Lo scenario delle aree interne nel nostro Paese fotografa un territorio esteso dal punto di vista geografico e alquanto frammentato in tema di erogazione e fruizione di servizi, in particolare quelli essenziali (salute, istruzione e mobilità).
Le aree interne si caratterizzano inoltre per uno spopolamento progressivo e per l’invecchiamento della popolazione residente nonchè per un aumento del livello delle disuguaglianze
Cittadinanzattiva, che attraverso iniziative concrete sul territorio sostiene da anni una strategia nazionale delle aree interne di ampio respiro in grado di garantire servizi essenziali imprescindibili per chi abita questi territori, dal 19 dicembre 2024 attiva una nuova edizione di “Chi l’ha fatto?” il premio per le buone pratiche realizzate nelle aree interne, che abbiano in qualche modo contribuito a migliorare la qualità della vita ai residenti di questi luoghi.
Contesto
La visione “One Health” si basa sul concetto ormai universalmente riconosciuto che la salute dell’essere umano è intimamente connessa a quella delle altre specie viventi e dell’ambiente in generale. Ogni cambiamento insito in una di queste variabili o nella loro relazione è destabilizzante e pericoloso per il tutto.
La pandemia da SARS-CoV-2, è una delle più grandi conferme dell’inscindibilità della nostra salute dal contesto in cui viviamo. Segna, purtroppo, anche la presa di coscienza che gli sconvolgimenti nell’”ecosistema Terra” a cui stiamo assistendo negli ultimi decenni non sono dovuti a eventi casuali, ma dipendono da attività umane, come l’utilizzo indiscriminato del suolo, l’invasione di aree naturali e la conseguente perdita di biodiversità, l’inquinamento ambientale e i cambiamenti climatici.
Fin dalla sua nascita nel 2003, IMPARARESICURI è nato come un programma articolato, basato su tre principali pilastri che si realizzano ogni anno: il monitoraggio civico degli edifici scolastici, la Giornata nazionale della sicurezza delle scuole, il Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute a Scuola “Vito Scafidi”.
La Giornata della sicurezza nelle scuole, inventata e promossa da Cittadinanzattiva nel 2003, poi istituzionalizzata nel 2015 con la Legge de “La buona scuola”, è nata dal basso, interpretando le richieste delle scuole circa la necessità di affrontare il tema della sicurezza in una prospettiva di sviluppo della cultura della prevenzione, intesa come acquisizione di informazioni corrette ma anche esperienze pratiche di assunzione di comportamenti adeguati individuali e procedure collettive, Ogni anno, decliniamo tale macro-tema su vari argomenti ad esso collegato, come la salute, il benessere, il digitale, la sostenibilità, l’inclusione, fornendo strumenti e materiali didattici per i diversi target.
La Giornata è l’occasione per rendere visibili queste attività attraverso prove di evacuazione su vari rischi, incontri con esperti, approfondimento dei piani comunali di protezione civile ecc. La Giornata è dedicata a tutte le vittime della insicurezza della scuola per non dimenticarle e per rinnovare ancora di più l’impegno per scuole sicure, belle sostenibili e per fare in modo che tutta la popolazione scolastica conosca i diversi scenari di rischio e sia in grado, quando possibile, di prevenirli o di fronteggiarli con consapevolezza e adottando comportamenti “salvavita”.
Già da anni, l’Antimicrobico-resistenza (AMR) è considerata dall' OMS una delle più gravi minacce di salute pubblica, da affrontare con un approccio integrato One Health che coinvolge la salute umana, animale e ambientale per ridurre la resistenza antimicrobica.
L'antibiotico-resistenza è un aspetto cruciale del fenomeno più ampio della resistenza antimicrobica (AMR), che riguarda tutti i microrganismi come batteri, virus, funghi e parassiti che diventano resistenti ai farmaci “progettati” per eliminarli o controllarli.
I dati sono allarmanti: una recente ricerca condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (GRAM) Project e pubblicata su The Lancet, stima che oltre 39 milioni di persone nel mondo potrebbero morire a causa di infezioni resistenti agli antibiotici entro il 2050. In Italia si registrano i livelli più elevati di resistenza riscontrata in Europa (200mila pazienti l’anno colpiti da batteri resistenti) con 11mila vittime. L’Italia è il Paese che consuma la quota maggiore di antibiotici in Europa, inferiore solo alla Francia. Inoltre, il consumo di questi farmaci nel 2023 è aumentato (del 6,4%) nel nostro Paese nel 2023 rispetto all’anno precedente (Rapporto Osmed 2024).
In altre parole, quando i batteri o altri patogeni diventano resistenti agli antimicrobici (che comprendono anche gli antibiotici), trattare infezioni comuni diventa più difficile, se non impossibile. Questa resistenza si sviluppa in tutti i microrganismi che, per loro stessa natura, si evolvono in modo tale da non rispondere più ai farmaci che sono stati “progettati” per eliminarli, rendendoli inefficaci.
Una nostra recente consultazione, condotta in occasione della Settimana europea della mobilità 2024, ha rivelato come ancora ci siano poca chiarezza sul concetto di sostenibilità e diffusi pregiudizi che potrebbero rallentare l’adozione di comportamenti di mobilità più sostenibili.
L’obiettivo del progetto Smuoviamoci è quello di contribuire a far chiarezza e a diffondere informazioni sulla mobilità sostenibile, al fine di ridurre i pregiudizi e favorire l’adozione di comportamenti responsabili.
Il progetto prevede l’avvio di una campagna informativa digitale, veicolata su diversi canali, relativa a temi quali: sostenibilità e mobilità sostenibile, trasporto pubblico locale, mobilità individuale, mobilità condivisa, piattaforme digitali, benefici della mobilità sostenibile.
Gli approfondimenti sui singoli temi seguiranno l’andamento della campagna e saranno disponibili con cadenza settimanale a partire dal 7 novembre.
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Il progetto è realizzato in collaborazione tra
Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Udicon, Unione Nazionale Consumatori
Con il contributo non condizionato di
Anno: 2024
Per maggiori informazioni:
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Contesto
È “Globesity” la parola coniata dall’Organizzazione Mondiale di Sanità per indicare quella che ormai appare a tutti gli effetti come un’epidemia di obesità. Il nuovo studio The Lancet, pubblicato a febbraio 2024 e realizzato in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità e altri centri di ricerca tra cui, in Italia, il CNR e l’ISS riporta infatti che l’obesità tra gli adulti è più che raddoppiata dal 1990 al 2022. L'obesità è un problema di primaria importanza per la salute individuale, collettiva e per la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
Secondo i dati più crescenti del sistema di Sorveglianza PASSI (periodo 2020-2021), la prevalenza dell’obesità nella popolazione adulta italiana è dell’11,1% tra gli uomini e del 9,7% tra le donne, mentre la prevalenza è del 5,7% nella fascia di età 18-34 anni, del 9,4% nella fascia di età 35-49 anni, e del 14,1% nella fascia di età 50-69 anni. I dati evidenziano inoltre come la prevalenza dell’obesità sia maggiore nelle classi sociali meno abbienti e con un livello socioculturale più basso; essa è infatti più che raddoppiata nelle persone che riferiscono molte difficoltà economiche (17,9%) rispetto alle persone che non ne riferiscono nessuna (8,3%), complessivamente le persone obese in Italia risultano essere 4 milioni.
Cittadinanzattiva ha realizzato la prima mappatura, con informazioni di dettaglio a livello di regione, provincia ed ASL, sulla dislocazione delle 1350 Case della Comunità (CdC), dei 400 Ospedali di Comunità (OdC) e delle 600 Centrali Operative Territoriali (COT) previsti dalla Missione 6 del PNRR.
La mappatura rientra tra le attività promosse da Cittadinanzattiva nell’ambito dell’Osservatorio Civico sul PNRR, ed è ovviamente in linea e in continuità con lo storico impegno in tema di assistenza territoriale.
Cittadinanzattiva anche quest’anno intende proseguire il suo impegno sul tema della prevenzione e della vaccinazione, rafforzando le proprie azioni nel tentativo di individuare soluzioni e strategie utili ad affrontare aspetti ancora critici dei percorsi di vaccinazione per l’infanzia, l’adolescenza, l’età adulta e gli anziani.
Il tema dei vaccini è da sempre uno dei nostri cavalli di battaglia per questo, in linea con il portale sui vaccini abbiamo deciso di proseguire il percorso avviato nella scorsa edizione progettuale per sensibilizzare maggiormente sul tema della vaccinazione.
“10 e lode in salute” è un’iniziativa realizzata dalla rete Scuola di Cittadinanzattiva con la collaborazione dell’Associazione Culturale Fuori Contesto, Il Municipio IV di Roma, la ASL Roma 2 e l’Associazione Federdibete Lazio. È un progetto finanziato dal fondo “Comunità Solidali 2022” della Regione Lazio.. Questa iniziativa nasce proprio dall’esigenza di parlare di salute e benessere nelle scuole e con i più piccoli in particolare, perché le buone abitudini e gli stili di vita sani vanno implementati fin dalla tenera età per incidere positivamente sullo sviluppo psico -fisico dei bambini. Parlare di salute coinvolgendo non solo gli studenti ma anche i docenti ed i genitori è per Cittadinanzattiva fondamentale, perché la scuola è il luogo ideale per attivare e sensibilizzare tutta la comunità educante.
Il Rapporto Annuale sulla Farmacia, giunto nel 2024 alla sua settima edizione, è coordinato dall’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva e realizzato in partnership con Federfarma.
Sin dalla sua prima edizione, il Rapporto sulla Farmacia si è focalizzato sul ruolo della farmacia in Italia quale presidio di salute e di prossimità, parte integrante della rete di assistenza del Servizio sanitario nazionale, con la finalità generale sia di contribuire a qualificare il rapporto tra farmacia/farmacista e cittadino, in un’ottica di reciproca fiducia, scambio e collaborazione, sia di contribuire a tracciare l’evoluzione della farmacia dei servizi alla luce della riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali, valorizzando il punto di vista di cittadini e farmacisti; tema quanto mai attuale alla luce sia della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienzae della relativa riforma contenuta nel DM 77/2022, sia del recente Ddl “semplificazioni” 2024.
Obiettivo dell’iniziativa “Zero in condotta: azioni in-formative condotte da giovani, insegnanti e cittadinanza verso la riduzione dell’impatto ambientale”, co-finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) con un nutrito gruppo di partner progettuali e con CESVI come capofila, è quello di fornire strumenti e nuovi spazi di dialogo agli attori dell’educazione formale e informale per attivarsi con azioni formative di contrasto al cambiamento climatico, dopo averne compreso a fondo i meccanismi. In linea con l’approccio UNESCO all’Educazione alla Cittadinanza Globale, l’iniziativa mira a rendere i giovani attori protagonisti della transizione ecologica in atto e contribuire in tal modo al “cambiamento individuale e collettivo per la creazione di un mondo più sostenibile e giusto”.
La pandemia ha sottolineato l'importanza che la salute pubblica sia in cima all'agenda politica e ha mostrato in maniera molto concreta come l'Unione europea può integrare e aggiungere valore alle politiche nazionali per migliorare la vita quotidiana e il benessere dei cittadini. Questo approccio risponde alle chiare aspettative dei cittadini quando si tratta di proteggere e promuovere la loro salute. L’ultimo Eurobarometro e i sondaggi dell'opinione pubblica hanno dimostrato che la salute è tra le principali priorità dei cittadini europei. L'Unione europea della salute è stata creata per rispondere alle loro aspettative. Investire nella salute ripaga sempre. La pandemia ha dimostrato come la salute pubblica sia un prerequisito per il funzionamento delle società e delle economie.
Nel mese di marzo è stato avviato il progetto SCUDI “SCuola di Diritti umani”, promosso da Cittadinanzattiva e CILD, “il contenzioso strategico per la tutela dei diritti dei migranti”. Si tratta di un'iniziativa innovativa volta a rafforzare la protezione dei diritti umani delle persone migranti in Italia.
SCUDI è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Programma “Cittadini, uguaglianza, diritti e valori” (CERV), e mira a sviluppare capacità di contenzioso strategico come strumento chiave per l'implementazione della Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea nel contesto nazionale italiano.
SCARICA IL RIASSUNTO DEI 57 PROGETTI INVIATI
Si definisce buona pratica ogni iniziativa di successo volta a migliorare contestualmente l'efficienza (nell’accezione di economicità) e l'efficacia (come modalità per soddisfare in maniera adeguata, i bisogni e le aspettative dei cittadini) della gestione ed erogazione dei servizi nel campo della Salute.
Cittadinanzattiva avvia la 14° edizione del Premio Andrea Alesini sulle buone pratiche per l’umanizzazione delle cure in sanità che si pone l’obiettivo di individuare e raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio nazionale; diffonderle e renderle consultabili, anche on-line, sia agli addetti ai lavori che ai cittadini; creare una rete virtuosa di operatori sanitari che promuovano la trasformazione dei singoli progetti in esperienze consolidate e di sistema.
Quest’anno il bando - al quale seguirà una cerimonia di premiazione delle migliori esperienze realizzate – è dedicato alla raccolta di attività progettuali ed esperienze pratiche in tema di umanizzazione delle cure e prevede in un focus specifico una raccolta di attività progettuali ed esperienze pratiche sul tema dall’innovazione digitale in sanità e del welfare culturale.
Nel nostro Paese, come evidenziato dall’ultimo Rapporto Istat, registriamo crescita della povertà e aggravamento del fenomeno del sovraindebitamento, con un inevitabile aumento delle disuguaglianze. La pandemia da Covid-19, il caro bollette e la crisi inflattiva hanno concorso a peggiorare la già precaria situazione delle famiglie, soprattutto le più vulnerabili. Il fenomeno dell’inflazione segnerà nel prossimo futuro una significativa riduzione del potere d’acquisto delle famiglie incrementando ulteriormente le disuguaglianze.
Cittadinanzattiva per rispondere a questo scenario di crisi che si va delineando e per rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini che rivolgono all’associazione richieste di orientamento e sostegno su temi sempre più specifici (ad es. come sospendere le rate del mutuo, come ottenere prestazioni sanitarie del SSN, come orientarsi nei mercati dell’energia, etc.) ha necessità di rafforzare le sue attività di tutela e potenziare il suo servizio gratuito di informazione, assistenza e consulenza nei confronti dei cittadini e delle famiglie. Si intende così facilitare l’accesso alle misure di sostegno e ai servizi nel sistema pubblico e privato cittadino, contrastare le condizioni di fragilità al fine di intervenire sui fenomeni di esclusione sociale e lo sviluppo della cultura del volontariato tra i giovani.
Motore e obiettivo del progetto Pit 2.0 è dunque ridurre le ineguaglianze, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età e rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili attraverso una risposta in termini di tutela e intervento.
Presentazione Valeria Fava: "Farmaci equivalenti: conoscere per scegliere".
Presentazione Riccardo Grassi: "Gli italiani e i farmaci equivalenti – Ricerca SWG".
Ioequivalgo è un progetto pluriennale e multiforme realizzato da Cittadinanzattiva, con il sostegno non condizionato di Egualia (nel 2016 era Assogenerici), che dal 2016 tiene alta l’attenzione sul farmaco equivalente; nasce infatti come campagna di sensibilizzazione, coinvolgimento e informazione sui farmaci equivalenti, al fine di sgomberare il terreno dai falsi miti, favorire una informazione corretta per un rapporto più consapevole con i farmaci, che conti su una stretta collaborazione tra cittadini, istituzioni, operatori sanitari. Con il susseguirsi delle varie edizioni, Ioequivalgo si è guadagnato la reputazione di autentico esempio di health literacy.
Sotto questo nome, infatti, non vi è solo la Campagna di corretta informazione sulla efficacia, sicurezza e sostenibilità - sia per i cittadini che per il SSN - dei farmaci equivalenti, ma si può riconoscere un esempio concreto di continuità nell’impegno in favore delle politiche a tutela della salute e dei bilanci dei cittadini e del sistema Italia.
SCARICA LA VII INDAGINE SULLE MENSE SCOLASTICHE
Secondo dati recenti del Ministero dell’Istruzione, dei 40.160 edifici scolastici statali presenti sul territorio, 13.533, il 33,6%, cioè uno su tre, sarebbero dotati di mensa scolastica o, per meglio dire, di un “ambito funzionale alla mensa”, come viene definito nell’Open Data del Ministero dell’Istruzione.
Come è noto, però, le mense esistenti non sono distribuite in modo omogeneo nel Paese; basti considerare che nelle Regioni del Sud poco più di un edificio su cinque dispone di una mensa scolastica (22%, 21% nelle Isole) e la quota scende al 15,6% in Campania e al 13,7% in Sicilia. La differenza con le regioni del Centro e del Nord è molto evidente: 41% e 43% rispettivamente sono gli edifici dotati di mensa scolastica in questi territori. La regione con un numero maggiore di mense è la Valle d’Aosta (72%), seguita da Piemonte, Toscana e Liguria dove è presente in 6 edifici su 10. In Puglia, Abruzzo e Lazio sono presenti le mense in un edificio su quattro.
Tra gli obiettivi indicati nel PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, è prevista la creazione di circa 1.000 nuove mense scolastiche. Purtroppo, ad oggi, sulla base dei pochi dati disponibili relativi all’andamento dei lavori, si registra un ritardo anche per questo filone di finanziamenti per cui la effettiva disponibilità di gran parte di queste nuove o rinnovate mense si avrà solo a partire dal II semestre del 2026. La scelta di investire su questo sevizio è sicuramente importante, così come la scelta di stabilire percentuali significative dei fondi alle regioni e ai territori che ne sono maggiormente sprovvisti, anche se ciò non riuscirà a colmare pienamente le reali necessità esistenti.
Il dibattito sulla sostenibilità dei sistemi universalistici richiede l’innesto rapido nella agenda delle politiche sanitarie di nuovi approcci, centrati prioritariamente sulle garanzie di accesso e sulla qualità ed equità di ciò che si mette a disposizione dei cittadini, abbandonando una volta per tutte le logiche prestazionali e puntando con decisione sul valore e sugli esiti, misurabili e misurati, in termini di salute.
L’interesse di Cittadinanzattiva per il VBHC si iscrive in questa cornice di senso e nel solco di una tradizione consolidata di tensione costante per l’accessibilità, la qualità ed equità del SSN in un contesto che conservi immutata, ed anzi incrementi, la sua capacità di garantire in tempo reale l’innovazione.
Ragioni per le quali Cittadinanzattiva ha avviato, ormai da alcuni anni, un percorso per sviluppare un approccio civico alle teorie del VBHC, in grado di sottolineare, valorizzare ed enfatizzare il punto di vista dei cittadini nella implementazione di esperienze ispirate a questa metodologia.
L’impegno per la tutela dei diritti delle persone con diabete è parte strutturale delle politiche di Cittadinanzattiva. La consapevolezza della distanza del Ssn da una adeguata capacità di presa in cura integrata della persona con diabete su tutto il territorio nazionale, in grado di garantire omogeneamente attenzione per le politiche di prevenzione e accesso appropriato a ciò che l’innovazione scientifica e tecnologica mette a disposizione, ci hanno spinti ad aggiornare nel 2021 le informazioni e i dati raccolti sulla condizione delle persone con diabete con la Seconda Indagine Civica sul Diabete.
Il filo rosso della Seconda Indagine Civica è stato, come già per la prima, l’esistenza di differenze significative tra le Regioni, nei modelli organizzativi, negli indirizzi che regolano l’accesso a farmaci e dispositivi e, in particolare, alla innovazione, nelle pratiche prescrittive, nelle politiche di prevenzione. Differenze che sono all’origine di disparità e disuguaglianze nell’accesso alle cure, e ci restituiscono l’immagine di un’Italia divisa in due, tra Nord e Sud del Paese.
L’Indagine è stata anche una occasione per verificare l’applicazione ancora solo parziale del Piano nazionale sulla malattia diabetica, la cui approvazione risale ormai al 2012. Le Regioni si sono impegnate ad attuarlo, anche se con le modalità organizzative che ritengono più adeguate, esercitando l’autonomia decisionale riconosciuta loro. Alcune di esse hanno fatto decisamente bene, e i dati lo documentano, altre continuano a far male. È un documento che conserva la sua validità strategico-programmatoria, ma che andrebbe riconfermato e aggiornato al contesto attuale, con un occhio particolarmente attento a concretezza e a pragmaticità delle diverse politiche.
Il progetto nasce per dare spazio ad una nuova generazione di consumatori: evoluti, consapevoli, sostenibili.
La generazione spreK.O. non è legata all’età ma ad un approccio alla vita etico e positivo.
Il progetto Vita da generazione spreK.O., in linea con il goal 12 dell’Agenda 2030 dell’O.N.U., si pone l’obiettivo generale di contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili (da un punto di vista sociale, economico e ambientale), facendo leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo.
Sta per cominciare la nuova edizione della Fiera DIDACTA, uno degli eventi più importanti per il mondo dell'istruzione. Quest'anno la fiera si terrà a Firenze dal 20 al 22 marzo 2024 e siamo emozionati di annunciare che anche quest'anno noi di Cittadinanzattiva saremo presenti con uno stand al terzo piano insieme alle altre associazioni del terzo settore, pronti a parlare dei programmi che portiamo avanti nelle scuole di ogni ordine e grado, rivolti a docenti e studenti. Sarà un'occasione unica per discutere dei temi che ci stanno a cuore e per confrontarci con i professionisti del settore.
Scarica la Guida didattica sui diritti dei consumatori
Al fine di rafforzare l’operato dell’associazione a servizio dei consumatori, verranno realizzate attività di:
TUTELA
Continua l’operatività del chatbot SUSI che consente di attivare percorsi guidati verso le informazioni e risponde ad interrogazioni dirette in virtù di algoritmi e all’Intelligenza Artificiale, base della sua tecnologia. La sua operatività è garantita h24, 7 giorni su 7 e le richieste di supporto per le quali non riesce a fornire una risposta vengono inoltrate al competente operatore. Inoltre, nel corso del 2024 sarà istruito per rispondere anche a questioni relative all’ambito bancario e finanziario.
Continua l’attività dello sportello telefonico nazionale, 0636718040, attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 14 alle 17 sui temi di: energia elettrica e gas, acqua, rifiuti, trasporti, telecomunicazioni, servizi bancari e assicurativi. È inoltre a disposizione dei cittadini un ulteriore canale di contatto, l’e-mail
Scarica il secondo instant book
Scarica il documento di posizionamento
Negli ultimi anni un nuovo approccio terapeutico nella cura dei tumori si sta sempre più affiancando al tradizionale modello istologico. Questo approccio "genomico" si basa sull'analisi del DNA tramite test di Next Generation Sequencing (NGS), che consentono di individuare le alterazioni molecolari responsabili dell'insorgenza del tumore. Tali alterazioni possono essere trattate con farmaci mirati, indipendentemente dalla sede o dall'organo del tumore. Questa precisione nella terapia può offrire nuove prospettive nel trattamento del cancro, portando speranza a molti pazienti.
“Oggi la sfida è garantire che i progressi scientifici siano trasferiti nella pratica clinica e che vi sia accesso equo ai benefici per i pazienti oncologici”, per questo, Cittadinanzattiva in continuità con l’impegno avviato in questi anni promuove l’Osservatorio civico sulla medicina personalizzata. NGS e MTB: lo stato dell'arte regionale.
Esistono attualmente diverse terapie mirate già disponibili sul mercato e approvate dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che sono anche coperte (rimborsabilità) dal Servizio Sanitario Nazionale. Tuttavia, in alcuni casi, il test di NGS potrebbe rilevare alterazioni per le quali non esistono ancora terapie mirate autorizzate. In questi casi, solo quando un paziente ha esaurito le opzioni terapeutiche standard, si può ricorrere a un organo di "secondo livello", chiamato Molecular Tumor Board (MTB) composto da diverse e numerose professionalità. Questo organismo si riunisce per discutere e valutare la situazione clinica di quel paziente e individuare la terapia più appropriata. Questa potrebbe includere l'uso di farmaci off-label (cioè farmaci approvati ma per un'altra indicazione) o farmaci in fase di sperimentazione clinica, tra le altre opzioni.
Nonostante gli sforzi legislativi come la Legge n° 233/2021 che ha istituito i MTB e il recente DM 30 maggio 2023 (G.U. del 16-08-2023), ci sono ancora disparità significative tra le regioni italiane. Attualmente, i test di NGS non sono ancora inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e i tempi per l'aggiornamento non sono chiari. Inoltre, le risorse per potenziare i test di NGS sono limitate, come indicato dalla Legge di Bilancio del 2024.
Liste d’attesa: uno dei problemi più sentiti dalle persone che entrano in contatto con il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Un problema costantemente presente, ma fortemente acuitosi negli ultimi anni, in particolare dopo l’emergenza sanitaria legata alla Pandemia.
La criticità delle liste d’attesa ha caratterizzato da sempre le attività di Cittadinanzattiva. Di anno in anno l’organizzazione ha messo al centro delle proprie politiche di tutela e di analisi civica il tema delle liste d’attesa.
La capacità di accedere a servizi essenziali per la salute, sia in caso di patologie croniche che di acuzie, sta inoltre affrontando una evoluzione legata alle nuove tecnologie, e alla possibilità di analisi e cura da esse offerte.
L’ipotesi alla base del progetto sviluppato da Cittadinanzattiva, con il contributo non condizionato di Doctolib, è che il tema delle liste d’attesa sia molto complesso e per essere risolto andrebbe affrontato da numerose prospettive.
In questa progettualità abbiamo deciso di concentrarci sul contributo che il digitale può dare per facilitare l’accesso alle prenotazioni: ridurre la mobilità sanitaria forzata, permettere l’interoperabilità dei dati per connettere le agende delle diverse strutture, ecc.
Guarda la registrazione del nostro evento "Cara" acqua: una risorsa da risparmiare e tutelare
Scarica il XIX Rapporto sul servizio idrico integrato
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Il progetto “BLUE COMMUNITIES Giovani promotori di comunità a difesa dell’acqua” ha l’obiettivo specifico di promuovere la mobilitazione giovanile per il supporto alla creazione di Blue communities, intese come reti territoriali di attori (scuole, istituzioni, cittadini, organizzazioni della società civile, gestori dell’acqua, amministrazioni locali, operatori economici) che collaborano in modo attivo e responsabile per la riduzione dei consumi diretti e indiretti di acqua, in risposta all’aggravarsi della scarsità idrica dovuta al cambiamento climatico.
L’iniziativa si rivolge ai giovani dai 14 ai 30 anni nelle regioni coinvolte (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia). Tuttavia, al fine di dare concretezza allo sviluppo e al rafforzamento di un senso di appartenenza ad una comunità nella popolazione giovanile, si è ritenuto fondamentale coinvolgere anche altri attori che fanno parte delle comunità di riferimento dei beneficiari principali: la scuola e l’intera comunità educante (a partire dagli insegnanti ed educatori) e gli attori chiave coinvolti a livello territoriale nella gestione delle risorse idriche (enti locali, gestori dell’acqua, associazioni di categoria, enti del terzo settore), oltreché la popolazione.