Il nuovo progetto realizzato da Active Citizenship Network, è focalizzato sul continuare a sostenere la necessità di rafforzare la vaccinazione degli adulti in Europa. L'idea è quella di contribuire a migliorare la collaborazione con i diversi attori della sanità e la fiducia della comunità nella scelta del vaccino, coinvolgendo sempre le associazioni di cittadini e di pazienti in tutta Europa per conoscere e attuare meglio le politiche vaccinali.
Il progetto è realizzato grazie al supporto incondizionato di NOVAVAX,
Il Rapporto Annuale sulla Farmacia, giunto nel 2023 alla sua sesta edizione, è coordinato dall’Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva e realizzato in partnership con Federfarma.
Sin dalla sua prima edizione, il Rapporto sulla Farmacia si è focalizzato sul ruolo della farmacia in Italia quale presidio di prossimità, con la finalità generale sia di contribuire a qualificare il rapporto tra farmacia/farmacista e cittadino, in un’ottica di reciproca fiducia, scambio e collaborazione, sia di contribuire a tracciare l’evoluzione della farmacia di comunità alla luce della riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali, valorizzando il punto di vista di cittadini e farmacisti; tema quanto mai attuale alla luce della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e della relativa riforma contenuta nel DM 77/2022.
Guarda la registrazione dell'evento "Cittadini e sostenibilità energetica" del 14 dicembre 2023
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Contesto di riferimento
Il piano REPowerEU ha aiutato ad alzare sia gli obiettivi di efficienza energetica al 2030 (dal 9% al 13%) che quelli di diffusione di energie rinnovabili (dal 40% al 45% del fabbisogno energetico complessivo europeo), confermando le direttive del “Fit for 55” e gli impegni di abbattimento dei gas serra entro il 2030. Nel discorso sullo stato dell’Unione, l’esecutivo Ue ha proposto inoltre una riduzione del consumo di elettricità di almeno il 5% durante le ore di punta per i prossimi anni.
Dati questi obiettivi, e in considerazione dell’attuale contesto geopolitico che ha evidenziato la fragilità dei nostri approvvigionamenti, diventa sempre più pressante la necessità di favorire una transizione ecologica “giusta”. Tale necessità impone, a nostro avviso, un’azione coordinata da parte di tutti i soggetti coinvolti, a partire dai consumatori, sempre più attori e protagonisti del mercato dell’energia.
Il contesto
L’attività progettuale trova radicamento nel Green Deal europeo e nelle strategie di attuazione ad esso connesse - nel caso specifico la strategia Farm to fork, oltre che nell’Agenda 2030 dell’ONU (in linea generale nel goal 12 - consumo e produzione responsabili).
Nell’attuale contesto il sistema alimentare subisce, da un lato, gli impatti negativi derivanti dalle criticità legate all’attuale modello di sviluppo - in particolare con riferimento ai cambiamenti climatici che ne derivano - e dall’altro determina, a sua volta, degli impatti significativi sulle dimensioni di sostenibilità.
La sfida del settore è quella di essere in grado di garantire la giusta alimentazione, in termini sia di qualità e nutrimento sia dal punto di vista della quantità, preservando l’ecosistema e le risorse naturali e promuovendo lo sviluppo delle comunità.
Le attività connesse al sistema alimentare, dalla fornitura delle materie prime, passando per la trasformazione, l’imballaggio e la logistica, fino ad arrivare alla grande distribuzione, generano impatti consistenti e di varia natura sulle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile.
In tale contesto, il consumatore può svolgere un ruolo centrale: se adeguatamente informato, può “agire” il proprio potere di scelta in maniera consapevole, contribuendo ad orientare il mercato verso modelli produttivi più sostenibili.
Proprio su tale assunto trova fondamento la nostra proposta progettuale, incentrata principalmente su 3 priorità a nostro avviso imprescindibili:
Obiettivo generale
Contribuire alla promozione di modelli di produzione e consumo sostenibili (da un punto di vista sociale, economico e ambientale), facendo leva sul cambiamento prima individuale e poi collettivo, in linea con quanto previsto dal goal 12 dell’Agenda 2030 “Consumo e produzione responsabili”.
Obiettivo specifico
Aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente ai temi dell’alimentazione sostenibile, dell’importanza delle filiere certificate, della sicurezza alimentare e della lotta agli sprechi.
Attività
Il primo step prevede l’organizzazione di due incontri di formazioni per i referenti associativi di Cittadinanzattiva (coinvolgimento nazionale). Le tematiche macro oggetto della formazione sono:
Il secondo step prevede l’avvio di un processo di coinvolgimento della comunità (trattandosi di un progetto pilota le azioni si concentrano nella regione Puglia).
Più in dettaglio, i referenti associativi vengono coinvolti nella fase di avvio di un percorso di engagement della comunità locale sul tema della nutrizione sostenibile e della lotta agli sprechi. Tale fase consiste nella realizzazione di una consultazione civica su 2 livelli:
Prospettive di sviluppo
L’output del progetto pilota costituisce la base di valutazione propedeutica all’avvio di due nuovi percorsi:
I contenuti veicolati attraverso questa attività progettuale sono realizzati grazie al contributo di un comitato tecnico-scientifico costituito da: Michele Antonio Fino, Professore Associato di Diritto Europeo, Food Law ed Ecologia Giuridica, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo Andrea Ghiselli, direttore del Master di primo livello in Scienza dell’alimentazione e dietetica applicata presso Unitelma Sapienza (Roma) e Past President della Società italiana di Scienze dell’alimentazione Guendalina Graffigna, Phd, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza e Direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB – Consumer, Food & Health Engagement Research Center Chiara Nobili, ENEA, Coordinatrice del gruppo di lavoro AGRIFOOD della "Piattaforma Italiana degli attori per l'Economia Circolare" Giuseppe Patat, rappresentante tecnico UNI per la ISO 14019 Carlo Alberto Pratesi, Professore di Economia e Gestione delle Imprese al Dipartimento di Studi Aziendali dell’Università Roma Tre Lucio Tagliafierro, Direzione Generale per la Politica Industriale, l’innovazione e le Piccole e Medie Imprese, Ministero delle imprese e del made in Italy |
Durata: giugno-dicembre 2023
Per maggiori info:
Per saperne di più su consumatori, cibo ed economia circolare, leggi qui il nostro punto di vista.
Il progetto è realizzato con il sostegno non condizionato di:
Questo progetto, che sarà realizzato dalla rete europea di Cittadinanzattiva, Active Citizenship Network (ACN), soprattutto in modalità online, è incentrato sulla necessità di continuare a sostenere il rafforzamento della vaccinazione degli adulti in Europa. L'idea è quella di valorizzare l'importanza dell'empowerment delle persone nella scelta del vaccino e la collaborazione con i diversi attori della sanità, coinvolgendo in primo luogo le associazioni di cittadini e pazienti in tutta Europa per conoscere e attuare meglio le politiche vaccinali.
Il progetto BLISS – avviato a dicembre 2022 - vuole rispondere, con un intervento integrato sia dal punto di vista formativo sia sociale, al “bisogno di salute”, strettamente collegato alla necessità di avere strumenti per reperire, analizzare e comprendere le notizie riguardo alla salute. Competenze che rientrano nella cosiddetta “alfabetizzazione sanitaria digitale”, come definita dall’OMS.
Obiettivo è promuovere strategie pedagogiche innovative nel contesto della trasformazione digitale, offrendo un percorso formativo rivolto in prima istanza ai docenti ma di cui poi beneficeranno studenti delle scuole secondarie di 6 paesi europei.
Dato il forte incremento nell’utilizzo delle tecnologie digitali, sia come reazione all’isolamento (dovuto agli anni di pandemia da Covid-19), sia come conseguenza di tutte quelle attività -formative e non- che sono passate al digitale (DAD inclusa), il progetto fornirà percorsi e contenuti formativi sull'apprendimento digitale della salute che siano accessibili, comprensibili ed accattivanti.
Cos'è MOB?
MOB è un progetto destinato a ragazze e ragazzi provenienti da tutta Italia, pronti a mettersi in gioco per scoprire cosa vuole dire mobilità sostenibile, sviluppando una capacità critica e di elaborazione personale che li porti a esporre le proprie idee di fronte a un pubblico o a discutere le proprie proposte con cittadini e decisori pubblici.
Il progetto vuole generare consapevolezza sul tema, dando voce alle loro idee e promuovendo il loro coinvolgimento in esperienze di cittadinanza attiva.
Cosa significa MOB
Il nome MOB gioca sul duplice significato di mobilità e di moltitudine di persone, chiamate a raccolta per rivoluzionare il concetto stesso di mobilità sostenibile che deve essere posta al centro della loro esperienza di cittadini delle comunità in cui vivono.
Con il logo, nel quale si richiama il movimento di rivoluzione della Terra attorno al Sole, si vuole promuovere un messaggio forte: come nel passaggio dal modello geocentrico a quello eliocentrico è fondamentale un cambio di paradigma anche in tema di mobilità. È indispensabile allargare i propri orizzonti verso forme di mobilità nuove, sostenibili e alternative a quelle tradizionali.
Obiettivi Agenda 2030
Il progetto mira a contribuire al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
4 – Istruzione di qualità
11 – Città e comunità sostenibili
Bando MOB e primo step di selezione
Coltiva una nuova idea di movimento
Grazie a questa attività sono state raccolte idee e proposte formulate da giovani dai 16 ai 21 anni. I vincitori del primo step di selezione sono stati coinvolti in laboratori e incontri ispirazionali alternati a momenti di relax e divertimento nel Camp Festival di MOB (Cesenatico, 8 - 10 settembre).
Secondo step di selezione: evento e progetti
Metti in moto la mobilità sostenibile
Con un secondo step di selezione, a novembre 2023 sono state individuate 10 idee visionarie che troveranno un palco l’11 maggio 2024 a Bologna per essere presentate nell’ambito di un evento nazionale dedicato alla Generazione Z con creator e influencer, e 3 progettualità da accompagnare nella realizzazione in altrettanti Comuni italiani, che diventeranno oggetto di workshop di discussione tra marzo e maggio 2024, revisione e co-progettazione con cittadini, stakeholder e policy makers nei territori al centro delle proposte selezionate.
Timeline
Per ulteriori dettagli leggi il regolamento https://www.fondazioneunipolis.org/mob
Per maggiori informazioni
Durata: 2023-2024
Mob – movimento in rivoluzione è un progetto di Fondazione Unipolis in partnership con Cittadinanzattiva
Consulta il calendario del ciclo di webinar
Con il focolaio scoperto a Codogno a fine febbraio 2020, l’Italia è stato il primo Paese europeo ad essere colpito dalla pandemia da Covid-19, un’emergenza senza eguali nella storia contemporanea, fronteggiata in totale assenza di esperienze pregresse e di procedure consolidate e in condizioni di forte carenza di risorse sanitarie da mettere in campo.
A distanza di tre anni, lo scenario attuale è fortemente mutato. I dati dei nuovi casi e dei decessi per Covid-19, pubblicati dall’Istituto Superiore Sanità, continuano a diminuire, così come nel resto dell’Europa, secondo l’Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control).
SCARICA " LA CARTA DELLA QUALITA' E DELLA SICUREZZA DELLE CURE"
L’Azienda/struttura aderente alla CARTA riceverà un bollino identificativo dell’iniziativa quale segno di riconoscimento della volontà di implementare in maniera ancora più efficace e innovativa l’applicazione delle pratiche, dei protocolli, delle procedure a garanzia della sicurezza e della qualità delle cure, previste nella struttura.
Premessa
Un'economia circolare è sostenibile se è in grado di ridurre al minimo i rifiuti e contemporaneamente di massimizzare il valore dei materiali di scarto (organici). Per raggiungere questo obiettivo, i materiali di scarto organici richiedono una valutazione sufficiente. Inoltre, devono essere garantite la tracciabilità e la rintracciabilità delle materie prime biologiche e le rispettive catene di valore bio-based devono essere certificate in modo pratico. Tuttavia, gli attuali schemi di certificazione devono essere rafforzati, poiché non tutti soddisfano sufficientemente i requisiti specifici delle risorse biologiche.
E' quasi tempo di partire per la nuova edizione della Fiera DIDACTA, uno degli eventi più importanti per il mondo dell'istruzione. Quest'anno la fiera si terrà a Firenze dall'8 al 10 marzo 2023 e siamo emozionati di annunciare che anche noi di Cittadinanzattiva saremo presenti con uno stand!
Saremo lì con voi, al terzo piano insieme alle altre associazioni del terzo settore, pronti a parlare di sicurezza e salute a scuola. Sarà un'occasione unica per discutere dei temi che ci stanno a cuore e per confrontarci con docenti e professionisti del settore.
Al via la XVII edizione del Premio Buone Pratiche Sicurezza e salute a scuola "Vito Scafidi", realizzato dalla Scuola di Cittadinanzattiva, e rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado, asili nido compresi, che abbiano realizzato un progetto in almeno uno dei 3 ambiti tematici: sicurezza a scuola e sul territorio; educazione al benessere; cittadinanza attiva.
Questa edizione contiene anche una sezione speciale "Dai voce alla sicurezza e alla sostenibilità" con l’intento di far produrre e lanciare messaggi da parte dei ragazzi al mondo degli adulti e/o ai propri coetanei per mobilitarsi su tutti i livelli e prevenire/fronteggiare terremoto, alluvione, cambiamento climatico e stimolare le istituzioni a mettere in campo programmi di azione efficaci. Una giuria di esperti valuterà i progetti pervenuti e selezionerà i lavori migliori che saranno premiati durante un evento a Roma nel mese di Aprile.
Il crescente interesse al tema della sicurezza ed il consenso appassionato dimostrato dalle scuole alla Campagna Impararesicuri ci ha convinto del fatto che le scuole abbiano interesse a far conoscere quanto stanno facendo nell'ambito della prevenzione alla sicurezza, confrontandosi con le esperienze realizzate da altre scuole. Per tutto questo e in linea con la tradizione che da anni contraddistingue Cittadinanzattiva (vedi premio Villirillo e Alesini, rispettivamente per le buone pratiche nei servizi di pubblica utilità e nella sanità), è stato istituito il Premio delle Buone Pratiche di Educazione alla Sicurezza e alla Salute, intitolato alla memoria di Vito Scafidi, il ragazzo morto nel crollo del contro soffitto del Liceo Darwin di Rivoli (TO) nel novembre 2008.
Obiettivo del concorso è far conoscere le buone pratiche presenti nelle scuole del nostro Paese. Il tempo massimo per partecipare ed inviare i progetti è il 5 marzo 2023.
Consulta il bando e gli allegati:
Premessa
Le prove raccolte durante la pandemia mostrano che il COVID-19 ha avuto un impatto significativo, ad esempio, sulle malattie non trasmissibili (NCD): infatti, i pazienti oncologici e cronici sono stati lasciati “indietro” per diversi mesi. Dal punto di vista di un'organizzazione che promuove l'attivismo dei cittadini per la tutela dei diritti di tutti, offrendo sostegno alle persone in condizioni di vulnerabilità, non era accettabile che si rispondesse ai bisogni immediati dei cittadini che si trovavano ad affrontare la pandemia di Covid-19 semplicemente chiudendo i servizi. Sono invece sempre più necessarie soluzioni organizzative alternative per garantire la continuità e la qualità delle cure, nonché una forza lavoro sanitaria resiliente.
Il crescente interesse al tema della sicurezza ed il consenso appassionato dimostrato dalle scuole alla Campagna Impararesicuri ci ha convinto del fatto che le scuole abbiano interesse a far conoscere quanto stanno facendo nell'ambito della prevenzione alla sicurezza, confrontandosi con le esperienze realizzate da altre scuole.
Lo scenario delle aree interne nel nostro Paese fotografa un territorio esteso dal punto di vista geografico e alquanto frammentato in tema di erogazione e fruizione di servizi, in particolare quelli essenziali (salute, istruzione e mobilità).
Le aree interne si caratterizzano inoltre per uno spopolamento progressivo e per l’invecchiamento della popolazione residente nonchè per un aumento del livello delle disuguaglianze
Cittadinanzattiva, che attraverso iniziative concrete sul territorio sostiene da anni una strategia nazionale delle aree interne di ampio respiro in grado di garantire servizi essenziali imprescindibili per chi abita questi territori, dal 12 gennaio 2023 attiva una nuova edizione di “Chi l’ha fatto?” il premio per le buone pratiche realizzate nelle aree interne, che abbiano in qualche modo contribuito a migliorare la qualità della vita ai residenti di questi luoghi.
Scarica il Documento integrale e l'Abstract.
La pandemia globale che stiamo ancora vivendo ha messo in luce uno dei vulnus storici del nostro Servizio Sanitario Nazionale, relativo al tema dell’accesso alle cure.
Oggi più che mai è il momento di agire per ripensare nel concreto a un nuovo modello di accesso alle cure farmacologiche che sia più agile ed omogeneo.
Durante l’emergenza da Covid-19, sono state avviate alcune misure che hanno semplificato e sburocratizzato alcuni processi favorendo un accesso più agevole alle cure per tutta la popolazione e, in particolare, per le persone fragili e affette da patologia cronica.
I DIRITTI DEL PAZIENTE CON MIELOMA MULTIPLO
La “Carta dei diritti del paziente con mieloma multiplo” nata con l’obiettivo di far conoscere ai pazienti affetti da mieloma multiplo, ai loro familiari, ai medici, ai professionisti della sanità e ai cittadini, in generale, l’esistenza dei diritti spettanti a questi soggetti, e consolidare il protagonismo del paziente e promuoverne l’empowerment, inizia il suo percorso per essere accolta nelle regioni.
Le prime due regioni che si accingono a convocare tavoli regionali per la discussione con gli stakeholder sulla possibilità di attivare percorsi e azioni per facilitare la vita dei pazienti affetti da mieloma multiplo e dei loro familiari a partire dai diritti sanciti nella carta sono la Campania e l’Emilia Romagna.
Cittadinanzattiva ritiene che la promozione della Carta possa aumentare il livello di protezione dei diritti dei cittadini nei differenti contesti regionali e possa, inoltre, essere uno strumento di armonizzazione dei sistemi sanitari regionali per favorire la reale esigibilità dei diritti dei pazienti e dei cittadini.
L’elenco dei diritti contenuti nella Carta non ha carattere di esaustività ed è il risultato di un confronto con esperti del settore, società scientifiche e associazioni dei pazienti. Si parla di proposte che hanno un carattere aperto e, come tali, vengono condivise con i cittadini e con tutti gli interlocutori che ne vogliano tenere conto.
La Carta ha l’obiettivo di dare evidenza alle criticità nella presa in cura dei pazienti con mieloma multiplo, sensibilizzare tutti gli attori della salute per rendere più efficaci gli interventi assistenziali, e l'assunzione di impegni precisi sulla quantità e qualità dei servizi, prestazioni, percorsi che le strutture del SSN devono garantire. In tale contesto, il Ministero della Salute contribuirebbe a dare risalto a specifici diritti fondamentali dei pazienti con mieloma multiplo, diritti che rappresentano declinazioni del più generale diritto alla Salute, sancito dalla nostra Costituzione.
Per maggiori informazioni:
Anna Baldini: a.baldini@cittadinanzattiva-
Anno di realizzazione: 2022
Il progetto è realizzato con il contributo non condizionante di:
Il contesto
La pandemia da Covid-19 ci ha insegnato quanti danni può causare un cittadino non informato che perpetra comportamenti non corretti relativi alla salute e quanto, invece, un paziente informato e formato può fare la differenza non soltanto per la sua salute individuale ma per la salute pubblica in generale.
Comprendere quali sono i rischi per alcuni pazienti con comorbidità e quali sono invece i vantaggi apportati dalla vaccinazione anti Covid rappresentano due elementi che possono mitigare la pandemia da Covid-19 e altri eventi simili, che non è da escludere possano ripresentarsi in futuro e che devono quindi trovarci maggiormente pronti e preparati.
L’Organizzazione mondiale della sanità nel 1948 definisce la salute come "uno stato di completo benessere fisico, mentale, e sociale – e non la mera assenza di malattia".
Oggi, a distanza di più di 70 anni la definizione dell’OMS è quanto mai attuale se si pensa all’approccio olistico della salute “globale” ai tempi della emergenza sanitaria che stiamo vivendo da circa due anni.
La Pandemia globale infatti, conferma la necessità di riconoscere un respiro più ampio alla salute che non è più il risultato di poche e circoscritte variabili, ma il frutto di variabili multisettoriali e globali. La salute come un approccio integrato imprescindibile dai determinanti della salute a essa collegati.
Dalla precedente edizione del progetto emergeva una fotografia molto diversificata dei servizi e dei percorsi di salute in tema di patologie cardiovascolari nel nostro Paese. Si evidenziava, inoltre, una frattura comunicativa tra medico e paziente che non favoriva una diffusione di informazioni e conoscenze sui corretti stili di vita da assumere per generare un atteggiamento proattivo di salute da parte dei cittadini.
Scarica il programma (Evento 12 ottobre 2023)
La Seconda Indagine civica sul diabete, svolta nel 2021, ha confermato l’esistenza di differenze significative tra le diverse regioni nei modelli organizzativi, negli indirizzi che regolano l’accesso a farmaci e dispositivi e, in particolare, alla innovazione, nelle pratiche prescrittive, nelle politiche di prevenzione. Differenze che sono all’origine di disparità e disuguaglianze nell’accesso alle cure, e che restituiscono, ancora una volta, l’immagine di un’Italia divisa in due, tra Nord e Sud del Paese.
Eppure, ormai da dieci anni disponiamo di un Piano nazionale sulla malattia diabetica, che attende ancora di essere realizzato e ha tra i suoi elementi qualificanti anche la proposta di una impostazione comune su tutto il territorio nazionale, che dovrebbe contribuire ad assicurare maggiore omogeneità e a garantire eguale diritto di accesso, qualità e sicurezza alle cure e all’assistenza alle persone con diabete.
La stagione attuale si caratterizza poi per l’opportunità fornita dalla riorganizzazione dell’assistenza sul territorio e dalle risorse messe a disposizione dalla Missione 6 del Pnrr. La presa in carico delle persone con diabete potrebbe, o dovrebbe, rappresentare una possibilità per elaborare modelli per il rinnovamento della assistenza sul territorio.
Dal 21 al 23 settembre 2022 si è tenuto a Roma, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC), coordinatore del progetto, il primo incontro del progetto PROPHET, di cui Cittadinanzattiva è partner, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe.
L’emicrania è una condizione patologica molto diffusa che ha un impatto rilevante sulla qualità della vita degli individui che ne soffrono. L’Organizzazione mondiale della Sanità ha definito che la cefalea è la terza malattia più diffusa al mondo: a soffrire di emicrania è circa 1 miliardo di persone, di cui 136 milioni in Europa.
La malattia ha un impatto economico e sociale. Le persone che soffrono di cefalea oltre ad affrontare lo “stigma sociale” si misurano quotidianamente con una serie di problemi che hanno una ricaduta sulla loro vita.
Nuovi appuntamenti e attività con Io sono originale, l'iniziativa del MiSE (ora MIMIT), promossa dalla Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (DGTPI - UIBM) in collaborazione con le associazioni dei consumatori iscritte al CNCU*
L’acquisto di beni contraffatti è un atteggiamento di consumo che coinvolge diversi livelli (economico, sociale, psicologico, comunicativo) e che richiede strategie coordinate di informazione, sensibilizzazione e contrasto. Esso può avere, infatti, effetti negativi diretti e indiretti sulla salute e la sicurezza dei consumatori, oltre che incidere negativamente sull’ambiente. Tali rischi, connessi ad un’abitudine di acquisto e di consumo sbagliata oltre che illegale, non sono, tuttavia, chiaramente e adeguatamente percepiti dal consumatore e pertanto diventa determinante intervenire attraverso un piano mirato di attività informative e divulgative che contribuisca al miglioramento della "percezione sociale" di tali fenomeni.
Scarica il testo della Raccomandazione civica “Un percorso di presa in carico e gestione della persona con BPCO”
L’obiettivo dell’iniziativa, attraverso la realizzazione della Raccomandazione civica, è di rimettere al centro delle priorità istituzionali le politiche per la cronicità e i bisogni di salute delle persone con BPCO, che con l’emanazione della NOTA AIFA 99, continuano ad essere disattesi.
L’intento è di suggerire ai decisori istituzionali proposte che possano ridurre gli ostacoli (accesso di visite, esami spirometrici) e garantire ai pazienti le cure e l’assistenza di cui hanno bisogno, attraverso l’implementazione di percorsi di presa in carico (PDTA) che garantiscano i medesimi standard su tutto il territorio, semplificazione dei passaggi e adeguata presa in carico al domicilio.
In questa cornice, v’è la volontà di promuovere il rafforzamento della prevenzione e la promozione di sani stili di vita, per rendere più consapevole la popolazione generale dei fattori di rischio legate alla BPCO (primo fra tutti il tabagismo) e puntare a sviluppare un approccio particolarmente attento a potenziare l’aderenza dei pazienti alle prescrizioni mediche, da anni drammaticamente bassa e a migliorare l’accesso alla riabilitazione respiratoria.
L’attenzione alla broncopneumopatia cronica ostruttiva, conosciuta anche con l’acronimo BPCO, è stata inevitabile in un contesto straordinario caratterizzato dall’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2 trattandosi di un virus che interessava le vie respiratorie.
La BPCO è una patologia dell’apparato respiratorio, cronica o parzialmente reversibile, definita dalla Global Alliance against Chronic Respiratory Diseases (GARD) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come una condizione patologica “prevenibile e curabile” caratterizzata da persistenti sintomi respiratori e limitazione/ostruzione al flusso aereo, che è dovuta ad anomalie delle vie aeree e/o alveolari solitamente causate da una significativa esposizione a particelle nocive o gas.
Globalmente, si prevede che il costo per la gestione della BPCO aumenti nei prossimi decenni a causa della continua esposizione ai fattori di rischio e dell’invecchiamento della popolazione. Uno dei principali fattori di rischio è il fumo da tabacco (è spesso definita “malattia del fumatore”), ma fattori genetici (deficit di alfa 1-antitripsina) e ambientali e professionali (inquinamento atmosferico indoor e outdoor, esposizione a fumi, polveri e inalanti chimici), possono essere determinanti importanti dell’insorgenza della malattia.
Già da prima della crisi pandemica, questa patologia rappresentava un problema di sanità pubblica a livello globale, per le ricadute sulla salute, a causa dell’elevata mortalità e morbilità, sull’organizzazione dei sistemi sanitari e sui costi sanitari e sociosanitari (diretti e indiretti) ad essa correlati.
Nel mondo si stima che circa 328 milioni di persone siano affette da BPCO, che rappresenta la 4° causa di morte (6% di tutte le morti).
La patologie respiratorie sono la terza causa di morte in Europa (una media di 75 morti per 100.000 abitanti nel 2016), dopo le malattie cardiocircolatorie e il cancro.
In Italia, la prevalenza di persone con BPCO è stimata dall’Istat al 5,6% (circa 3,5 milioni di persone) e il 15-50% dei fumatori sviluppa la malattia.
Nonostante sia ampiamente diffusa rimane ancora oggi una patologia sottostimata: non viene individuata fino al momento dell’aggravarsi dei sintomi, spesso in occasione di ricovero.
L’identificazione di nuove diagnosi di BPCO ha subito nel periodo della Covid-19 una importante contrazione, dovuta all’impatto della pandemia, con ricadute sull’assistenza dei cittadini “non-Covid” e dei pazienti cronici, per il “peggioramento delle condizioni di salute delle parti più fragili della popolazione (Corte dei Conti).
Secondo Osservasalute, sono circa 24 milioni le persone in Italia con cronicità e una stima di spesa a livello UE pari circa a circa 700 miliardi di euro l’anno.
Per maggiori informazioni:
Progetto realizzato con il contributo non condizionante di
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