sue due reti che si occupano di salute, Tribunale per i diritti del malato e Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, per promuovere politiche in ambito sanitario finalizzate a garantire equità di accesso e di diritti per i cittadini.
I rapporti sono scaricabili attraverso la bottega di Cittadinanzattiva
Per informazioni:
Se vuoi saperne di più in tema di politiche sanitarie visita la relativa Area di interesse.
108 iniziative per la XI Giornata europea dei diritti del malato, in programma dal 2 all'11 maggio, in tutte le Regioni italiane dedicate in particolare al tema delle listed’attesa e una celebrazione europea che avrà luogo il 10 maggio a Bruxelles. La Giornata è promossa da Cittadinanzattiva, attraverso le sue reti del Tribunale per i diritti del malato e di Active Citizenship Network (ACN).
Finanziato con il programma Intellinge Energy Europe della Commissione Europea, il progetto Citizenergy nasce per contribuire a colmare il divario che esiste tra la consapevolezza dei cittadini sui vantaggi delle energie rinnovabili e la partecipazione attiva allo sviluppo delle stesse assicurando che vengano informati in maniera trasparente ed affidabile in modo da poter operare scelte consapevoli.
L’applicazione dei nuovi standard ospedalieri, la necessità di avvicinare le cure al luogo in cui i cittadini vivono, le segnalazioni del PiT Salute che descrivono l’area dell’assistenza territoriale, in molte occasioni, ancora incapace di fornire le risposte di cui le persone hanno bisogno o che si aspettano, l’esigenza di avere dati attendibili e aggiornati sullo stato dell’arte del potenziamento del territorio, sono i presupposti dell’indagine civica che Cittadinanzattiva - TDM, ha avviato sul complesso sistema delle cure erogate sul territorio e sul funzionamento dei servizi offerti, con un focus sulle cure domiciliari.
“Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate"
Cittadinanzattiva, con il sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Evangelica Valdese, ha realizzato il progetto "Nascere in Italia: processi partecipati di inclusione sociale destinati alle donne immigrate", sul miglioramento dell’accesso al percorso nascita da parte delle donne immigrate.
Il progetto si è ispirato alla necessità di assicurare a tutte le donne e ai loro figli la piena equità di accesso ai servizi durante la gravidanza e il parto, senza differenze di etnia e status sociale, con pari dignità e garanzia di sicurezza e intende contribuire concretamente a costruire percorsi di miglioramento a partire da un approccio civico e partecipato.
"Manuali di azione civica" è una iniziativa editoriale di Cittadinanzattiva attraverso cui vogliamo mettere al servizio dei cittadini l’esperienza della nostra organizzazione nel promuovere partecipazione e attivare i cittadini per la tutela dei diritti.
Le pubblicazioni hanno l’obiettivo di mettere i cittadini nelle condizioni di poter rispondere ai più ricorrenti “come posso fare”, fornendo strumenti di tutela sociale e/o giuridica, nel modo quanto più semplice possibile per favorire l’azione dei singoli e dei gruppi. Questa collana fa seguito alla realizzazione delle “Guide utili” prodotte dal nostro Movimento in diverse annualità.
I manuali forniranno inoltre, attraverso uno spazio web dedicato, la possibilità di approfondire ulteriormente i temi, e a noi di poter aggiornare eventuali contenuti “sensibili”, come nuove norme, testi di legge appena approvati, moduli aggiornati, solo per fare alcuni degli esempi possibili.
PRIMO MANUALE DI AZIONE CIVICA - Emergenza Terremoto
Anno di realizzazione 2016-2017
Tra i tanti tipi di rifiuti che “produciamo” ogni giorno (e dai quali rischiamo ogni tanto di finire sommersi) ci sono anche i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE). Piccoli e grandi elettrodomestici, computers, cellulari, televisori, lampadine a risparmio energetico, ma anche orologi, radiosveglie, videogiochi … tutte le apparecchiature che funzionano con la corrente elettrica quando (prima o poi) smettono di funzionare e devono essere gettate via diventano RAEE, cioè Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
La quantità di RAEE che ogni cittadino italiano “produce” (cioè butta via) ogni anno è impressionante: quasi 13 kg a testa, che in totale fanno circa 800.000 tonnellate all’anno. Sembrano numeri esagerati: proviamo però a dare un’occhiata dentro casa. Secondo una recente indagine, ogni famiglia italiana ha in garage, in cantina, negli armadi o in fondo ai cassetti otto apparecchiature elettriche / elettroniche non funzionanti o comunque non più utilizzati: condizionatori portatili e boiler, pianole e video-registratori, TV a tubo catodico, friggitrici, macinacaffè, tostapane …in totale sono circa 200 milioni di pezzi, quasi un quinto di tutte le apparecchiature possedute.
Il progetto “LUCE SUL CANONE” finanziato dal Ministero dello Sviluppo economico e realizzato dalle associazioni dei consumatori*, vuole offrire attività di assistenza e consulenza in materia del canone radiotelevisivo e di corretta e massima diffusione delle informazioni riguardanti le modifiche apportate dalla legge di stabilità che ha introdotto il canone tv in bolletta.
Le attività mirano ad aumentare la consapevolezza dei contribuenti in particolare per quanto riguarda gli adempimenti connessi alle nuove indicazioni sia specificatamente alle modalità di pagamento che alla presunzione di possesso di apparecchi radiotelevisivi.
Johnny incarna il consumatore medio dei nostri giorni che quotidianamente utilizza servizi, tradizionali o meno, tentando di districarsi tra difficoltà, inefficienze e burocrazia. Ma questo moderno “signor Rossi” è al tempo stesso co-produttore di alcuni dei servizi che usa o che decide di condividere con altri. Acquista e vende online, utilizza le app correntemente, ma ignora le basi per la tutela dei suoi diritti.
Johnny siamo noi: consumatori del terzo millennio, mediamente informati, che definiamo in prima persona nuove forme e nuovi modi di fruizione dei servizi, ma che siamo ancora molto vulnerabili, perché poco consapevoli delle tutele cui abbiamo diritto.
Continua la campagna di comunicazione targata Io Sono Originale.
L’iniziativa finanziata dal Ministero dello Sviluppo economico – UIMB e realizzata dalle associazioni di consumatori ha come obiettivo quello di sensibilizzare i cittadini sul fenomeno della contraffazione e informarli sull’importanza di non scegliere prodotti falsi.
La nuova edizione, in linea con la precedente, prosegue con il road show e i flash mob per promuovere sinergie di contrasto al falso, divulgare la cultura della proprietà Industriale, diffondere la corretta informazione sui rischi per la salute e maggiore consapevolezza su comportamenti di acquisto “sicuri”. Gli appuntamenti quest’anno saranno 90 e coinvolgeranno i cittadini di tutta Italia.
Il 20 febbraio, in occasione dell’anno del Giubileo, Roma è stata protagonista dei primi due appuntamenti organizzati in piazza San Giovanni nei pressi di una delle Basiliche simbolo della Cristianità e nel Mercato Trionfale.
In seguito al recepimento delle direttive europee, hanno assunto rilevante importanza le misure di tutela specifica per i consumatori vulnerabili, come i bonus per elettricità e gas.
I bonus energia sono sconti sulle bollette di energia elettrica e gas, introdotti dal Governo e resi operativi dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico con la collaborazione dei Comuni, per assicurare un risparmio sulla spesa energetica alle famiglie in condizione di disagio economico e fisico e alle famiglie numerose.
Il bonus elettrico è previsto sia nel caso di disagio economico che in presenza di gravi condizioni di salute (disagio fisico), mentre il bonus gas è previsto per i soli casi di disagio economico.
Cittadinanzattiva, con la collaborazione e il sostegno di Agenas, Sitha e Fiaso e la partnership della Provincia Autonoma di Bolzano, promuove la IV edizione del percorso di formazione sul coinvolgimento dei cittadini/pazienti nell'HTA.
Quest'anno, a partire da considerazioni dettate dal contesto italiano, normativo e culturale in questo ambito, si è scelto di avviare una stagione di percorsi interregionali di formazione che favoriscano l'effettiva attuazione di processi di HTA al livello meso e micro (nelle Regioni e nelle Aziende).
Partecipa alla consultazione su mobilità sostenibile e nuovi modelli di mobilità
Il contesto attuale e gli scenari futuri
Elementi quali la congestione del traffico, il livello di incidentalità, le emissioni inquinanti, un trasporto pubblico non rispondente alle esigenze dei cittadini, il degrado delle aree urbane (dovuto all’occupazione massiva di automobili a discapito dei pedoni) e il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture chiamate ad ospitare sempre più veicoli) pongono al centro del dibattito sulla qualità e sostenibilità della vita nei centri urbani l’interrogativo su come “spostare” persone e merci in un modo più efficace, efficiente e, principalmente, sostenibile.
170milioni di euro. E’ questa la cifra che ogni anno spendiamo per i vitalizi degli ex consiglieri regionali. 170 milioni che si potrebbero invece utilizzare per servizi e strutture per i cittadini, e che quindi “Nuociono gravemente a….”. E’ con questo fil rouge che Cittadinanzattiva ha lanciato oggi, nel corso della festa contro gli sprechi SpreKO, in corso alla Rocca Albornoziana di Spoleto, la campagna con cui si chiede la effettiva e definitiva abolizione dei vitalizi.
Con alcuni esempi nei settori della scuola, dei servizi pubblici locali, della sanità e della giustizia, Cittadinanzattiva vuole rendere concretamente “misurabile” l’entità della spesa per i vitalizi dei consiglieri regionali, e spiegare, usando una immagine che richiama alla memoria un pacchetto di sigarette, a cosa il vitalizio nuocia gravemente:
“I vitalizi dei consiglieri regionali, oltre ad essere un istituto illegittimo, rappresentano un privilegio del tutto indifendibile”, ha dichiarato Laura Liberto, responsabile della rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva.”Di fronte allo smantellamento del sistema di welfare ed ai continui tagli ai servizi pubblici, i milioni di euro destinati ogni anno dalle regioni per sostenere i vitalizi dei consiglieri regionali sono uno schiaffo per tutti i cittadini, che non possono né debbono accontentarsi di simboliche riduzioni dei costi della politica. Con questa campagna prosegue il nostro impegno per porre fine allo scandalo dei vitalizi che continuano a prosciugare i già dissestati bilanci regionali. Chiediamo alle Regioni di rispettare ed applicare correttamente leggi dello Stato già in vigore, con il passaggio per tutti i consiglieri regionali, compresi quelli rieletti e cessati dal mandato, al sistema previdenziale contributivo”.
Basta vitalizi!
Firma anche tu la nostra petizione.
Nell’ambito della riduzione degli sprechi Cittadinanzattiva ha individuato nell’abbandono degli edifici e degli spazi infrastrutturali o agricoli peri-urbani uno dei capitoli più evidenti di comportamenti errati e dannosi e di spreco di risorse.
Nella gran parte dei Paesi di più antica industrializzazione vi è infatti una enorme quantità di edifici inutilizzati e in Italia il fenomeno è aggravato dalla scarsa lungimiranza di gran parte degli interventi pubblici e la notevole quantità di edifici già inutili o sovradimensionati al momento della costruzione.
Ci troviamo oggi di fronte a una grande varietà di beni inutilizzati: capannoni industriali, uffici, case cantoniere, cascine, ferrovie, stazioni, ospedali, centrali elettriche, abitazioni, strutture sportive, palestre, ecc..
Tuttavia questi beni rappresentano per il nostro Paese il maggiore capitale materiale disponibile, un vero e proprio patrimonio, che si riduce nel suo valore man mano che va verso il degrado.
Il rinnovamento urbano o il restauro, condotti con investimenti pubblici, si possono applicare ad un numero ridotto di situazioni. Appare improbabile disporre di investimenti pubblici tanto elevati da riqualificare tutto il patrimonio esistente.
Invece un recupero intelligente e lungimirante è possibile grazie all’azione dei cittadini.
La creatività e l’impegno dell’intera comunità sono in grado di attivare un diffuso riuso dei beni inutilizzati con progetti semplici, economici, facilmente realizzabili, utili, piacevoli, per renderli finalmentedisponibili!
Il panorama dei soggetti che operano in tale direzione è veramente enorme e molto variegato.
La capacità di iniziativa autonoma dei cittadini mostrata in questo ambito, a volte contro le amministrazioni, a volte con il loro favore e supporto, è un grande segnale di vitalità che va valorizzata, accompagnata dalle istituzioni, senza essere sottomessa ad un regime di controllo, ma alla sola garanzia di sicurezza e fruibilità dei beni da parte dei cittadini stessi.
Da qui l’idea di promuovere la campagna Disponibile!lanciata a Spoleto da Cittadinanzattiva nel 2014, in occasione della prima festa nazionale Spreko, perdenunciare lo spreco di beni e aree abbandonate,promuovere attività di riduzione di tali situazioni e sostenere la mobilitazione dei cittadini in questo ambito.
A un anno dal lancio della campagna sono stati raggiunti diversi risultati, primo fra tutti l’approvazione dell’articolo 24 della Legge n. 164/2014, che con un emendamento proposto da Cittadinanzattiva oggi estende la possibilità per i cittadini, singoli e associati, di proporre ai Comuni progetti volti non solo alla realizzazione di attività quali pulizia, abbellimento e manutenzione di aree del territorio, ma soprattutto alrecupero e riuso di beni immobili e aree inutilizzate che potrebbero essere valorizzate grazie al contributo e alla cura dei cittadini, a beneficio dell’intera collettività e nello spirito dell’articolo 118, ultimo comma, della Costituzione; in secondo luogo lapubblicazione Disponibile!presentata a Spoleto nella seconda festa nazionale Spreko il 5 giugno 2015 che presenta foto e storie di 37 esperienze di riappropriazione di aree ed edifici abbandonati riconvertiti a spazi e progetti per attività di interesse generale; il nascentenetwork Disponibile!che raggruppa i soggetti promotori di tali esperienze; una Mostra sul riuso; un Atelier di tesi presso la facoltà di architettura di Reggio Calabria.
Per scoprire di più sul tema del riuso e per segnalare un bene, visita il sito www.disponibile.org
I partner della Campagna Disponibile! sono Confederazione Italiana Agricoltori, Fondazione Etica ed Earth Day Italia.
Lo spreco è un tema attualmente all’attenzione del dibattito pubblico, spesso, però, trattato in modo frammentario e riferito a singoli ambiti (acqua, rifiuti, risorse energetiche, etc.).
Per Cittadinanzattiva, invece, lo spreco è una questione trasversale, che si riferisce al modo in cui vengono utilizzati i beni comuni e che si determina ogniqualvolta se ne faccia un uso egoistico e inappropriato: quando, cioè, risorse economiche, ambientali, paesaggistiche, umane vengono mal utilizzate, abbandonate, private di valore e progettualità. In tal senso, per contrastare lo spreco in modo efficace e permanente, è importante l’impegno congiunto di tutti gli attori del panorama sociale, istituzioni, imprese, esperti, media, organizzazioni civiche e singoli cittadini.
Dal 2014 Cittadinanzattiva promuove una Festa nazionale per la lotta agli sprechi. L'edizione 2014 e quella del 2015 si sono svolte a Spoleto, quella del 2016 a Fiuggi, in concomitanza con il Congresso nazionale di Cittadinanzattiva InclusoIO.
Il format organizzativo dell’evento prevede un programma ricco di attività quali incontri, laboratori, punti informativi, attività ludiche e spettacoli, con un approccio estremamente concreto, al fine di condividere idee, pratiche e progetti per la lotta agli sprechi.
Visita il sito di SpreKO
A vent’anni dalla prima stesura, il Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva e Federfarma rinnovano ed aggiornano il testo della Carta della qualità della farmacia
La nuova Carta della qualità della farmacia elenca i diritti dei cittadini e gli impegni che la farmacia si assumeper rispettarli ed essere sempre più vicina alle esigenze di ciascuno, offrire un servizio a misura di cittadino, garantire alti standard di qualità.
Le farmacie che aderiscono all’iniziativa, siadopereranno per rispettare e diffondere i 14 diritti della Carta europea dei diritti del malato ed assicurare ai cittadini Accessibilità, Accoglienza e attenzione alla singola persona, informazione, sicurezza, standard di qualità,
Descrizione del progetto
Active Citizenship Network (ACN), la rete Europea di Cittadinanzattiva, sta avviando un progetto a livello Europeo con lo scopo di dare visibilità alle buone pratiche esistenti nei diversi Paesi Ue in tema di lotta al dolore cronico.
In particolare questa raccolta ci permetterà di dare continuità - pur espandendola con qualche specificità - alla ricerca di buone pratiche per la lotta al dolore realizzata nel 2012.